~ 66 • It's better this way •

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• Marco pov •

Ha ragione Isco, non posso arrendermi, non posso perdere la ragazza che amo di più al mondo.

Esco di fretta da casa, salgo in macchina e vado da lei. Sicuramente è da Gracia, quando sta male si rifugia sempre da lei.

Guido nervosamente e intanto penso a tutta la situazione che si è creata, sto di nuovo rischiando di perderla. Non me lo perdonerei mai. Finalmente arrivo davanti alla casa, vedo la sua macchina parcheggiata.

Faccio un respiro profondo e suono il campanello.

<<Chi è?>> sento dall'altra parte.

<<Marco, aprimi ti prego>>

<<Penso che Soph non voglia vederti>> mi dice con fermezza Gracia.

<<Ma io devo vedere lei>> le rispondo ma riattacca. Suono di nuovo. E di nuovo. Ancora una volta. Giuro, se non mi apre, scavalco il cancello e sfondo la porta, penso tra me ma finalmente sento il click dell'apertura del cancello.

Salgo di corsa le scale e, davanti alla porta d'ingresso, trovo Gracia che mi aspetta a braccia incrociate. <<Che cazzo hai combinato, idiota?>>

<<Insultami dopo, dov'è Soph?>>. Non mi risponde, mi fa segno con la testa. Guardo oltre Gracia e la vedo rannicchiata sul divano, con le gambe al petto mentre piange. Javi cerca di consolarla, inutilmente. Appena mi vede, scuote la testa.

Mi avvicino a Sophie, mi siedo accanto a lei e le passo una mano dietro la schiena. Di solito, la calma. Alza la testa e mi vede, i nostri occhi si incontrano per la prima volta, ma subito li riabbassa. <<Soph, mi ascolti per favore?>>

Javi si allontana, lasciandoci soli. Cerco di parlare con Sophie, ma lei non mi degna di uno sguardo. È troppo arrabbiata. <<Non vuoi parlare, lo capisco. Però, puoi sempre ascoltarmi. Quella foto non l'ha nemmeno scattata con me, ma vuole farci lasciare. Lo vuoi capire che non ti ho tradito? Chiedilo a chi vuoi, ho finito allenamento e poi sono venuto dritto a casa>>

Tento di abbracciarla, ma mi respinge. <<No Marco, basta>>

<<Soph, credimi. Non è successo niente con lei. Non può essere finita. Ti amo, piccola mia>>. Le lacrime iniziano a scendere anche a me. Non posso vederla così.

<<Marco, tra noi è finita. Non rendere il tutto ancora più difficile di quanto lo è già>>

<<Amore, non è finita tra noi. Ora stai dicendo queste cose perché sei arrabbiata per la foto, ma quando ragionerai a mente lucida, capirai che tra noi non potrà mai essere finita>>.

Mi alzo dal divano, capisco che la mia presenza non è gradita. <<So che hai bisogno di tempo, devi smaltire la cosa. Quando vorrai, ti aspetto a casa, amore>>. Mi chino su di lei per stamparle un bacio sulla fronte e le sussurro un ti amo nell'orecchio.

<<Anche io, però è meglio così>> mi sussurra.

Lascio la casa di Gracia e salgo in macchina. Fisso il vuoto finché sento la testa pesante. Appoggio le mani sul volante e, da lì a poco, anche la testa. Scoppio in un pianto liberatorio. Sto perdendo la ragazza che amo di più al mondo.

Mi asciugo le lacrime, bevo un sorso d'acqua da una bottiglietta rimasta lì da pomeriggio e metto in moto la macchina. Il viaggio è silenzioso, mille pensieri mi frullano per la mente. Ma una parola è ricorrente. Perché? Perché non possiamo essere felici? Perché qualcuno deve sempre intromettersi e rovinare la nostra felicità?

Marco Asensio - InstagramDove le storie prendono vita. Scoprilo ora