Capitolo 3.

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"Charlie muoviti, il primo giorno di scuola e vuoi già fare tardi?"

Mi sentii scrollare e non appena aprii gli occhi mi ritrovai mio fratello con lo spazzolino in bocca che cercava di svegliarmi. "No aspetta 2 minuti che.."

" oh ma cretina, non riaddormentarti!" Mi fece cadere dal divano battendo il culo a terra, Cristo che male. "Ok sono sveglia. Stammi lontano adesso." Lo guardai male e mi alzai massaggiandomi il sedere. "Lavati cambiati e rilavati perché sicuramente non ti sarai lavata bene e in più fatti trovare pronta davanti alla porta, intesi?" Mi guardò dritto negli occhi puntandomi lo spazzolino addosso. Sbuffai e andai subito in bagno portandomi i vestiti.

Mi piaceva stare seduta sul water, era comodo e mi faceva sempre pensare e ragionare, dopo un quarto d'ora mi alzai e mi infilai dentro la doccia.

Mentre ero sotto l'acqua pensai a quanto era bella la casa, spaziosa e..nuova, poi mi venne in mente Facebook..in che guaio mi ero cacciata? Era ormai da un anno che facevo quella cosa, la bugia non reggerà per sempre, farò solo soffrire le persone, Elisabeth, Amy, Louis e Roby, tutti loro soffriranno a causa mia ma io non voglio, ormai sono loro la mia vita, mi stanno sempre vicini, anche se vivono a km di distanza da me, ma lo fanno solo per un motivo..

Mentre pensavo a loro sentii mio fratello bussare e urlarmi di muovermi, feci in fretta. Mi asciugai e mi cambiai.

Avevo una canotta grigia con davanti raffigurati i Beatles, quello si che era un vero gruppo, jeans chiari e stretti, vans bianche e il mio capellino portafortuna che mi comprò Alex il giorno del mio compleanno.

Oggi sarebbe stato il primo giorno di scuola e io stavo ancora sognando e dormendo ad occhi aperti, presi l'iPod e il mio cellulare, la borsa con metà dei libri che dovrei portare e mi feci trovare pronta davanti alla porta.

Mio fratello arrivò, mi porse il casco e mi portò a scuola con la sua moto, la amavo, amavo come mi faceva sentire libera, amavo il vento che mi colpiva, amavo quella moto.

Ed eccoci qua, davanti alla mia nuova scuola, tutti i ragazzi stavano già entrando, io rimasi davanti al cancello osservandola, che scuola di merda, a momenti cadeva a pezzi.

Fake.Where stories live. Discover now