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-Ciao John!- dissi sorridente, salutandolo e mettendomi all'opera.

-Di buon umore stamattina, eh?- chiese felicemente John.

-Sì! Si vede?- chiesi divertita, mettendomi dietro il bancone e indossando il grembiule.

-Ciao Sookie!- urlò John, mentre io roteai gli occhi e sbuffai.

-Cosa ti porto?- gli chiesi con finto sorriso. Ricambiò il mio sorriso con un sorrisone, mentre si guardava intorno.

-Il solito- disse sorridente.

-Cerchi qualcuno bellezza?- scherzò una voce che riconobbi subito: Eric era dietro di lei, che le sorrideva, mentre il volto di Sookie si illuminava di felicità mentre lo abbracciò.

-John butto un attimo l'immondizia- dissi sperando di sbollire un po' la mia rabbia. Mentre ero fuori sentii un rumore voltandomi e vedendo un lupo difronte a me osservarmi.

-James! Che ci fai qui? Se ti vede Eric ti ammazza!- dissi sottovoce, avvicinandomi a lui

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-James! Che ci fai qui? Se ti vede Eric ti ammazza!- dissi sottovoce, avvicinandomi a lui.

Lo vidi andare dietro l'angolo e ritornare nella sua forma umana, vestito anche.

Gli stessi occhi verdi la stessa barba e i capelli biondo rame.

-Devo parlarti, subito- disse avvicinandosi a me.

-Aspetta, vedo dentro com'è la situazione e vengo a chiamarti- lo avvisai, rientrando a lavoro. Eric se la stava spassando con Sookie, ridendo e scherzando, così mi avvicinai a John.

-Prendo 5 minuti di pausa, è una cosa urgente- mi annuì e appena mi voltai Eric era difronte a me.

-Puzzi di cane- disse alzando il naso, infastidito.

-Ho fretta, ritorna da Sookie- dissi spintonandolo, passandogli oltre. Feci entrare James nel ristorante, sedendoci affianco al tavolo di Eric e Sookie, che squadrò per bene James, che non la degnò nemmeno di uno sguardo. Sorrisi a quel suo comportamento e mi sedetti difronte a James, sempre avendo sotto tiro anche Eric dietro James.

-Jenni ciò che sto per dirti può sconvolgerti molto, quindi vorrei che tu sia pronta...- disse, facendomi preoccupare.

-James, qualsiasi cosa sia dimmela pure- dissi posando le mie mani sulle sue, unite sul tavolino. Sospirò e mi guardò negli occhi.

-Ho scoperto qualcosa su di te: sei per ¼ lupa, per ¼ vampira. Solo che non sei ne un vampiro ne un lupo perché prevale la tua natura umana- mi svelò, mentre io vidi il volto di Eric con una smorfia infastidita.

-Scusami un attimo- dissi sorridendo appena a James, che annuì. Mi alzai e mi posizionai difronte al tavolo di Eric.

-Per caso tu ne sapevi qualcosa?- gli chiesi, mentre spostò lo sguardo altrove, grugnando.

-Lo sapevi!- urlai, indicandolo.

-Secondo te perché ti ho incatenata nel seminterrato?!- mi urlò alzandosi e mostrando le sue zanne: era rabbioso, ma chi doveva esserlo davvero ero io, e lo ero eccome.

-John, mi prendo la giornata libera.- dissi con arroganza, uscendo di corsa dal ristorante.

-Non te l'ho detto perché era pericoloso!- disse raggiungendomi Eric, con una folata di vento.

-E' stato pericoloso anche adesso che James me lo ha detto?!- urlai spintonandolo lontano da me. Mi ringhiò contro, mostrando ancora le zanne, guardando poi dietro di me. Con la coda degli occhi vidi James, uscire dal ristorante, pronto ad aiutarmi.

-Tira dentro quelle zanne, vampiro...- dissi puntandogli il dito contro. Lo sguardo di Eric, ancora infuriato, passò da James a me velocemente.

-Sei nei guai grossi, Eric- un altro vampiro a me sconosciuto, si parò affianco ad Eric.

-Bill, piacere- disse con modo diplomatico il vampiro affianco a Eric, che subito stizzito ritirò in dentro le zanne affilate. Altri vampiri, si stancheranno mai? Lo guardai per poi oltrepassare Eric, seguita da James.

-Se entra lui in casa tua, io non ci entro nemmeno per sogno- mi urlò Eric, da lontano.

-Puoi rimanere anche lì, con la tua amichetta Sookie- urlai di rimando, alzando la mano e salutandolo, sempre di spalle.


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