2012
"Il primo sguardo la mattina va solo a te, a voce bassa vorrei dirti se.. ti va di raccontarmi ancora qualche fiaba e di stringermi forte quando torno a casa".
Oggi questa canzone mi rimbomba forte nella testa. Descrive a perfezione la mia situazione attuale.
Mi sono svegliata osservando mia nonna, come ogni mattina. Adoro guardare i suoi lineamenti distesi. Adoro sentire l'odore della sua pelle quando nessuno può vedermi.
Le vecchiette hanno tutte un buon odore, ma il suo è il più bello. Misto tra borotalco, deodorante e la sua essenza. Affondo sempre il naso nell'angolo del suo collo, ne ho bisogno. È come una droga e forse perché so che più in là, non troverò mai più lo stesso profumo.
Adoro mordere quel nasino, adoro farle il solletico, adoro tirare quelle guanciotte.Purtroppo col passare del tempo ho capito che la malattia porta l'anziano a ritornare indietro, ritornano bambini.
Infatti, in questo periodo, nonna sta combinando tanti guai. Stamattina ha affondato il mio cellulare nell'acqua.
»Nonna cosa stai facendo?« le dico disperata.
»Era sporco« ribatte con fare indifferente e con voglia di fare qualcosa.
Si, perché in questo periodo non riesce a mettere neanche la tavola. Non sa più fare neanche le semplici cose della quotidianità.Nei giorni precedenti ha addirittura versato il detersivo nel cibo oppure ha rotto molti oggetti... ma lei tende a guardarmi sempre con quell'aria innocente.
In questi momenti la pazienza deve essere una mia più fedele amica, non posso prendermela con lei.
»È la malattia che la spinge ad agire« mi ripeto continuamente.
Non è lei e forse, a modo suo, si sente anche in colpa per queste cose.Affrontando questa malattia mi rendo conto che bisogna calarsi nei suoi panni, bisogna comprendere anche le azioni più strane, che molti considerebbero ridicole.
Per me nulla di tutto questo è ridicolo. Per me tutto questo riguarda mia nonna, una delle persone più importanti della mia vita. Non provo vergogna, a differenza di altre persone, per quello che fa. Tutto questo la rende unica, nonostante tutto.
È la mia nonna e anche se un po' smemorata e un po' maldestra, è sempre la persona di cui non posso fare a meno mai e poi mai.
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L'amore oltre l'Alzheimer.
Fiction généraleQuesto è un racconto di una giovane donna, Chiara, che si prende cura della nonna malata di Alzheimer. Chiara pian piano riesce a capire qualcosa della malattia a lei sconosciuta prima di allora. Col tempo, anche se faticosamente, impara a conviver...