-Ecco perché la soggiogazione di Eric e degli altri vampiri su di me non ha mai avuto nessun potere o effetto...- dissi riflettendoci.
James era rimasto con me qualche ora, per poi scappare via perché il suo branco aveva bisogno del suo aiuto.
-Ho litigato con James, per un'ibrida come te- sentii dirmi alle spalle. Sussultai e mi alzai, vedendo Eric appoggiato all'arcata di casa.
-Ibrida?- chiesi con una nota di arroganza nella voce. Sorrise appena abbassando lo sguardo.
-Di certo non puoi essere definita del tutto umana- spiegò, rimanendo ad osservarmi da lontano.
-Sei una leggenda che cammina, mia cara Jenni- sbucò dal nulla Bill, affiancandosi a Eric. Guardai torva Eric.
-Hai soggiogato ancora la ragazza dell'agenzia immobiliare?!- dissi, con tono rabbioso.
-Può essere- disse ammiccando verso di me.
-Quindi hai bevuto il mio sangue per farti bello davanti ai tuoi amichetti vampiri?- gli chiesi indicando con il capo Bill, affianco a lui, che sorrise beffardamente.
-Alcune volte sei davvero una sciocca umana- ruggì Eric, mostrando le zanne. Dio quanto mi dava fastidio.
-Calma Eric, penso che queste siano domande più che lecite, vero Jenni?- disse sorridendomi Bill, mostrandosi più diplomatico di Eric. Sorrisi a Bill, vedendo ancora Eric più che furioso.
-Penso che il nome con cui ti abbia chiamato Eric, Ibrida, dovrebbe essere qualcosa per cui esserne orgogliosi: nessuno ha la possibilità di discendere da una famiglia normale ma con genitori lupo e vampiro. Sei una ragazza fortunata e sfortunata allo stesso tempo, Jenni- mi spiegò Bill, sedendosi alla sedia del tavolo, accavallando le gambe, mentre Eric sembrava calmarsi.
-Eric mi ha tenuta nel seminterrato per proteggermi dagli altri lupi e vampiri, andandosene per quasi tre mesi per colpa mia?- gli chiesi. Bill annuì per poi guardare Eric. Lo guardai, sorpresa e forse...contenta?
-Non guardarmi così!- grugnì, ruggendo.
-Così come, scusa?- gli chiesi, a braccia conserte.
-Come se fossi un cazzo di eroe- disse indicandosi. Non riuscivo a capirlo: aveva fatto qualcosa per cui essere ringraziato, ma perché si comportava così?
-Che problema hai? Non posso ringraziarti per avermi 'protetta' a modo tuo?!- dissi avvicinandomi a lui, minacciosa.
-Non hai nulla di cui ringraziarmi. Dovresti invece sparire dalla circolazione- disse con tono minaccioso, guardando la mia intera figura.
-Non ho mai avuto paura delle tue minacce, Eric. Lo sai- gli dissi, sostenendo il suo sguardo.
-Da adesso sì- disse, lanciandomi contro un muro con la mano. Il colpo contro il muro fu così forte, da farmi uscire il sangue dalla testa.
Mi toccai la fronte, sporca di sangue, vedendo Eric con le zanne da fuori, mentre Bill non si scompose.
Guardai Eric con occhi furiosi, sentendo una forza scorrermi nelle vene mai vista.
Vidi Bill osservarmi con occhi diversi, curiosi. Mi alzai da terra, ruggendo per poi correre verso Eric e con la mano sul suo collo lo buttai via, come aveva fatto con me poco prima.
Guardai la mia mano, stranita da tutta quella forza.
-Che diamine mi è successo?- chiesi, guardando poi Bill, adesso affianco a me.
-I tuoi istinti selvaggi si sono svegliati, mia cara Jenni. Sei veloce come un vampiro e forte come un lupo. I tuoi occhi sono diventati gialli e sei corsa a velocità vampirica contro Eric- mi spiegò Bill, mentre Eric ricomparve difronte a me, anche lui ferito alla testa, sanguinante.
-Sono un dannato mostro...altro che ibrida. Fanculo' tutti, io me ne vado da qui- dissi, stringendo la mano in pugno e dirigendomi in camera, uscendo subito la valigia.
STAI LEGGENDO
Un nome un problema
FanficAvete mai conosciuto un vampiro più stronzo, bastardo, approfittatore e puttaniere che mai? Be io sì, e si chiama Eric Northman.