DTM- Don't touch me

"Io ho Instagram?"

Diciamo che per Camila la fiducia era una cosa importante, del tipo immensamente importante e, per questo motivo, trovava sempre più assurdo che fosse proprio lei a mentire ogni giorno alla sua ragazza. Era certa che Lauren l'avrebbe odiata se avesse scoperto del detective che aveva assunto due settimane prima, soprattutto perché Camila aveva promesso tacitamente di lasciare che Lauren vivesse la propria vita come meglio credeva.

Perciò, quando la ragazza dagli occhi verdi andò a prenderla quella mattina, aspettando pazientemente davanti alla propria auto con le braccia incrociate sul petto, Camila decise di fermare la faccenda dell'investigatore privato. Era l'unico modo per assicurarsi che la sua relazione con Lauren non sarebbe finita col crollare, e, dato che stavano insieme ormai da tre mesi, Camila era giunta alla conclusione che non c'era nessuna possibilità di mettere a rischio ciò che avevano. Non era mai stata più felice di quanto lo fosse accanto alla sua teppistella dagli occhi verdi.

Offrì alla ragazza un ampio sorriso mentre camminava con disinvoltura nel suo vialetto, adorando l'alzata d'occhi che ricevette in cambio. Quella era un'altra cosa che stava diventando evidente per Camila. Stava cominciando ad amare ogni singola stranezza di Lauren. Come quando sorrideva per mostrare la sua gioia e Lauren alzava gli occhi al cielo come se questo la irritasse, ma Camila sapeva bene che la ragazza amava vederla felice. E poi c'era l'uso ingiustificato di parolacce in quasi tutte le sue frasi, all'inizio lo odiava perché suonava semplicemente orribile, ma ora non riusciva a immaginare la sua ragazza parlare mai davvero in modo garbato.

E certo, c'erano momenti in cui Lauren smetteva di fare la dura e riusciva a rendere i suoi sentimenti a parole, in un modo che per Camila era sufficiente a rimediare al tono pungente che Lauren sfoggiava in ogni altra occasione.

"Giorno" Camila gettò le braccia intorno al pallido collo in cui amava nascondere il viso, sollevandosi per piazzare un forte bacio sul suo paio preferito di labbra. Stava lentamente iniziando ad amare anche il sapore dei baci di Lauren, quella menta predominante con un retrogusto d'erba ormai stampato sopra. Qualcosa di quel sapore sembrava così unico e, ovviamente, le labbra di Lauren non smettevano mai di provocarle un turbinio nel petto.

"Seriamente sei troppo fottutamente allegra per quest'ora del mattino" gemette la ragazza dagli occhi verdi.

"Non posso farci niente se ho la ragazza più perfetta, e che amo vederla tutte le volte" la ragazza più bassa baciò il mento dell'altra, dato che era troppo pigra per raggiungere la sua bocca.

"Già, hai avuto dannatamente fortuna, Cabello" Lauren fece un sorrisetto prima di spingere via la ragazza perché sapeva che, quando Camila era in quello stato d'animo, diventava appiccicosa senza motivo. E non è che a Lauren non piacesse quel genere di attenzioni, visto che amava la sensazione del corpo di Camila premuto contro il suo, ma sapeva anche quanto la ragazza minore ci tenesse ai suoi valori, perciò aveva bisogno di essere lei quella più ferma nella relazione in quel momento.

"Te lo dirò anche quando dovrò spingere la tua carrozzina nella nostra casa di riposo". La latina minore girò intorno all'auto per raggiungere il lato del passeggero. Lauren non si era mai offerta di aprirle la portiera e, quando Camila le aveva chiesto il perché, la ragazza più grande aveva solo scrollato le spalle e affermato che era più che capace di farlo da sola.

E più la bruna ci pensava, più vera suonava questa frase e in un certo senso aveva liquidato la sua mancanza di cavalleria come una specie di atto femminista.

"E tu credi che ti permetterei di portarci in un posto che puzza di morte e naftalina?" Lauren guardò la sua ragazza in modo scettico. "Cazzo, faremmo meglio a lasciarci presto prima che tu resti troppo delusa".