The photographer. [h.s]

12

Esco dalla grande struttura e prendo la macchina di mia mamma, ma durante il tragitto vedo Loren che cammina a piedi.
Non ha freddo? insomma è quasi buio.
Decido di fermarmi, e lei mi nota subito.
«vuoi un passaggio?» chiedo spostando la borsa dal sedile.
«si grazie, sto morendo di freddo» entra e chiude lo sportello.

Dopo 2 minuti, inizia a fissarmi in modo inquietante.
«che ti serve?» chiedo tenendo gli occhi fissi sulla strada.
«prima di accompagnarmi a casa andiamo in un bar? ti prego sto morendo di fame» dice facendo gli occhi dolci, la vedo dallo specchietto.
«e va bene» dico in modo seccato, e cambio strada.

Arriviamo dopo poco e lei mi trascina fuori dalla macchina, e un'ondata di freddo mi travolge, inizio a tremare e velocizzo il passo verso il bar.
Entro e la campanellina suona, e un cameriere ci fa strada verso il tavolo. Levo il giubbotto, dato che qua dentro si sta benissimo, e lo poso sulla sedia. Leggo attentamente il menù e alla fine prendo una cioccolata calda normalissima.
«hai scelto? io prendo il latte con il caffè» dice mentre osserva il cameriere.
«io una cioccolat.. oh ma insomma la vuoi smettere di sbavare dietro il cameriere» dico sbuffando.
Loren di conseguenza mi da uno schiaffo sulla mano e io faccio un verso di dolore.
«ma perché l'hai fatto?» chiedendo guardando la mia mano ormai rossa.
«potrebbe sentirmi, oddio che figuraccia» dice nascondendo la faccia con le mani, e io chiamo il cameriere per farmi portare la cioccolata calda.

Gli ordini arrivano poco dopo e io mi gusto con calma la cioccolata calda. Mentre Loren finisce tutto in cinque secondi.
Dopo un po' mi squilla il cellulare e leggo il nome "Harry" sullo schermo.
«dimmi» dico con serietà.
«mi scusi per l'orario volevo dirle che domani deve mettere l'intimo in pizzo ma il colore non importa» spiega con tono distaccato.
«va bene, a domani Harry»
chiudo e poso il cellulare sul tavolino.

«oddio ma era Harry?» chiede felice Loren, io annuisco e lei fa una faccia scioccata.