The photographer. [h.s]

9

Verso le 6 di mattina mi alzo dal letto e dopo averlo sistemato vado in bagno a farmi una doccia.
Quando esco mi asciugo i capelli, mi trucco e metto dei vestiti puliti.

Esco dal bagno e vado in cucina, e trovo mia mamma che inizia già a cucinare per pranzo.
«mamma ma che fai?» chiedo guardando le varie pietanze in forno e altre in preparazione.
«cucino, a pranzo verranno delle persone importanti» risponde senza nemmeno girarsi, è troppo indaffarata.
«io non penso di poter venire, devo lavorare, ma in caso contrario ti chiamo. Ora devo andare a lavoro» spiego prendendo la borsa.
«va bene, a dopo tesoro, stai attenta»
«si, ciao» dico uscendo dalla porta.

Percorro, questa volta a piedi, la solita strada per andare a lavoro.
Sono le 7, ho tempo, mi sono svegliata prima proprio per questo.
Cammino con passo svelto e arrivo a lavoro, ma dato che sono ancora le 7:30 e il lavoro inizia 30 minuti vado al bar all'angolo.
È un bar veramente troppo carino, decorato molto bene. Da un senso di calma e tranquillità, e io amo la tranquillità.
Mi siedo ad un tavolo e il cameriere arriva subito, è alto, biondo e con gli azzurri, niente male.
«cosa vuole ordinare signorina?» chiedo con tono gentile e con un grande sorriso piazzato sul volto.
«vorrei un caffè normale e un biscottino piccolo» dico osservando il menù.
«si vuole mantenere leggera eh?» chiede il cameriere ridendo.
«faccio la modella, sono costretta» rispondo alzando gli occhi al cielo con fare scherzoso.
«va bene haha, vado così ti portano l'ordine subito, ciao» lo saluto con la mano e lui scompare in cucina.

Aspetto qualche minuto e arriva tutto, bevo il caffè e quando finisco di mangiare il biscottino vado a pagare.
«quanto le devo?» chiedo al ragazzo di prima.
«offro io, torna domani eh, vorrei rivederti» dice facendomi l'occhiolino e io sorrido.
«grazie mille, non dovevi, a domani»
esco dal bar dopo averlo salutato e vado a lavoro, sono in perfetto orario.