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Apro piano gli occhi quando sento un corpicino muoversi nelle coperte e la punta di un naso freddo strofinarsi contro il mio petto nudo, provocandomi piccoli brividi. Appena metto a fuoco tutto, la prima cosa che noto è Nico stretto a me e sotto le coperte, coperto fino alle orecchie con solo dal naso in su da fuori. Ancora dorme con un braccio intorno al mio addome, provocandomi la pelle d'oca quando si stringe con il suo corpo nudo e freddo al mio più caldo. Non riesco a capire come non possa essere bollente con le coperte addosso, e ancora non mi capacito di aver fatto l'amore con lui più volte quella notte e dopo parecchio tempo. Sfodero un bellissimo sorriso pieno di felicità quando ricordo la notte passata con il più piccolo, non potendo fare a meno di stringerlo a me senza svegliarlo, ma non mi ero reso conto che stava solo fingendo di dormire che parla.

<< Ho caldo, smettila di stringermi così tanto che non mi alzo prima di due ore. >> Mormora con voce piccola e assonnata, provocandomi una dolce risata. Allontano quindi il braccio da intorno alla sua vita e porto la mano per lasciargli una carezza tra i capelli corvini, che mi lascia toccare senza problemi a differenza di prima che non mi lasciava neanche avvicinare. Porto le labbra alla sua fronte per lasciarci un bacio, poi abbasso di poco le coperte per scoprirgli le labbra e lasciargliene uno anche lì. Con mio grande stupore percepisco una lieve pressione da parte sua, segno che lo ha ricambiato e non mi ha allontanato la faccia, cosa che mi fa sorridere.

<< Buongiorno, piccolo. >> Sussurro vicino al suo volto, ma quando lui allontana il mio con una mano e torna a coprirsi e a stringermi non posso fare a meno di ridere bonariamente. Sì, ora lo riconosco. Se fosse stato ancora dolce mi sarei preoccupato.

<< Mettiti a dormire, è ancora presto per il buongiorno. >> Scuoto divertito la testa e lo lascio accoccolarsi al mio petto nudo prima di allungare una mano a controllare l'ora sull'orologio che tiene sulla scrivania. Sgrano gli occhi quando noto che è ora di pranzo e che il mio turno sarebbe dovuto iniziare già due ore fa. Scosto Nico di fretta, facendolo cadere senza volerlo con la testa sul materasso e mi alzo ancora nudo, andando a recuperare i miei boxer e i vestiti. << Dove vai? >> Domanda confuso e più sveglio rispetto a prima. Mi giro verso di lui dopo aver indossato anche i pantaloni, notando con dolcezza una specie di broncio che sta cercando di nascondere, ma lo conosco troppo bene e so che gli dispiace che me ne vada, anche se non lo ammetterà mai. Dispiace anche a me, ma sono già in ritardo e non posso rischiare un richiamo, dato che tengo anche al mio lavoro oltre che a lui.

<< Dovevo essere in infermeria già due ore fa. Ti prometto che stasera mangiamo insieme, mh? >> Domando dolcemente mentre mi infilo di fretta la camicia e la abbottono, sicuramente storta ma m'importa solo di essere vestito. Lo vedo annuire mentre si copre meglio l'addome, restando lui seduto, poi mi passo le mani tra i capelli e mi avvicino a lasciargli un bacio sulle labbra, poi esco di fretta per correre a lavoro, anche se controvoglia dato che sarei rimasto decisamente con lui sotto le coperte.

That Night || SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora