Mantieni la calma

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Capitolo 8

~ Mantieni la calma ~

Buio.

Una dolce mano mi sfiora la fronte e si posa sulla guancia. Non capisco più niente sono molto frastornata:

"Ehi pulce che hai? Fatto un brutto sogno"

Non oso aprire gli occhi, era davvero un sogno? Mi ero immaginata tutto? Che giorno è oggi?

Apro gli occhi.

Di fronte a me, in mezzo al delirio più totale di camera mia, c'è Eugenio.

Solo Eugenio.

Sto qui, lo guardo, lo guardo con le lacrime che mi scorrono sulle guance, lacrime talmente amare e tristi che sembra mi brucino la pelle, lo guardo e lo vedo come sempre, il solito ragazzo, lo guardo e so che al suo posto vorrei qualcun'altro.

"Ma che ho detto"

"Niente Euge, vai via per favore"

"Manno, oggi.... oggi ti dovevo far vedere la sorpresa"

"Non voglio vedere niente"

"Ma... davvero per favore 5 minuti -dice con un sorriso d'incoraggiamento- ti scongiuro ci ho lavorato tanto...". Eugenio mi toglie il lenzuolo di dosso e mi tira giù dal letto di peso.

"Ho detto di no!", mi rintano nel mio letto, prendo il lenzuolo e me lo tiro fin sopra i capelli, la porta sbatte.

Eugenio se ne è andato.

Ora posso piangere.

EUGENIO'S POV

Puttana la cagna in calore.

Pensavo che almeno dopo il concerto potesse essere minimamente felice, pensavo di essere un amico abbastanza importante da poterla rendere felice, e invece niente. Mi sono stufato.

Evidentemente sono davvero una palla al piede, o forse sono semplicemente uno che le sta sui coglioni, non ho mai voluto ferirla, mai, e mai l'ho fatto, l'ho sempre cullata, coccolata, consolata, tutti i giorni la aspetto sul pianerottolo di casa giusto per sapere che sta bene e augurarle buona giornata, anche se probabilmente l'avrei incrociata a scuola, o a casa, e sicuramente agli allenamenti, ma nell'eventualità che fosse ammalata lo saprei, poi però torno a dormire, non devo prendere i mezzi posso anche riposarmi di più, e se potessi la porterei sempre a scuola in motorino con me, almeno so che nessun maniaco la può aggredire.

Quanto sto in pensiero quando mi dice che frequenta qualcuno che non conosco, quanta paura mi viene tutte le volte che è in campo e deve andare veloce, ho paura che cada e che come in quel giorno di metà febbraio no si rialzi più...ma quanto sono orgoglioso di lei tutte le volte che sale su quel maledetto podio, e io anche se eterno secondo sarò sempre felice.

Quante volte in corridoio la seguo con gli occhi quando passa davanti alla mia classe, la vedo, mi saluta con un piccolo sorrisetto, e io invece la guardo ammiccando, ci comprendiamo, ci comprendiamo talmente tanto che so che quando passa davanti alla mia classe senza salutarmi è perchè qualcosa non va, io lo so che è perchè sta correndo in bagno e deve piangere...

Quante volte sono entrato nel bagno delle ragazze, mio Dio quante figure di merda.

Il fatto è che le voglio troppo bene per essere arrabbiato con lei ma nello stesso tempo ci sto troppo male. Non ci sto male perchè mi tratta di merda, ma perchè so che mi tratta di merda perchè sta male e non mi vuole dire niente... che cosa le sta succedendo?

MARTA' S POV
Non ne posso più, perchè la mia esistenza deve essere così terribilmente una merda?

Perchè una volta ogni tanto non la smette di piovere sul bagnato e un miracolo accade anche a qualuno come me?

Where do broken hearts goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora