Who

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CAPITOLO 27

WHO




POV. ALLIE

Mi svegliai a causa delle voci proveniente dal piano di sotto: erano pungenti alla mia testa che pulsava nonostante le sentivo ovattate.

Una strana sensazione era dentro di me.
Sentivo le mie energie mancanti per potermi alzare totalmente in piedi.
Mi sentivo distrutta.

Con fatica alzai il busto.
Le braccia tremavano, troppo deboli per sorreggermi.

Girai piano la testa verso la porta cercando di ascoltare quelle voci che sembravano forti ma poi si smorzavano.

Notai che Zayn non era più accanto a me e la sua voce profonda che rimbombava nella casa, mi fece capire che era lui uno degli artefici della mia “sveglia”.

Mi alzai con molta calma sbattendo più volte gli occhi cercando di riprendermi mentre avevo la sensazione che tutto intorno a me stesse girando.

Mi appoggia sul mobile con entrambe le mani raggiungendo la porta.
Feci dei respiri profondi e quella strana sensazione cominciava a svanire.
Scesi con cautela, curiosa di capire qualcosa di quelle voci che continuavano ad azzuffarsi.

“Karol io non me ne vado da qui. Non posso!”
Affermò con rabbia la voce di Zayn.

“Sarà solo per due settimane, Zayn!”
La voce di mia madre era supplichevole.

-Perché doveva andarsene? E dove?- mi chiedevo.

Restai seduta sugli ultimi gradini ad ascoltare.

“In due settimane, Karol può succedere di tutto. Non posso lasciare sola Allie, non adesso.”
Ci fu un momento di silenzio e la mia confusione non migliorava.

Decisi di apparire in scena aprendo la porta della cucina mentre gli sguardi si posizionarono su di me.
Erano in piedi, divisi dal tavolo: Karol a braccia conserte sul petto mentre Zayn aveva entrambe le mani sul tavolo. Quest'ultimo vedendomi si morse il labbro inferiore chiudendo saldamente i suoi occhi scuri.

“Che succede?”
Chiesi fingendo di non aver sentito quelle poche parole quasi urlate e confuse per me.

“Zayn deve ritornare al centro.”
Scattò Karol.

“Finalmente è entrato in astinenza da un bel po' di tempo. Per sicurezza e per regola deve ritornare per un po' al centro.”
Zayn continuò a guardare il tavolo mentre io lo stavo fissando.

Un sorriso mi comparii sulle labbra.

“È stupendo! Una notizia fantastica!”
Karol annuì con un sorriso compiaciuto ma Zayn no.

“Allie, hai ragione, è fantastica come cosa” Cominciò a parlare Zayn. “Ma non posso lasciarti sola.”

Karol mi guardò avvicinandosi verso me.
“Meglio che vi lascio parlare.”
Disse e uscì dalla porta lasciandomi perplessa.

Quando la porta si chiuse mi avvicinai a Zayn spostando il suo braccio saldo sulla superficie del legno mettendomi tra lui e il tavolo sedendomi di poco su di esso.

Sentivo il calore del suo corpo, il nervosismo e disperazione che aveva.

“Che succede Zayn?”
Chiesi con un filo di voce.
“Ti verrò a trovare tutti i giorni se ti fa sentire bene.”
Scosse la testa ritraendosi al mio tocco.

“Allie, se io sono nel centro tu non puoi venirmi a trovare, nessuno può se non i medici e gli assistenti.”
Sospirò lasciando la sua posizione davanti a me facendo qualche passo verso la finestra.

Before you leave me ||Liam Payne||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora