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VI GIURO CHE NON SONO MORTA, SOLO CHE STUDIO E VOGLIO MORIRE E MI VIENE DIFFICILE AGGIORNARE E HO ANCHE PROBLEMI (OLTRE I SOLITI MENTALI)

Ma mai quanto i vostri... ma chi sono questi pazzi che leggono ancora ste storielle? Cioè 8k viewsss e passa? Non avete nulla da fare lo so.

SCiau people. XOXOXO

<< Puoi anche smetterla con i tuoi giochetti. >> La voce di Nico alle mie spalle mi fa sussultare, facendomi scappare dalle mani le cartelle cliniche che stavo tranquillamente cercando di sistemare.

<< Stavamo giocando a qualcosa? >> Domando, continuando con quella scena da finto tonto, ma che a lui fa incazzare nuovamente. Lo vedo da quella vena sulla fronte. Tuttavia sono io arrossire quando lui si avvicina, non importa se lo fa con aria minacciosa.

<< Con quel figlio lì che ti porti dietro come un cane. >> Mi sibila a pochi centimetri da me, ma io corrugo la fronte, cercando di stare calmo per quella vicinanza.

<< Ti dà fastidio, Di Angelo? >> Chiedo con un ghigno malizioso mentre lo guardo. Ho sperato che arrossisse un po', ma continua solo ad osservarmi in maniera glaciale, e io continuo ad osservare i suoi occhi scuri come le tenebre. Prima che possa perdermici dentro, lui lascia un pugno forte sulla scrivania, facendomi sussultare.

<< No. >> Ringhia prima di allontanarsi da me, ma non esce dalla stanza quando il mio collega in questo gioco gli blocca la strada, fermandosi sulla porta.

<< A me sembra proprio che ti dia fastidio, invece, dato che sei sempre a girargli intorno come una mosca. >> Dice l'altro, squadrando male il più piccolo. Guardo Nico, che sta per rispondergli, ma alla fine serra le labbra e gli rivolge un ghigno divertito, per poi mollargli un pugno in pieno viso.

<< Nico! >> Urlo nel frattempo quando il figlio di Ade riesce a spingere il mio amico contro il muro con quel pugno.

That Night || SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora