~51 • We all miss you •

3.6K 87 21
                                    

• Marco pov•

Esco dalla stanza di Sophie e mi dirigo verso le macchinette del caffè. Da quella tremenda sera, non l'ho mai lasciata sola. Non riuscirei ad allontanarmi da lei neanche per un secondo. Mi ricordo ancora le ultime parole che mi ha detto. Mi ama. Finalmente potevamo essere felici insieme, se solo quel maledetto incidente non avesse rovinato tutto.

Inserisco le monetine nella macchinetta, digito il numero per il caffè e mi siedo su una sedia vicina. Sento una voce e del passi avvicinarsi <<Non puoi andare solo con il caffè. Da quanto non mangi?>>. Alzo gli occhi e vedo Isco sedersi vicino a me. Mi porge un panino, ma è l'ultima cosa che vorrei. Vorrei solo che Sophie si svegliasse.

<<Bro, è così difficile. Penso di non farcela>> ripeto mentre Isco mi abbraccia. <<Lo so che è difficile. Però, vedrai che anche questa volta ti sorprenderà. Forse ci vorrà un pochino di più, dobbiamo aspettare ma mai smettere di crederci>> mi consola. Sento che sto per scoppiare. Non ho mai parlato con nessuno, neanche con i miei migliori amici.

<<Marco, tu non puoi andare avanti così. Devi piangere, devi sfogarti. Non puoi tenerti tutto dentro>> ma non riceve nessuna risposta. Bevo un sorso di caffè e fisso il vuoto. Poi, Isco aggiunge <<So che sei una persona che non esterna quello che ha dentro, di solito solo Sophie riesce a farti parlare. Solo lei ha il potere di farti parlare. Non ti voglio forzare, quando vorrai, io ci sarò>> e mi da una pacca sulla spalla.

Arriva anche Gracia che mi abbraccia e mi da un bacino sulla guancia.

<<Non avete idea di quanto mi manchi. Ci credete che eravamo sul punto di metterci insieme? Forse il destino ha voluto dirci qualcosa>> mi sfogo ma Gracia mi fulmina <<Marco, che cazzo dici? Stai straparlando. Il destino non c'entra niente. Voi due dovete stare insieme, punto. Finalmente ve ne siete resi conto e fidati che appena si sveglia, perché si sveglia, voi due vi darete quel bacio che avete aspettato da tanto>>.

<<Io non voglio neanche immaginare cosa dirà quando vedrà la foto del coglione con la stronza che, in effetti, si sono trovati>> sorrido ripensando a quella bellissima coppia. <<Tu credi che a Soph sia mai importato qualcosa di Yannick? No, lei è sempre stata innamorata di te. Quando eravamo in vacanza, non faceva altro che parlare di te, di quanto le mancassi e quanto le dava fastidio vederti con la finta bionda. Quando sei andato da lei e vi siete baciati, dopo la partita, era la ragazza più felice del mondo>> mi consola Gracia. Mi scappa un sorriso perché mi viene in mente in momento in cui ci siamo baciati. Stavo proprio bene in quel momento.

<<Gracia, promettimi una cosa>> le dico mentre le prendo le mani. La guardo dritta negli occhi e continuo <<Promettimi che non la lasci mai sola mentre sono a Madrid>>.

<<Tranquillo, Marco. Ci penso io. Non sarà la stessa cosa, però qualsiasi cosa succeda, ti scrivo>>

<<Marco, forse è meglio se vai a casa e ti fai una doccia. Così poi andiamo in aeroporto e partiamo. Altrimenti domani il mister ci fa il culo>> mi esorta Isco. Di tornare a Madrid non ne ho proprio voglia. <<Ci credi che non ho neanche voglia di giocare a calcio?>>

<<Prima di partire, però, voglio stare un po' con lei>>. Mi alzo e mi dirigo verso la sua camera.

Mi siedo vicino al letto, le prendo la mano e inizio a parlare. So che lei mi sente. <<Piccola mia, sai quanto vorrei rimanere qua con te, ma devo tornare ad allenarmi. Non ho neanche voglia di giocare. Tu sei la mia priorità ora. Non mollare, leoncino>> le sussurro mentre una lacrima mi scende. Le bacio la fronte e aggiungo <<Ti amo e ti amerò sempre>>. Non riesco a staccarmi da lei, le lascio di nuovo dei bacini sulla fronte e, prima di uscire dalla stanza, le stampo un bacio sulle labbra.

Marco Asensio - InstagramDove le storie prendono vita. Scoprilo ora