Morta di Horan

457 40 18
                                    

Capitolo 12

Morta di Horan

Sei sicura di volerlo fare"

"Cosa?"

"Andartene di nuovo"

"Devo. Ho firmato un contratto"

"Promettimi una cosa"

"Che non starai così male"

"Ci proverò"

"Ehi"

"Dimmi"

"Ti voglio bene, sei l'amore mio, chiamami se stai male"

"Anch'io ti voglio bene Fra, macchè dico, io ti amo"

"Ahahah anch'io, chissene di Horan sposa me"

Vorrei poter ridere e scherzarci su, ma mi si dipinge in viso solo una smorfia scomposta misto pianto.

"Piccola non piangere"

"Marta tra 45 minuti abbiamo il volo dobbiamo andare!!"

"Devo andare, mi chiamano"

"Ok, senti... io non so realmente cosa accade laggiù, magari ci sono cose che per contratto non puoi dirmi, però, correggimi se mi sbaglio, quei ragazzi sono la tua, la nostra vita, allora, per quanta merda ci sia da ingoiare, tu pensa che stai realizzando il tuo sogno e quello di milioni di ragazze. Pensami quando sarai triste. Pensami e ricordati tutte quelle volte che come un piccolo cucciolo ti ho raccolta mentre piangevi perché chi amavi non sapeva che esistessi e tutte le volte che tu hai raccolto me. Se sono gli stessi ragazzi per cui tutte noi crolliamo allora resta che prima o poi ritornano, ma se non sono loro allora torna a casa. Ce ne faremo una ragione"

"Ok"

La abbraccio e come una piccola anima grigia vado verso la macchina strisciando i piedi. Vorrei poter tornare indietro e dirle che in realtà è tutto falso, che non dobbiamo piangere perché tanto loro sceglieranno sempre la bellissima, magrissima, perfettissima e puttanissima modella, pop star o qualsiasi altra persona, che non si abbasseranno mai a noi mortali teen ager. Ma lo so che quella vocina che mi logora la farebbe solo stare peggio, che lei non deve saperlo e deve vivere ancora nel piccolo mondo di sogni, quello in cui ho vissuto io prima del crollo. Se crollerà sarò io la prima a portarla via.

...

Cammino. Questa giornata sembra infinita, forse perché sono partita da casa a mezzogiorno verso l'America, e tu guarda un po', sono appena atterrata ed è ancora mezzogiorno, inutile dire che non ho chiuso occhio in viaggio, ero troppo impegnata a trucidarmi le braccia col pensiero mentre guardavo sulle riviste le foto di Niall e Selena. Ora so come ci si sente quando ti si logora il cuore.

Arrivo all'albergo, assaltata da giornalisti

"Come ti senti ad essere stata scaricata?"

"Perché non sei arrivata insieme ai ragazzi? Hai chiuso con loro dopo la rottura con Niall?"

"Mollerai i ragazzi?"

"Com'è il tuo rapporto con la Gomez?"

"Ti mette in suggestione?"

"Marta non risponderà a nessuna domanda, lei non ha niente da dire"

Paul esce di corsa dall'albergo, mi fa largo tra la folla, tra i giornalisti e le fan isteriche contro di me. Finalmente arrivo nella hall. Vedo Hazza, gli salto addosso.

"Hey piccola, mi sei mancata"

"Anche tu cupcake"

"Ahahah anche tu!"

Where do broken hearts goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora