13

50 4 0
                                    

«ti permette di chiamarlo Harry?» chiede mentre finisce di bere il contenuto della sua tazza. Io annuisco di nuovo, non avendo voglia di parlare e controllo l'orario.
«senti io devo andare, mia madre mi starà aspettando» dico frettolosamente mentre mi alzo, prendo i soldi e li lascio sul tavolo.

Accompagno Loren a casa sua e poi vado verso casa mia, parcheggio e scendo dalla macchina.
Entro dentro casa e un odorino piacevole mi accoglie.
«mamma scusa il ritardo, ero in bar con un'amica» la cerco nel salotto ma non c'è allora vado in cucina.
«tranquilla cara, sto preparando il pollo con le patate» risponde lei mentre pela le patate.
Non cucina mai cose così elaborate, sicuramente avremo ospiti.
«e come mai?» chiedo curiosa.
«ho invitato il tuo capo» e io quasi cado dalla sedia.
«come? cosa? perché?» dico in fretta alzando la voce, e lei si gira verso di me con il pela patate in mano, sembra un'assassina.
«qual è il tuo problema? fai meno l'isterica e pela le patate, aiutami ogni tanto» mi passa il pela patate e io non so nemmeno usarlo.

Passano 4 minuti e c'è un silenzio imbarazzante, così decido di parlarle.
«perché l'hai invitato? e comunque a che ora arriva?» chiedo mentre poso l'oggetto inutilizzabile nel lavandino.
«volevo vedere la persona con cui lavori, e volevo chiedere come te la cavi, e inoltre viene per le 20:30» spiega mentre esce il pollo e le patate dal forno.
Oddio sono le 20:25, inizio a sudare freddo.
Salgo nella mia camera e mi cambio, devo sembrare presentabile almeno.

The photographer. [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora