Ricominciare

287 33 16
                                    

"Allora non sparivi... avevo bisogno di te, dove eri?... Ti ho lasciata dovunque, tu almeno a me hai pensato?"

Le sue parole, sono entrate nel mio cuore trafiggendolo, l'hanno trapassato, lacerato, attaversato da parte a parte, laciando però, una calda sensazione, un brivido, una stretta, che mi ha subito raggiunto lo stomaco, hanno tormentato la mia anima e si sono librate nel vento, sussurrandomi "Mi sei mancata".

Le emozioni mi travolgono, mi trasportano, mi trascinano versandomi addosso tutte le lacrime che ultimamente non avevo versato.

"Mi manchi" sibilo.

NIALL'S POV

Il cuore non resiste, ansima, scoppia.

"Anche tu mi manchi piccola, vieni qui"

"No scusa, non voglio dare in pasto i miei smarrimenti a nessuno" singhiozza, vorrei solo abbracciarla e farla sentire protetta, so che ne ha bisogno, so che dietro a tutte le maschere, alla sua tristezza, c'è qualcuno che aspetta di essere salvato. Hazza si avvcina e mi sussurra "E' ora. Vieni" Non volevo abbandonarla, volevo solo starle accanto, farle sentire che anche se sono qui e non sono con lei, io c'ero

"Ok, io devo andare, ma te lo dico, nel caso non fosse chiaro, qualsiasi cosa avvenga di me e te, comunqe si svolga la nostra vita, non capiterà mai che avrai bisogno di me e mi trovi sordo al tuo appello. Mai. Chiaro?"

"Ok" sussurra singhiozzando.

Chiudo la telefonata e alzo lo sguardo verso Haz

HARRY'S POV

Alza lo sguardo, un oceano di emozioni gli colora gli ochhi

"Chi era al telefono?- Tace mentre ci avviamo per andare a provare- Oh? Amico che succede"

"Mi ha chiamato Marta" Mi blocco. Dentro di me tutto sobbalza.

"Sta bene? Dove era finita?"

"Io.. io non lo so"

"Come stava?"

"Bene... credo"

GIUD'S POV

In lacrime riattacca il telefono

"Allora?"

"Allora niente"

"Come niente"

"Ha dovuto chiudere" I suoi occhi si riempiono di lacrime. Si allontana e si chiude in camera

MARTA'S POV

Ci sono quelle sere in cui te concedi, te lo concedi di crollare, almeno una sera, di lasciarti andare al freddo che hai dentro e sprofondare nell'oblio. Non sei debole, solo stanca. Quanti giorni passati a star male, senza un domani, nè una buonanotte tra le mani, senza dimenticare la distanza, la mancanza, e con un vuoto da colamare. Domani riprenderai a lottare, sarai sempre la ragazza forte di sempre, l'ancora di tutti e il mare di nessuno. Una di quelle che consola gli altri dicendo che essere tristi non serve a nulla, una che"Resisti ce la puoi fare!!" per poi essere la prima a mandare tutto a puttane chiudendosi in camera a piangere, come se quello che avesse detto agli altri non valesse per se stessa. Ti rialzerai. Per quella sera però te lo concedi, crolli e stai a terra, inerme.

GIUD'S POV

Entro in camera e la vedo stesa sul letto, con con la testa affondata nel cuscino, gli zigomi colorati di mascara, l'anima volata via.

"Che ti ha detto?"

"Niente di che"

"Ah" mi siedo accanto a lei sul letto, le accarezzo la nuca solleticandole il collo, continua a singhiozzare cercando di soffocare i gemiti conto il cuscino, cercando di fare l'orgogliosa, cercando di essere forte, ma io lo so, da quando è tornata non ha smesso di stare male. Ha solo imparato a cadere senza far rumore. Ha acquisito, negli anni, la capacità di apparire calma, mentre dentro di lei tutto cade a pezzi. Funziona così bene, che a volte sembra che le venga da piangere, nel vedere che nessuno di accorge che ha bisogno di aiuto. Io lo vedo. Mi si distrugge l'anima, ma ho relizzato, che non posso fare niente, il suo dolore, le sue sofferenze, le sue paure, sono qui, di fronte a me, la parte di lei, quella oscura, è tornata a casa, tutto il resto, è ancora laggiù, con lui.

Where do broken hearts goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora