Capitolo venti

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Wow, e pensare che stava andando tutto bene.

Si, come no.

Ci mancava solo la vampirella fuggitiva adesso.
Ma è possibile che non trovi mai un po' di pace nella mia vita?

"Che intendi fare?" Gli chiedo mentre mi fissa insistentemente.
"Quello che intendevo fare dall'inizio, Karyla. Trovarla, e ucciderla" il suo tono mi fa venire i brividi.

Ma quello che ha detto ancora di più.
Non si può uccidere una persona solo perché è entrata nel territorio sbagliato, è insano!
Cerco in qualche modo di dissuaderlo, ma sembra tutto inutile.

È irremovibile.
Mentre ci dirigiamo verso la Casa Branco, dove tutti si sono radunati, faccio del mio meglio per convincerlo a tornare al mio piano, quello pacifico.

"Storm, diamine ragiona! Non puoi uccidere la gente così, perché ti va"
Si blocca di scatto facendomi scontrare con la sua schiena bellissima.

Ho davvero detto che la sua schiena è bellissima?! Sto impazzendo.

"Tu dici? Perché, oh, guarda! Lo sto per fare" sarcastico.

"Non puoi farlo!"
"Io posso fare qualunque cosa!"
"No che non puoi, sei un Alpha, si, ma questo non ti autorizza a uccidere anime a destra e a manca.
Quindi adesso mi ascolti e torniamo al piano originale, altrimenti puoi anche dimenticarti che io resti qui con un pazzo omicida"

Gia ne ho incontrato uno e non mi è piaciuto troppo

Tentenna un po' prima di darmela vinta e radunare la squadriglia da mandare in esplorazione.

Sto per dirigermi insieme al gruppo nel bosco quando vengo tirata indietro da una forza misteriosa e lugubre.

No in realtà è Storm.

"Dove pensi di andare signorina?"
"Storm ti prego non parlare come mio padre quando vuole sembrare severo, mi metti in soggezione. E in ogni modo dove pensi che voglia andare?"

"Non hai capito, Karyla, ho accettato il tuo piano, ma tu non hai niente a che fare con questo, rimarrai qui con il resto del branco... ti prego, fallo sta volta..ok? Non fare la capocciona"

Gne gne

Si gira, e si inoltra nel bosco.

Sento l'istinto irrefrenabile di fare a modo mio e seguirli nel bosco.
Ma ho promesso.
In realtà ha fatto tutto lui, ma probabilmente ha dato per scontato il fatto che rimanessi zitta e buona, sta volta.

Beh, mai dare niente per scontato con me.

Decido, quindi, di seguirli molto occultamente nel bosco.

Seguo le tracce che Storm ha lasciato sul terreno umido.
All'improvviso si bloccano le impronte umane e  prendono il loro posto, tantissime zampe animali.

Decido quindi di trasformarmi a mia volta.
Le impronte dei lupi appartenenti al gruppo sono notevolmente più grandi delle mie.

Arriva la nana a risolvere i problemi, gente!

Innumerevoli annusate, nascondigli e capriole lupine tattiche dopo, sono finalmente riuscita a raggiungere il gruppo di sonda.

C'è tensione nell'aria, lo sento.

I peli di tutti i presenti sono rizzati, dritti su tutto il corpo.
Le orecchie erette per captare qualunque rumore, anche piccolo.
La postura rigida, pronta a scattare al singolo pericolo.

Ovviamente la mia sbadataggine doveva farsi viva ora, e quando altrimenti?

In pochi decimi di secondo mi ritrovo circondata da una decina di lupi rabbiosi con un bestione di due metri al centro.

A SPARK OF HOPE - The AlphasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora