6. Casa

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Quando Ewan arriva di fronte alla casa che porta l'indirizzo che aveva trovato sulla parete dell'albergo la logica è ormai estranea alla sua persona.
Sembra essere in preda a istinti primitivi o posseduto da una qualche entità estranea al nostro mondo.
Procede con una tranquillità innaturale visto ciò che è appena accaduto, ma i suoi occhi rispecchiano appieno la confusione che si dirama facendo strage del suo cervello.
Dubbi si affrontano come antichi guerrieri in una battaglia senza fine, una battaglia le cui eco sono suoni del tipo:
"È davvero la casa di Kevin questa?" oppure "E se fosse un depistaggio?" o peggio ancora "Se fosse qualcuno di più potente di Kevin?" ma soprattutto "Devo vendicare quella bambina" e questo è tutto tranne che un dubbio.
Ma Ewan non riesce a concentrarsi, gli occhi gli bruciano e probabilmente sono arrossati, così dal sedile della sua auto decide di agire d'istinto, come meglio crede che sia: il destino questa sera farà di lui ciò che vuole.
La dimora che si trova davanti una volta sceso dall'auto è ben tenuta, moderna, di un colore bianco acceso.
È una villetta indipendente che non deve essere proprio economica, e dei faretti nel giardino ne illuminano la facciata pompandone la grandezza.
Ma Ewan rimane indifferente a tutto ciò mentre, con fare esperto, scavalca la recinzione che delimita la proprietà.
Avanza nel giardino prestando attenzione a non fare alcun rumore, e si porta sul lato sinistro della casa, dove una porta a vetri dà una visuale chiara del soggiorno in cui si intravede una luce accesa.
Ewan si sente fremere quando, appoggiando una mano su uno dei pannelli a scorrimento della porta emette un rumore infimo e comincia a scorrere verso sinistra.
Lascia l'erba bagnata nel giardino e si introduce nel soggiorno accogliente e in penombra non accorgendosi di star seminando impronte dei suoi anfibi bagnati sul parquet.
Sente all'improvviso dei rumori provenire dall'unica stanza illuminata, la cucina, e sono suoni di una che appoggia il suo collo lucido sul bordo del bicchiere.
A Ewan non interessa sapere cosa stia facendo quell'uomo, (ammesso che sia Kevin) e silenziosamente si avvicina all'entrata della cucina.
La porta è spalancata a rivelare una cucina piuttosto spaziosa al cui interno riesce a vedere un frigorifero di un grigio metallizzato, i fornelli spenti e sotto di essi il forno.
Proprio sulla destra pendono delle lampadine a illuminare un tavolo di legno chiaro e Ewan trova il suo uomo che gli dà le spalle, chino sul ripiano dov'è appoggiato con entrambi i gomiti.
Senza accorgersene nemmeno Ewan si porta sulla soglia della cucina andando a coprire l'entrata per intero.
L'uomo seduto sulla sedia del suo tavolo ammira il suo bicchiere di gin davanti a lui con un sorriso sulla bocca: sembra essere soddisfatto di qualcosa, e quella tal cosa non può certamente essere il suo riflesso nel bicchiere; quell'uomo ha l'aspetto di uno che non dorme da giorni, ma che finalmente di sta preparando a una lunga dormita.
Qualcosa di a dir poco inspiegabile lo fa ruotare alla sua destra, verso l'entrata della cucina.
Quasi due metri d'uomo lo stanno indagando con gli occhi dall'ombra.
La cosa peggiore: riconosce immediatamente quell'uomo.
Un istinto prende il sopravvento dell'uomo che si muove all'indietro spingendosi via dal tavolo e facendo ruzzolare la sedia alle sue spalle; porta una mano avanti in segno di difesa ma Ewan gli si avventa addosso con la ferocia di un  orso.
Ewan afferra la bottiglia di gin sul tavolo e in pochi secondi tutto è finito: la bottiglia si frantuma sulla testa del padrone di casa con un gran fracasso e tutto gli sembra diventare inesorabilmente buio.
Quell'uomo si risveglierà dopo un'ora circa nel suo seminterrato legato ad una sedia.

•Commento autore:
"Ma allora ... è lui?!" Più o meno avrete pensato questo, immagino, dopo l'ultima riga.
La mia risposta è: "Avanti col prossimo capitolo! L'atto finale si avvicina, la verità sta per essere svelata! Non dimenticate di lasciare una stellina o un commento per eventuali segnalazioni di errori".
Voglio proprio sapere cosa penserete arrivati in fondo all'ottavo capitolo "Buonanotte"... non manca molto!

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