Capitolo 3

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Un rumore di vetri infranti mi risveglia dal mio sonno, stranamente tranquillo.
Recupero le mie spade ed esco dalla mia camera andando verso il salotto.
Quando arrivo vedo Magnus e un'altro ragazzo combattere contro un demone alato superiore.
Il demone sferra un colpo al ragazzo, il quale vola via sbattendo contro il muro e perdendo il suo arco.
-Ma porca...- recupero l'arco e miro alla testa del demone.
-Mag fallo stare fermo!-
Con un incantesimo lo immobilizza.
-Allison muoviti. Non so per quanto a lungo riuscirò a trattenerlo.
Il demone si gira verso di me, fissandomi con quegli occhi vuoti, incantandomi per qualche secondo.
Tendo la corda dell'arco, continuando a fissarlo, quindi lascio la freccia, la quale si conficca nella testa del demone. Non emette nessun grido, ma solo un sussurro.
-Lamia...- cade a terra e scompare in una nuvola di fumo nero.
Vado verso Magnus che si regge al divano.
-Mag tutto bene?- Chiedo preoccupata.
-Si tranquilla Glitterina adorata, sono solo un po' frastornato.
-Magnus...- Mi volto e vedo il ragazzo disteso a terra con la schiena appoggiata al muro. "Mi ero quasi dimenticata di lui"
Magnus gli si avvicina inginocchiandosi per controllare se fosse ferito.
-Alexander stai bene?- Gli chiede con occhi preoccupati.
Il ragazzo si accarezza il collo e i miei occhi vengono attratti dalla runa che copre gran parte di esso.
"Cosa ci fa lui qui? Lo ha mandato il Conclave?"
Indietreggio in direzione della mia camera, finché le parole di Magnus mi bloccano.
-Alexander hai un'enorme taglio sul petto e si sta infettando anche molto velocemente.
-Ho bisogno del mio sti...- emette un gemito di dolore.
-Non muoverti.
Una ferita inflitta da un demone alato superiore può uccidere uno shadowhunter in meno di dieci minuti se non viene guarita con un'iratze.
Torno in salotto, mi accovaccio davanti al ragazzo porgendogli il mio stilo.
-Tieni, devi curarti o non vedrai l'alba.
-Tu... tu sei...
-Ora non c'è tempo per le presentazioni devi curarti.
Mi prende lo stilo e si disegna la runa di guarigione più vicina possibile al taglio, il quale comincia a rigenerarsi.
-Ti ringrazio- mi dice.
-Allison- dico porgendogli la mano.
Sorride. Un sorriso freddo distaccato.
-So bene chi sei. Sei Allison Rebel, la Shadowhunter Ribelle. Il Conclave ti da la caccia da ben quattro anni.
-Quattro anni e mezzo ad essere precisi- lo guardo, i suoi occhi sono di un blu mare e mi guardano con sospetto, "Come se non gli avessi appena salvato la vita"
-Tu come ti chiami?
-Alec, Alexander Lightwood.
-Sei il figlio dei dirigenti dell'istituto- sorrido notando che il taglio si è completamente rigenerato.
-Dunque- tiro fuori una delle mie spade e gliela punto al collo -cosa ci fai qui? Ti ha mandato il Conclave?
-Allison!- Magnus è sulla soglia del suo studio con in mano delle boccette, al cui interno ci sono degli strani liquidi fosforescenti.
-Scusami tanto Alexander, Allison non è abituata ad avere ospiti.
-La conosci?- Chiede Alec con faccia sorpresa.
-Ci vivo qui- dico seccata.
-Cosa?
-Alexander posso spiegarti
-Ti rendi conto che vivi con la criminale più ricercata dal Conclave?
-Lo so bene, ma se solo mi lasciassi spiegare...
-Aspetta... ma quindi voi due siete...- il suo sguardo passa da me a Magnus.
-No! Lei è... è...- sospira -è la mia figliastra.
-Che?
-Ma non di sangue, dopo tutto noi stregoni non possiamo avere figli. La trovai cinque anni fa in mezzo ad un campo a Londra. Era così stordita; non ricordava niente, né della sua infanzia né di come fosse finita lì- mi guarda con gli occhi di un padre che vede la sua bambina cresciuta -decisi di prenderla in custodia e di crescerla come una figlia. Le ho insegnato tutto ciò che sapevo riguardo alla tua gente Alec, le ho insegnato a combattere, a farsi le rune, a maneggiare con estrema maestria qualsiasi arma; tutto! Le ho insegnato tutto! E non permetterò a nessuno di portarmela via!
-Magnus calmati- gli dico abbracciandolo da dietro la schiena.
Guardo Alec, che è rimasto immobile ad ascoltare le parole di Mag.
-Potresti rendermi lo stilo?- chiedo.
Me lo passa continuando a guardarmi scontroso.
"Ma cosa vuoi? Una foto?"
-Hai scelto tu di farti la runa angelica sulla guancia destra?- mi chiede.
-Come ti ha detto Magnus, non ricordo niente della mia infanzia- dico toccandomi la guancia.
Alec si alza e recupera il suo arco.
-Comunque sia, non avevo mai visto un demone come quello prima d'ora.
-È un demone alato superiore; per quanto ne so fungono da messaggeri di Lilith- dico sicura.
-Ma quel demone non ha detto niente- dice.
-Invece qual cosa ha detto- dice Mag massaggiandosi il mento.
-Lamia...- dico io.
Ci scambiamo uno sguardo di intesa, quindi Magnus, scompare nella sua camera per poi ricomparire con un'enciclopedia demologica.
-L... L...L... Ah! Eccola qua- dice indicando la pagina, sulla quale svetta un'immagine di una ragazza dai capelli di un bianco gelido e gli occhi di un nero pece; le sue mani sono sporche di cenere come i suoi piedi nudi su un suolo nero e desolato, mancante di una qualsiasi forma di vita.
Mag comincia a leggere -Lamia, unica figlia di Lilith, creata con la terra di Edom e con il sangue della madre, protettrice e futura regina di Edom.
Restiamo un momento a guardare l'immagine, finché un rumore di passi rimbomba nel corridoio d'entrata.
-Che sta succedendo?- chiedo
-Ho paura che l'istituto abbia mandato degli Shadowhunters per controllare l'area di attacco del demone.
-Cosa?- urlo.
"Ma porca miseria e ora come faccio?"
Una fitta di dolore mi colpisce il collo, molto più forte rispetto alle altre volte. Mi copro velocemente il collo con una mano e sento il sangue scorrermi sulle dita e sul collo. La testa comincia a girarmi vorticosamente, le orecchie mi fischiano e la vista comincia ad offuscarsi.
-Allison!-Magnus mi si parà davanti e mi guarda con quei suoi enormi occhi da gatto. Mi sposta la mano dal collo e appena vede la ferita la sua espressione diventa ancora di più preoccupata.
Poggio la mano sulla sua spalla, sporcandogli la giacca di sangue.
-Magnus cosa mi sta succedendo?
-Non lo so piccola mia, non lo so.
La porta si spalanca e degli Shadowhuanters armati entrano nell'appartamento.
Vedo Alec posizionarsi davanti a me e Magnus, facendo da scudo.
Guardo un'ultima volta Magnus, dopo di che il buio mi travolge completamente.

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