Capitolo 20

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PORTAMI VIA CON TE
chapter twenty !

" DON'T KNOW WHAT TO DO "

" DON'T KNOW WHAT TO DO "

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Sarah's pov.

Non me la sentivo di andare da Kj quella sera.
Avevo appena rovinato una delle cose più belle che erano capitate ultimamente nella mia vita.
Anzi, no, la più bella.

Ero in camera mia, non più da mio padre, che guardavo il soffitto.
Bianco. Vuoto.
Più meno come mi sentivo in quel momento.
Il telefono vibrò e controllai lo schermo.

Messaggio da: Maddie
Scusa, non pensavo di creare tutti questi problemi... posso chiamarti?

Messaggio da: Jonas
Sei a casa? Tra poco torno

Messaggio da: Kj
Devi raccontarmi tutto. ORA.

Non me la sentivo di rispondere a nessuno di loro, l'unico messaggio che volevo ricevere non arrivava.

Messaggio a: Cole
Cole ti prego ho bisogno di parlarti

Ovviamente il ragazzo non rispose ai miei messaggi e io mi rimisi e nel letto a dormire.
Mi svegliai sentendo una voce al piano di sotto.

«Sarah, sei a casa?»
«Sono in camera!»
Vedi mio fratello apparire dalla porta e gli andai incontro, felice di poterlo finalmente riabbracciare.

«Lo so che è passato solamente un weekend, ma mi sei mancata...»
«Anche tu sfigato, anche tu mi sei mancato!»
«Allora, ti va di raccontarmi com'è andata da papà?»

Gli spiegai della nostra attuale situazione familiare ma soprattutto gli parlai di Hart.
«E quindi vorresti dirmi che avevi già conosciuto questo ragazzo ma non avevi la minima idea che fosse il tuo futuro fratellastro?» disse Jonas ridendo, facendomi scrollare la testa e sorridere.

In quel preciso istante il campanello della porta suonò.
«Vai tu, sono troppe le scale da fare!» mi urlò Jonas andandosene in camera sua.

Scesi velocemente al piano di sotto e senza guardare dallo spioncino aprii la porta.
Non potevo credere ai miei occhi.

«Sei l'unica che ha avuto questa reazione, agli altri come al solito non è importato niente di me!» esclamò Rose con un sorriso, gettandosi al mio collo.
La abbracciai per molti minuti, poi la feci entrare nel mio soggiorno.

«Okay, adesso mi devi assolutamente raccontare tutto! Ma dov'eri finita?» iniziai io, ancora sconvolta dalla sua visita.
Erano passati parecchi giorni dalla sua scomparsa che, a quanto pareva, era voluta.

«Ti ricordi quella sera che siamo andati a ballare con il nostro vecchio gruppo, quando tu ancora non conoscevi Lili, Maddie, Cami e tutti i loro amici ? Probabilmente non te lo ricorderai, eri un po' ubriaca, ma io ho ballato tutta la sera con un ragazzo... Ben... il giorno dopo siamo usciti insieme e sono stata davvero bene con lui, tanto che abbiamo iniziato a frequentarci regolarmente... forse anche più del dovuto. Eravamo così presi l'uno dall'altra che decisi di presentarlo ai miei genitori, a cui non piacque, ovviamente!»

Fece una pausa e si guardò le mani.
«Era da molti giorni che litigavo con i miei, sia per cose gravi sia per delle stupidaggini... non ce la facevo più, non li sopportavo più e alla fine sono scappata. Con Ben. Ho lasciato nel cassetto una foto della nostra futura destinazione... sei almeno andata a cercare?» mi chiese con la voce affranta.

Mi venne in mente una cartolina che avevo subito scartato con Hart.
«Il Grand Canyon!» le dissi stupita.
Lei mi sorrise.
Avrei voluto davvero tanto avere il suo coraggio.

Poco dopo le raccontai tutto quello che era successo in sua assenza, in particolare del casino che avevo creato con Cole.
«Devi riuscire a sistemare tutto prima che sia troppo tardi, lo sai vero?»
«Si lo so, ma come faccio?»
«Cercalo e parlagli!»

Dopo aver ancora chiacchierato con lei per un po' uscii di casa e cercai Cole.
Decisi di provare a casa sua.
Suonai il campanello e venne ad aprirmi Dylan.
Ero parecchio imbarazzata, dato che l'avevo davvero evitato in quegli ultimi giorni.

«Oh emh... ciao Dylan... c'è Cole?»
«Ciao Sarah, vuoi entrare?«
«Sei gentile, grazie, ma a me interessa solo sapere se c'è Cole in casa...»
«No non c'è, di che cosa hai bisogno? Magari posso aiutarti io!»
«No tranquillo grazie... scusa ma ora devo proprio scappare!»
Senza ascoltare la sua risposta me ne andai.

Quel giorno lo cercai ovunque, ma era come se si fosse volatizzato.
Era inesistente.

Chiamai Maddie, che rispose al primo squillo.
*Sarah, finalmente*
*Maddie è importante, sai dov'è Cole?*
Ci fu un minuto di silenzio, e ad un certo punto sentii un singhiozzo.

*Mi sono dichiarata a te soltanto ieri, non ci siamo più parlate e ora mi chiedi di Cole!?*
*Ti ho detto che è importante, non te lo avrei mai chiesto se non fosse urgente!*
*Non ne ho idea*
*Ma tu gli hai spiegato che cosa è successo ?*
*Gli ho detto che ci siamo baciate*
*Che cazzo Maddie!*
*È la verità! Cosa volevi che gli dicessi ?*

*Se non mi avessi baciata, io stavo proprio per dirti che non mi interessi in quel senso!* quasi lo urlai, stanca e frustrata per tutta quella situazione.
Solo dopo mi resi conto di ciò che avevo detto, ma lei aveva già riattaccato.

Ormai era sera tardi e avevo gli occhi stanchi, gonfi dai vari pianti e delle occhiaie allucinanti.
Non volevo tornare a casa.

Andai sulla nostra collinetta, anche se nel pomeriggio avevo già cercato Cole in quella zona.
In realtà non ci andai per lui, ma per me.

Mi sedetti sul prato e ricominciai a piangere.
Ero ancora in una crisi di pianto quando sentii dei passi avvicinarsi.
Cercai di mettere a fuoco la figura che stava arrivando, ma le lacrime non me lo permettevano.
Si sedette di fianco a me.

«Spiegami»

✓ | PORTAMI VIA CON TE ( cole sprouse ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora