Capitolo 5

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La scientifica riesce a consegnare i risultati delle analisi sui coltelli giusti sei giorni dopo che le prove erano state consegnate. Miller e la squadra ricevono trepidanti gli esiti del test. Uno scienziato forense dice che ha una bella e una brutta notizia e chiede da quale deve iniziare al gruppo che si è affollato davanti a lui. Monscow risponde subito che vuole prima conoscere quale sia la bella notizia. Così spiega ciò che hanno trovato: innanzitutto solo due coltelli sono sufficientemente compatibili con i tagli trovati sul corpo della vittima. Ma la brutta notizia è che qualsiasi coltello simile ai due 'sospettati' potrebbe essere stato utilizzato per mutilare il bersaglio dell'omicidio. Perciò non si può provare chi abbia ucciso effettivamente la vittima. A questo punto Miller va a fare un resoconto di ciò che conoscono alla procuratrice distrettuale che così potrà impostare il caso e il processo. Si chiama Jane Deal. Appena Miller finisce il suo resoconto, lei prende le prove e le mette in un raccoglitore. Ringrazia Miller che se va e la lascia da sola insieme al suo assistente John Gull. Lei è discretamente giovane per essere una procuratrice, infatti ha solo 37 anni. Ha fatto carriera grazie al suo carisma, e gira tra gli altri uffici la voce che la sua bellezza abbia contribuito a farle raggiungere la sua posizione in così giovane età. È bionda, occhi blu e penetranti e un fisico apprezzabile da chiunque e invidiabile da tutte le donne. È decisa a risolvere questo caso a qualunque costo, come fa sempre. Anche se la sua testardaggine non sempre le ha permesso di raggiungere i suoi obiettivi. John ha la stessa età del suo capo e per questo molti hanno ipotizzato che ci sia qualcosa di più di un rapporto puramente professionale tra i due. Fatto sta che nessuno li ha mai beccati in flagrante. Lui non è propriamente un bell'uomo, ma è deciso almeno quanto Jane, infatti molti hanno sentito litigare i due nell'ufficio della procuratrice. John chiude la porta dell'ufficio e iniziano a discutere. Il caso sarà sicuramente difficile da portare avanti perché gli elementi probatori sono pochi e tenerli in piedi sarà complicato, dato che nulla di ciò che è stato analizzato è completamente compatibile a ciò che è stato perpetrato alla vittima. John si passa una mano tra i capelli, mentre Jane, seduta sulla sua sedia davanti alla scrivania tamburello le unghie sul tavolo e pensa. Poi inizia a parlare: "Possiamo impostare il caso fornendo il movente dell'omicidio, anche se non sappiamo da che cosa sia stata uccisa la signorina Deper e quindi non possiamo collegare direttamente la vittima all'omicida da questo punto di vista, ma abbiamo il vantaggio di avere una buona compatibilità tra l'arma utilizzata per mutilare la deceduta e i coltelli presenti in casa Deper". Jane e John si guardano negli occhi e si comprendono. A loro due sono capitati tanti casi difficili, ma mai non era stato trovato nulla che potesse indicare la causa della morte di una vittima. John esce dalla stanza e va dal medico legale e gli chiede di poter rifare l'autopsia. Vuole avere pareri differenti per avere qualche indizio, anche minimo, sulla morte della signorina Deper. Chiarisce inoltre che questa sua richiesta non è dovuta al fatto che non si fidi di Jason Murrey, che a dirla tutta è entrato da poco nell'equipe di medici legali e scienziati forensi appartenenti al distretto, ma dal fatto che qualsiasi cosa può tornare loro d'aiuto per mettere in galera quello spietato omicida. Finito il discorso pensa a quanto deve essere stato astuto l'assassino per occultare così bene ciò che ha usato per uccidere la signorina Deper.
Intanto Jane si reca dal giudice di turno per richiedere un mandato d'arresto. Lo ottiene e lo dà a Miller. Quest'ultimo dà la notizia alla sua squadra e tutti si offrono per accompagnare il capo e arrestare quello che, a detta di tutti, è 'un bastardo'.
Viene attivata la sirena che permette alla macchina della polizia di viaggiare veloce sulla strada come un'aquila che vola in favore di vento e piomba sulla sua preda. Arrivati a casa Deper, Miller e Monscow, è stato scelto lui perché è la sua prima volta che arresta qualcuno, bussano alla porta. Monscow è eccitato, non riesce a stare fermo e si morde in continuazione le unghie. Miller gli tira una gomitata proprio nel momento in cui gli viene aperta la porta. È Angelica ad aprire. Si mette una mano sulla bocca appena riconosce chi le sta davanti. Lascia la porta aperta e corre via. Cinque secondi dopo esce allo scoperto il signor Deper che chiede: "Che cosa volete ancora?"
Miller risponde: "Abbiamo un mandato di arresto per lei" Monscow tira fuori le manette. Deper è bloccato. Monscow gli si avvicina e gli serra le manette ai polsi. Angelica è diventata bianca in viso, guarda i due poliziotti impaurita. Miller spinge Deper fuori dalla porta fino a dentro la macchina e ordina a Monscow di stare dietro per controllare il padre della vittima. L'accoglienza davanti alla centrale non è delle migliori per il signor Deper: ciascun poliziotto lo guarda con sguardo di sfida, è sorridente e a braccia conserte. Sono come una barriera davanti al sospettato. Ma lui non è impaurito, sa di non essere colpevole e che non potranno metterlo dentro per sempre perché non hanno prove.

È arrivato ormai il giorno dell'udienza preliminare e la procuratrice è pronta sul banco del pubblico ministero seduta vicino al suo assistente. Il viso serio di lei è affascinante soprattutto perché sembra estremamente concentrata sul quello che sta per e per dire. John non la guarda, ma il suo sguardo è fisso davanti a sè. Si sente una porta aprirsi e volge i suoi occhi verso il posto da dove è provenuto quel rumore. Il signor Deper e il suo avvocato fanno il loro ingresso in aula insieme ad alcune guardie. Tutti ammutoliscono. Guardano tutti verso le persone che sono appena entrate e cala il silenzio. Sono presenti tutti i polizotti che hanno contribuito in qualche modo all'arresto. ZJane continua a essere concentrata su ciò che dovrà dire tra poco: è decisa a mettere dietro le sbarre quel criminale subito, lo considera un pericolo pubblico. Chissà cosa potrà fare se lo rimetteranno fuori per tutto il tempo del processo. Viene enunciato il capo d'accusa e il giudice chiede all'imputato come si dichiari. Lui risponde: "Non colpevole"
Il giudice chiede alla procuratrice con leggero sarcasmo nella voce: "A quanto consiglia la cauzione signorina Deal?"
Lei risponde con fermezza, come se non avesse sentito la sfumatura di intonazione nelle parole che ha appena ascoltato: "L'imputato ha commesso un delitto efferato..."
"Il mio cliente non è stato ancora condannato e le prove che ha in mano la procuratrice sono veramente ridicole" interrompe l'avvocato difensore. Jane lo fulmina con lo sguardo, ma lui non batte ciglio.
"Come stavo dicendo prima che l'avvocato della difesa non mi lasciasse finire il discorso: il signor Deper è a rischio di fuga in quanto possiede i mezzi finanziari per pagare una cauzione cospicua. Inoltre abbiamo le prove per dimostrare che l'imputato ha amputato gli organi sessuali della vittima" Jane guarda negli occhi il giudice che dice: "Bene, la cauzione è fissata a due milioni di dollari"
"Vostro onore, data la natura del delitto di cui è accusato l'imputato, io richiedo la custodia preventiva poiché il signor Deper potrebbe commettere altri reati della stessa gravità"
"Non vedo perché dovrebbe commettere altri reati se non ha commesso neanche quello di cui è accusato. Inoltre non è assolutamente vero che il mio cliente abbia a disposizione mezzi finanziari sufficienti a pagare una cauzione superiore a quella appena richiesta dal giudice" ribatte l'avvocato Denzel Reefly.
"Avvocati, io ormai ho stabilito la cauzione che rimane questa" stabilisce il giudice guardando entrambi negli occhi. Denzel e Jane poi si lanciano un'occhiata mentre viene sgomberata l'aula e viene annunciato il prossimo caso.
È arrivato il momento, per la procuratrice Jane Deal e il suo assitente John Gull, di preparare i testimoni e mettere a punto tutte le prove che devono essere portato al processo vero e proprio.
Anche l'avvocato difensore Denzel Reefly, appena giungerà nel suo studio insieme a Evan Deper, inizierà a impostare la sua linea di difesa vera e propria analizzando ciò che ha la procura in mano e ciò che non ha per poter evidenziare i punti deboli dell'accusa contro il suo cliente. Ovviamente la difesa dovrà essere concordata nei dettagli e approvata dal signor Deper.

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