GITA IN FAMIGLIA

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Mario aprì gli occhi e vide due smeraldi verdi che lo guardavano.
"Buongiorno.."-disse con voce assonnata per poi sbadigliare.
"Buongiorno a te dormiglione!"-rispose sedendosi con la schiena contro lo spalliere del letto mentre lo guardava.
"Che c'è?"-chiese Mario voltandosi verso di lui.
"Nulla, mi piace guardarti."-rispose semplicemente puntando i suoi occhi in quei pozzi neri che tanto amava.
Mario abbassò lo sguardo sulle sue mani catturando il labbro inferiore tra i denti, sentì le guance riscaldarsi e il cuore martellargli forte nel petto. Era quasi un anno che stavano insieme, ma l'effetto che gli provocava Claudio era sempre lo stesso, anzi più forte di prima.
Claudio si avvicinò e portò due dita sotto il suo mento facendogli alzare la testa.
"Sei arrossito!"-disse per poi dargli un bacio a stampo.
"Colpa tua.."-sussurrò il moro infilando la testa nell'incavo del collo di Claudio.
"Mi piace questa cosa."-rispose ridendo per poi stringerlo fra le sue braccia.
"Sei un cretino."-"Il tuo.."-disse Claudio baciandogli la testa.

Rimasero per un po' in quella posizione, nel loro piccolo grande mondo, fatto di complicità e amore. Ad interrompere quel momento furono i bambini che spalancarono la porta della stanca urlando a squarciagola "BUONGIORNO!"

Salirono sul letto e si buttarono su di loro ridendo come matti.

"Su alzatevi pigroni."-disse Alice saltando sul letto.

"Come siamo contenti stamattina!"-esclamò Mario abbracciando Lorenzo che si era attaccato a lui come una cozza.

"Vieni qui piccola peste."-Claudio prese Alice e iniziò a fargli il solletico.

"P-papà s-smettila.."-urlò ridendo la piccola Alice che si dimenava fra le sue braccia.

"Dai su, alziamoci."-il moro si alzò e si diresse in cucina per preparare la colazione.

Fecero colazione e iniziarono a prepararsi per la gita in famiglia.
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Il viaggio in treno passò tranquillamente, i bambini dormirono per tutto il tempo.
"Alice Lorenzo svegliatevi, siamo arrivati!"-disse il moro dolcemente.

"Andiamo a posare le valigie a casa."-"Okay, poi portiamo i bambini in giro per Verona."-"Prima andiamo al bar, voglio salutare mio fratello e Marta. Quando l'ho chiamato mi ha detto che aveva una bellissima notizia per noi."-rispose.
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"Claudio, eccoti!"-esclamò Marta avvicinandosi a lui, per poi abbracciarlo. Andrea salutò Mario e i bambini per poi abbracciare forte Claudio.
"Allora come state?"-chiese Marta sedendosi sullo sgabello.
"Bene, abbiamo deciso di far vedere Verona ai bambini."-rispose Mario.
"Comunque, dobbiamo dirvi una cosa."-Andrea prese la mano di Marta fra le sue.
"Diventerai zio Cla."-"Cosa?!"-"Diventerai zio papà."-disse Lorenzo.
Claudio abbracciò forte la cognata  con le lacrime agli occhi, per poi fiondarsi fra le braccia del fratello.
"Sono così felice per voi!"
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"Papà abbiamo fame."-"Siamo quasi arrivati al ristorante."-rispose Claudio girandosi verso di loro.
"Papà mi piace tanto Verona!"-esclamò la piccola Alice guardando Mario che aveva lo sguardo rivolto verso l'Arena.
"Anche a me piace molto."-"Rimaniamo qui allora?"-il moro la guardò intenerito e le sorrise accarezzandole la guancia.
"Beh, questo si vedrà con il tempo tesoro."-rispose.
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"Quindi rimarresti a vivere qui?"-chiese Claudio infilandosi sotto le coperte.
"Hai sentito quindi.."-"Si, e non mi dispiacerebbe Mario."-rispose guardandolo serio.
"Nemmeno a me, però a Roma ho tutto."
"Però qui hai me."-rispose calcando l'ultima parola per poi girarsi dall'altra parte.
"Claudio non fraintendere."-il moro portò una mano sulla sua spalla, ma venne spostata in malo modo.
"Ho capito Mario, non c'è altro da dire."-"No Claudio, non hai capito proprio un cazzo."-rispose alzando il tono della voce.
"Ah no?"-si girò verso il moro guardandolo male.
"No, non hai capito niente. Claudio tu mi hai cambiato la mia vita. Hai cambiato tutto. Ci sono voluti anni per costruire quello che ho ora e fidati  tu hai messo in dubbio tutte le certezze che avevo.
Sei diventato essenziale per me e se dovessi pensare al mio futuro e a quello dei bambini senza di te, io vedo il nulla più totale."-disse guardandolo negli occhi.
Claudio rimase in silenzio, con le labbra leggermente socchiuse e il cervello in black-out.
Stava cercando si trovare le parole giuste per esprime quello che provava, ma alla fine lo baciò e per Mario quella era la risposta migliore di tutte.
"Mario tu sei parte di me, la parte più bella."
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Buona Domenica!
Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto:)
                     Titty&Luci

Uno scontro che mi ha cambiato la vita(Clario)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora