IL RITORNO.

610 52 20
                                    

"Papà accendi la radio?"-chiese Lorenzo.
"Però la canzone la scelgo io!"-disse Alice.
"Non ci pensare proprio, l'ho chiesto io a papà"-protestò guardandola male.
"No, io."-protestò a sua volta Alice.
Mario li guardava dallo specchietto  cercando di trattenere le risate.
"Alice, Lorenzo smettetela. La scegliamo insieme su."-disse, cercando di mettere fine a quella "discussione" inutile. Accese la radio e cercarono una canzone che potesse piacere a tutti.
"Papà questa questa"-esclamarono.
"Va bene"-rispose ed incominciarono cantarla tutti e tre insieme.

Ti avrei voluto dire "ti sto pensando",
e non si può restare fermi ancora ai pregiudizi
che la vita è troppo breve per non riscoprirsi.
Che possiamo avere un'ultima occasione per restare insieme senza una ragione...

E mentre cantavano Mario si perse nei suoi pensieri.
Pensò a cosa sarebbe successo se non fosse andato da Claudio a Verona, se non avesse rischiato.
Se non avesse rischiato di averlo nella sua vita e in quella dei bambini.
No, non lo sa o preferisce ignorare la cosa. Perché lui sa come sarebbe andata a finire.
Rimorso.
Rimorso di non aver lottato per una persona che desiderava tanto, per una persona che pensava tutti i giorni.
Per una persona che ancora non conosceva bene, ma quel qualcosa in più gli mancava da far schifo.
Per una persona che è diventata la sua persona. Si, perché Claudio era la sua persona.

Stammi vicino da togliermi il fiato stanotte.
Stammi vicino quando tutti diranno di stare lontano da me.
Che queste braccia sono così stanche, stanche di respingerti ora.
Che queste braccia ti stanno aspettando ancora.

Perché in quei giorni non aspettava altro che riaverlo fra le sue braccia.
Mario si sentiva così stupido a pensare certe cose, non era più un quindicenne alla sua prima cotta, ma quando era vicino a Claudio si sentiva in paradiso.
Come si fa ad amare così tanto una persona da mancarti addirittura il respiro quando le sei vicino? Questo Mario non lo sapeva, ma si sentiva esattamente così.

Ti avrei voluto dire che a volte
mi viene voglia di chiamarti in piena notte e scusa se mi freno ma non ho la forza.
Ho sempre voglia di stravolgerti la vita.
Di lottare contro tutti per te.
E mentre ascolti queste mie parole in fondo lo so che dentro sorridi.

E Mario ha lottato, davvero tanto.
Ha lottato con le sue paure, contro le sue insicure e contro la paura di innamorarsi sul serio. Si, aveva paura.
Paura perché lui non era mai innamorato in vita sua, non si era mai legato a nessuno prima d'ora. Un po' per egoismo, un po' per paura di soffrire e di rimanerci male.

Ti avrei voluto dire che ne varrà la pena...

Già, ne è valsa proprio la pena rischiare.

"Papà perché hai smesso di cantare?"-domandò Alice.
"Nulla amore, stavo pensando ad una cosa."-rispose sorridendole.
"Ah, dovremmo far ascoltare questa canzone a papà Claudio. Sono sicura che piacerà anche lui."-disse Alice battendo le manine.
"Si, dovremmo."-rispose Mario.

"Gli piacerà sicuramente" pensò.

Arrivarono davanti scuola e Mario accompagnò i bambini all'entrata per poi tornare in macchina e appoggiare la testa al sedile.

Prese il cellulare e chiamò Claudio.
"Hei"-rispose subito.
"Ciao amò, quando torni? "-domandò il moro aggiustandosi il ciuffo.
"Sarò a Roma per le 19:30"-rispose allegro.
"Bene, mi manchi troppo."-disse per chiudere gli occhi e riaprirli subito dopo.
"Anche tu e non immagini quanto io abbia bisogno di averti fra le mie braccia in questo momento."-disse e Mario lo sentì sospirare subito dopo.
"Cla ti prego, così divento ancora più impaziente."-"Allora vuol dire che stasera ti bacerò finché non sarai sazio, ma sappi che io di te non mi sazio mai."-rispose.
********
Mario aveva passato tutto il resto della mattinata con la redazione, dovevano sistemare alcuni video e sistemare alcune scartoffie.

Era appena arrivato fuori scuola, aveva deciso si far uscire i bambini prima da scuola.
Si diresse all'entrata ed entrò.
"Buongiorno!"-disse alla signora che era poco lontana dalla porta d'entrata.
"Buongiorno a lei, ha bisogno di un'informazione"-chiese gentilmente.
"No, devo fare una permesso per far uscire prima i miei due figli."-rispose sorridendo.
"Okay, nome e classe per favore."
"Lorenzo e Alice Serpa, 1A."-rispose.
"Aspetti qui!"-la  bidella si diresse verso le scale e Mario la vide sparire piano piano mentre saliva.

Dopo una decina di minuti Mario vide arrivare la bidella con una signora alle spalle.
Il suo volto assunse un'espressione confusa e si avvicinò alle signore.
"È successo qualcosa?"-domandò subito.
"ehm..vede che è venuta la mamma a prendere i bambini."-disse la bidella guardando prima la maestra e poi il moro.
"Come la mamma? È impossibile. Cosa state dicendo? Lorenzo e Alice non vedono la mamma da molto tempo ormai. Anzi, non ricordano nemmeno com'è fatta."
"Non so cosa dirle, è venuta e ci ha dato tutte le informazioni per poter portare via i bambini."-rispose la maestra cercando di calmarlo.
"Ma come cazzo è possibile eh? Come cavolo lavorate? Sapete che vengo sempre io a prendere i bambini, come avete potuto consegnarli nelle mani di quella donna eh?!"-le due donne lo guardarono sconvolte e Mario senza aspettare una risposta uscì fuori dall'istituto.

Corse verso la macchina e aprì lo sportello per poi entrare dentro.
Cominciò a battere le mani sul volante e le lacrime cominciarono a rigare il suo viso.

"No, non può essere.
Martina è andata via anni fa, perché è tornata eh? Aveva abbandonato quelle due creature dal nulla e adesso osa ritornare nelle loro vite come se nulla fosse." pensò.
Alice e Lorenzo erano la sua forza, la sua ancora, non poteva permettere che Martina rovinasse tutto.

Tirò fuori dalla tasca il cellulare e digitò il numero di Claudio.
"Hei"-rispose subito.
"Cla..li ha p-presi."-disse singhiozzando.
"Mario calmati per favore, chi ha preso chi?"-domandò cercando di calmarlo.
"Martina è tornata e ha preso i bambini."
********* 
Buonasera!!! Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto.
                        Titty e Luci.

Uno scontro che mi ha cambiato la vita(Clario)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora