Capitolo 1

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Le urla strazianti dei demoni mi circondano, ho una spada angelica in mano ricoperta dal nero sangue di demone; mi muovo abile e veloce fra quella massa informe di oscure figure. La spada si infilza nei corpi decisa e taglia perfettamente ogni ombra che mi si avvicina.
Il mio respiro aumenta per l'adrenalina che mi scorre nelle vene, finché non si interrompe, mentre un dolore acuto aumenta e si espande dal petto su tutto il mio corpo. Abbasso lo sguardo e vedo, fuoriuscire dal mio petto, una spada angelica. Cerco di voltarmi per vedere il volto del mio aggressore, ma lui non me lo permette, infilzandomi ancora di più la spada.
-Mi dispiace piccola mia, ma è giusto che tu torni da dove sei venuta.-

Mi sveglio di soprassalto, con gli occhi spalancati e il cuore a mille. Le coperte viola sono completamente bagnate dal sudore, mentre il Presidente Miao è ai piedi del mio letto che dorme.
Sento delle voci provenire dal salotto, decido di alzarmi e vado a vedere chi c'è. Apro leggermente la porta, ma non vedo nessuno quindi esco e vado in sala, dove c'è Magnus a fare qualche pozione.
-Buongiorno Glitterina mia.- Mi dice senza voltarsi.
-Buongiorno.- Gli dico.
-Vuoi fare colazione? Ho preparato degli ottimi brownies al cioccolato e...
-No grazie, non ho molta fame
-Va tutto bene?- Mi chiede, girandosi.
-Si si, tutto apposto.- Gli dico brusca, mentre prendo il mio giubbotto di pelle.
Rimane in silenzio a guardarmi mentre mi avvio alla porta.
-Ho delle commissioni da fare, tornerò tardi stasera.- Dico.
Faccio per aprire la porta, ma la chiave gira nella toppa, dopo di che si dissolve nell' aria.
-Magnus!- Grido -apri questa fottuta porta.- Comincio a strattonarla.
-Ti conosco bene Allison, sono ormai cinque anni che ti ho preso in custodia e so che non rinunceresti mai ai miei brownies a meno che non ci sia stato qual cosa che ti ha scombussolato il sonno.
Mi giro per guardarlo in faccia, ma me lo ritrovo davanti, con quei suoi enormi occhi da gatto che mi guardano curiosi.
-Eri solo una bambina quando ti trovai in quel campo. Una piccola shadowhunter tramortita che non ricordava niente della sua infanzia, dei suoi genitori e di come fosse finita lì.- Sorride - non ricordavi neanche il tuo nome.- Dice, mentre mi accarezza amorevolmente i miei capelli blu.
-Mi dicevi tutto prima, ora mi nascondi fin troppe cose.
Sospiro.
-D'accordo. Ma andiamo in salotto e porta i brownies.

Dopo avergli raccontato il sogno, Magnus si incupisce.
-È lo stesso sogno che faccio da quando sono arrivata qui, ma ogni volta si aggiunge un dettaglio.- Dico.
-E in questo caso si è aggiunta la voce del tuo aggressore.- Dice Mag pensieroso.
-Esattamente.- Dico con la bocca piena.
-E la voce era maschile o femminile?
-Maschile. Sembrava di un' uomo adulto, shadowhunter perché l'arma era una spada angelica.- Gli spiego continuando a prendere brownies dal vassoio.
Magnus non dice nulla, ma rimane a fissare il vuoto, mentre con la mano accarezza il Presidente Miao, acciambellato sul divano. Dopo di che mi passa un tovagliolo e sparisce nella sua camera, per poi tornare con una lista.
-Visto che stai per uscire potresti andare a prendermi queste tre cosucce.- Mi dice porgendomi l'elenco di oggetti.
Lo leggo.
-Zolfo, ali di libellula, artigli di lupo mannaro, piume di fenice. Piume di fenice! Mi dici dove cavolo le trovo delle piume di fenice?- Dico stupefatta.
-La regina Seelie ne ha qualcuna, le ho già mandato un messaggio di fuoco per chiederle se potesse darmene un paio.- Dice.
-Col cavolo che vado da quell'odiosa creatura.
-Allison!- Mi zittisce -ti ricordo che lei è la creatura più anziana di tutto il regno Nascosto, quindi devi rispettarla.
Sbuffo.
La odio, come fa una creatura che non può mentire a mentire facendoti spappolare il cervello con quelle paroline nauseanti; però ora che ci penso meglio non è che mente semplicemente riesce a contorce la verità.
-Ti ricordo Magnus che sono una shadowhunter-
-Che è cresciuta in mezzo ai Nascosti.- Mi interrompe lui.
-Quindi poche storie e vai a prendermi quelle piume Glitterina adorata.- Dice sorridendomi.
-D'accordo.- Dico con voce arresa.
La porta si apre, quindi esco in strada, ma prima di mischiarmi con i mondani mi disegno la runa dell'invisibilità.

La Shadowhunter Ribelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora