Non ho mai avuto niente
di vero a parte teFece un passo in avanti, ma io ne feci uno indietro notando la sua maglietta bianca ormai ricoperta da macchie di sangue, Dybala seguì il mio sguardo e sembrò accorgersi solo in quel momento di quello che era successo.
Che ho combinato?
***
Paulo guardò un punto indefinito contraendo la mascella, mentre io rimasi ferma immobile a fissarlo.
Che faccio adesso?
"Ragazzi, forse é meglio se adesso ce ne andiamo o potrebbero vederci" annuì silenziosamente e mi limitai a seguire gli altri verso la macchina di Juan, il quale salì al posto del guidatore.
Federico aprì la portiera posteriore, io ero pronta ad entrare dopo di lui, mentre Gonzalo si accomodò sul sedile del passeggero.
Paulo, notando l'unico posto vicino a me, si affrettò a richiamare l'amico argentino: "Mi siedo io davanti"
Sentì una pugnalata al cuore
Tutti i presenti mi fissavano mentre io rimasi senza parole.
"Ehm..ok" Higuain gli cedette il posto non molto convinto
Mi affrettai ad accomodarmi vicino a Federico, per poi essere raggiunta dall'altro calciatore. Juan iniziò a guidare senza fiatare, mentre nell'auto calò il silenzio e si creò un'atmosfera molto tesa.
"Senti.. Ronnie vuoi parlare.." non lasciai finire Gonzalo che subito ammisi: "No, non voglio parlarne quindi vi prego smettetela"
Fu così che caló nuovamente il silenzio.Giocavo con le maniche della felpa, non osando alzare lo sguardo perché ero sicura che i calciatori mi stessero fissando, non rendendosi conto di star solo peggiorando la situazione.
Mi sporsi in avanti per alzare il volume della musica e scegliere una canzone decente.
"Torna indietro: quella di prima era carina"
Sbuffai e feci come disse Federico con mani tremanti: potevo sentire il respiro caldo di Paulo accarezzarmi la pelle."Fa schifo questa canzone" si lamentarono gli altri
"Fate voi allora" ribattei con acidità e tornai a sedermi al mio posto, senza più muovermi fino alla fine del viaggio."Siamo arrivati" tutti si affrettarono a scendere data l'enorme tensione creatasi all'interno della macchina.
"Accomodatevi" Juan aprì la porta, ci fece entrare ed accomodare nel salotto.
"Posso andare in bagno?" Chiese Paulo indicando le sue mani ancora incrostate di sangue: "Certo, sai dov'è"
Lo osservai allontanarsi lungo il corridoio per poi entrare in una stanza abbastanza grande.
"Beh.. forse é meglio andarcene a dormire, dove volete mettervi?" Juan cercò di smorzare l'imbarazzo: "Qui sul divano ci stanno due persone, in fondo a destra c'è la camera degli ospiti con due letti uniti e poi la mia stanza"
"Di che state parlando?" Dybala rimase appoggiato alla porta con le mani intrecciate
"Stiamo decidendo dove dormire" lo informò Gonzalo
STAI LEGGENDO
Ventun volte te
FanfictionTratto dalla storia "Mi spieghi che problemi hai? Perchè ti comporti così?" Ero infuriata e non mi interessava delle persone che ci stavano guardando. "Perchè sono innamorato di te!" a queste parole il mio cuore iniziò a battere più forte, le ga...