Capitolo 1.

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Iniziai a sentire il rumore della voce dell'autoparlante, era una voce dolce e soffice, sicuramente era una signora intorno ai trent'anni. Aprii gli occhi e mi guardai in giro, mio fratello aveva la testa appoggiata alla mia spalla e dormiva, iniziai a sentire la canotta bagnata sotto il suo viso. Oh merda, 'sto coglione mi sta sbavando addosso. "Fai schifo deficiente, togliti!" lo spinsi allontanandolo e lui si svegliò di colpo.

"ma che cazzo di problemi hai? stavo dormendo." mi guardò con gli occhi ancora assonnati.

"anche io stavo dormendo ma la tua bava mi stava colando sulla spalla e mi sono svegliata." lo guardai male socchiudendo gli occhi in una piccola fessura. Lui sorrise stropicciandosi gli occhi con le nocche per poi ridere. "okok. mi dispiace ma è così rilassante questo sedile" si accomodò ridendo e chiuse di nuovo gli occhi.

Eravamo in aereo ormai da un bel po di tempo, quindi a momenti dovevamo scendere. Presi un fazzoletto dalla borsa che avevo ai piedi e iniziai ad asciugarmi la spalla imprecando e borbottando, odiavo essere svegliata, sopratutto quando era la bava di mio fratello a farlo. Presi il mio ipod e iniziai ad ascoltarmi la mia playlist che iniziava con The One That Got Away di Katy Perry, mi rilassava molto quella canzone.

Le ore passarono così, tra le canzoni di Miley Cyrus e di Chris brown, fino a che l'aereo atterrò. Ero così eccitata che non appena l'aereo aprì le porte per scendere io mi alzai e inciampai cadendo su una valigia, la mia guancia colpì il pavimento diventando sia rossa per la botta, sia per l'imbarazzo a causa delle risatine che sentivo da mio fratello e dalle persone che si trovavano intorno.

"Merda inculata, perché non mi sto mai ferma?" borbottai tra me e me sperando che non mi sentisse nessuno, alzai la testa e mi trovai delle coverse bianche davanti a me.

"posso darti una mano?" dissero le scarpe, no aspetta, disse la persona che indossava le converse.

Fake.Where stories live. Discover now