"Tu fai sembrare belle le parole brutte"

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Era strano per Lauren leggere di sé dal punto di vista di un estraneo, notare appunto come qualcuno che non conosceva nessuno scenario della sua vita la vedesse. Tutto ciò che leggeva era 'occhi verdi' e 'pelle perfetta' come se le dita di Lauren non fossero sfregiate irrimediabilmente e i suoi occhi non fossero abitualmente freddi come ghiaccio.

Trovava strana la facilità con cui i giornali riuscissero a deformare l'immagine di qualcuno in ciò che volevano che quella persona sembrasse. Chiunque conoscesse Lauren avrebbe confermato che era una donna di poche parole e di azioni pericolose. Era tutto tranne che una 'dea' come la descrivevano, e perfino Dinah rise quando Camila mostrò loro l'articolo. Naturalmente la polinesiana si fermò appena un paio di gelidi occhi smeraldo cadde su di lei.

Erano tutte sedute fuori nel posto di Lauren e Camila e, quando la curiosità ebbe la meglio sulla maggioranza di loro,- Lauren era la minoranza, non le interessava davvero del gossip- alla fine convinsero Camila a cercare il suo nome su Google.

Sembrava che i loro compagni fossero improvvisamente ansiosi di diffondere ogni aspetto della relazione tra Lauren e Camila, perché circa una dozzina di siti diversi avevano foto che solo altri studenti potevano aver fatto.

Lauren sbuffò dalla frustrazione e appoggiò la testa all'indietro contro il muro. Odiava tutto ciò. Non voleva stare al centro dell'attenzione, non voleva la sua faccia sulla copertina di qualche stupida rivista che dava di lei un'immagine totalmente diversa. Di certo non voleva neanche che la sua vita privata fosse esposta. Non desiderava la fama, e ad un tratto era proprio quello che stava ottenendo.

Tutto perché doveva innamorarsi della ragazza d'oro di Hollywood.

Gli occhi di Lauren finirono sulla sua ragazza senza muovere la testa e quasi gemette per quanto frustrante era per lei non riuscire a distaccarsi dalla ragazza. Camila stava parlando animatamente con Dinah di non si sa cosa e ogni gesto della mano o sorriso di divertimento faceva pensare a Lauren quanto volesse essere lei a suscitare quelle cose in Camila.

No, non poteva lasciare Camila. Quella non era un'opzione, era troppo coinvolta. Diavolo, era fottutamente innamorata della ragazza.

E allora la testa della mora si voltò ed il suo lieve sorriso fu risaltato dai deboli raggi di sole che si infiltravano attraverso gli spazi tra i rami, e Camila sembrava un angelo. Il che sarebbe stato ironico perché Lauren in pratica rappresentava il diavolo in persona.

"Problemi?" la ragazza dai capelli corvini alzò il sopracciglio.

"Sei molto silenziosa"

"Al contrario di com'è loquace Lauren di solito?" la derise Lucy.

"Stai bene?" Camila si spostò un po' in modo da trovarsi proprio accanto a Lauren. "Tutto un po' esagerato?" . La ragazza dagli occhi verdi sospirò appena con un cenno del capo. "Hai bisogno di una pausa da me?"

"No" Lauren chiuse gli occhi per un momento prima di sollevare in alto il braccio per invitare Camila a scivolare nel posto a cui aveva ormai fatto l'abitudine. "Solo che è tanto a cui abituarsi".

"Mi dispiace" la cubana più piccola dimenticò momentaneamente le loro amiche intorno, mentre nascondeva il viso nella giacca di pelle della sua ragazza e respirava l'odore di fumo di Lauren. "Ti amo". Aveva iniziato a prenderci gusto nel dirlo, ogni volta che finiva una lezione e Lauren era fuori ad aspettarla lo diceva giocosamente e la ragazza dai capelli neri roteava semplicemente gli occhi, ma le stampava un bacio forte sulla tempia.

Proprio come fece in quel momento. Era una specie di "ti amo anch'io" ma Lauren era stata sempre più brava ad esprimersi attraverso le azioni che con le parole.

DTM- Don't touch meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora