PORTAMI VIA CON TE
chapter one !" FEELING A LITTLE SAD "
「 Sarah's pov. 」
Il rumore della pioggia mi era sempre piaciuto. Quel senso di calma e pace che mi pervadeva quando osservavo le gocce d'acqua che cadevano velocemente dal cielo era ormai parte di me.
«Dai Sarah, smettila di fissare la pioggia, non hai nient'altro di meglio da fare?»
Jonas entrò nella mia stanza senza bussare, come era solito fare.Jonas era mio fratello maggiore, con solo un anno in più di me.
Esteticamente eravamo identici.
Stessi lineamenti del viso, stessi capelli biondi e spettinati, stessi occhioni verdi con quello sguardo un po' triste ma allo stesso tempo anche misterioso.Si sedette di fianco a me, sul letto, e mi fissò.
Mi voltai verso di lui, guardandolo dritto negli occhi.
Come me, si sentiva prosciugato.«Passerà mai questo senso di vuoto?» mi domandò tristemente, appoggiando la testa sulla mia spalla.
Avrei voluto dirgli di sì, che sarebbe sicuramente passato, che saremmo riusciti a sopravvivere anche senza la mamma, che papà magari sarebbe venuto ad aiutarci, ma la realtà era che non ne avevo la più pallida idea.
Lo abbracciai il più forte possibile.
Sentii le lacrime che stavano per uscire e cercai di trattenerle, anche se alcune non riuscii a tenerle dentro di me.Da quando era morta la mamma, esattamente tre settimane prima, io e Jonas avevamo ottenuto la casa in eredità, dato che eravamo entrambi maggiorenni, io da poco.
Era una bella casa: aveva due piani e moltissime stanze, luminosa e ultimamente anche silenziosa.
Dalla finestra osservai il grande giardino che ci circondava.
Alla mamma piaceva moltissimo prendersi cura di tutte le piante e di tutti i fiori che c'erano nel prato.
Ora tutto stava appassendo.Improvvisamente squillò il telefono.
Mi alzai di scatto e andai a rispondere:
«Pronto?»
«Ciao Sarah, come state?» sentii la voce dall'altra parte della cornetta e alzai gli occhi al cielo; era papà.Da quando nostra madre non c'era più, lui ci chiamava una volta a settimana, sempre il venerdì.
Secondo Jonas lo faceva solamente perché glielo diceva Christine, la sua nuova moglie.«Tutto a posto...»
«Se avete bisogno di qualsiasi cosa, potete venire qui... Anzi che ne dite se oggi a cena venite da noi a mangiare? È da molto che non ci vediamo...» dalla sua voce riuscii a percepire che nemmeno lui era convinto di quel che stesse dicendo.Di sottofondo si sentirono delle voci, probabilmente di una bambina. Sarà stata Cristal, la mia sorellastra.
«No grazie, stasera siamo con degli amici non ti preoccupare...»
«Va bene, fate cosa volete, se avete bisogno chiamatemi pure» e chiuse la chiamata.Jonas, che aveva sentito tutta la conversazione, alzò gli occhi annoiato, guardandomi scuotendo la testa.
Mi voltai verso la sveglia del comodino e notai che erano già le 19,30.«Io vado a prepararmi per stasera!»
«Ma Sarah, manca più di un'ora!»
Si vedeva che non capiva nulla delle ragazze e dei tempi delle donne per prepararsi.Quella sera avrei cercato di divertirmi.
Saremmo andati con dei nostri amici in un locale nuovo, simile a una discoteca da quel che mi avevano detto.L'importante era passare del tempo fuori casa, perché da quando lei non c'era più, mi sembrava così sbagliato restare qui.
Cercai dei pantaloni neri lucidi a vita alta, che trovai dopo pochi minuti sotto un ammasso di vestiti.
Presi un top che mi lasciava scoperto un filo di pancia e infine la mia giacca di pelle nera.
Non indossai i tacchi, ero già abbastanza alta senza.
Corsi in bagno per truccarmi, mettendo soltanto con il mascara, come al solito.Scesi velocemente dalle scale e vidi Jonas già pronto.
«Cerchiamo di divertirci stasera, okay?» mi disse con un sorriso mentre uscivamo dalla porta.
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✓ | PORTAMI VIA CON TE ( cole sprouse )
Romance𝐏𝐎𝐑𝐓𝐀𝐌𝐈 𝐕𝐈𝐀 𝐂𝐎𝐍 𝐓𝐄 | who were you before they broke your heart? 𝙗𝙖𝙨𝙩𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙨𝙤𝙡𝙖 𝙣𝙤𝙩𝙩𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙞𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙖𝙧𝙚 𝙡'𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙩𝙪𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖. 𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙞𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙨𝙪𝙤 𝙛𝙧𝙖𝙩𝙚𝙡𝙡𝙤 �...