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16th october
9:14 am

Sospirò sentendo la porta dell'appartamento del più grande chiudersi dopo che i due si erano salutati.

Schiacciò il pulsante dell'ascensore, che nel frattempo era stato usato da altri condomini e non si trovava più su quel piano. Tutto quello a cui riusciva a pensare, mentre aspettava che le porte metalliche si aprissero, era il bacio che aveva dato a Kyungsoo, pochi minuti prima.

Era stato solo un semplice sfiorarsi di labbra, ma sentiva ancora quel contatto bruciargli sulla pelle. Allontanarsi dall'altro ragazzo gli era sembrata la cosa più difficile che avesse mai fatto in tutta la sua vita.

Avrebbe voluto approfondire il bacio, eppure non ebbe il coraggio di alterare qualcosa che gli pareva perfetta così com'era. Non se lo immaginava in nessun'altra maniera se non quella, il loro primo bacio. Delicato era l'aggettivo giusto per descriverlo, e non avrebbe potuto chiedere nulla di meglio.

Quando fu fuori dal condominio, si incamminò verso la casa di Sehun, per andare a riprendersi i suoi vestiti. Nel frattempo guardava i balconi della palazzina, cercando quello di Kyungsoo, forse nella speranza di intravederlo dalla finestra.

Arrivò a destinazione in una mezz'ora, camminando con un passo molto più rilassato rispetto a quello con cui era giunto da Kyungsoo. Si stava godendo l'aria fresca del mattino dopo la pioggia della sera precedente, mentre si sentiva come se si fosse tolto un enorme peso dopo aver chiarito con il maggiore. Era talmente felice che si sarebbe messo addirittura a saltellare, ma doveva darsi un contegno almeno in pubblico.

Ad ogni modo, questa sua spensieratezza svanì in pochi secondi, una volta davanti all'abitazione del suo migliore amico.

Suonò il campanello ma nessuno gli rispose. Ebbe come un déjà vu, visto che era la seconda volta che gli capitava nello stesso giorno, nonostante fossero solo le nove del mattino. Se non fosse stato per come si erano risolte le cose con Kyungsoo, avrebbe detto che quello non era decisamente il suo giorno fortunato.

Premette di nuovo il pulsante, ma ancora niente, così lasciò perdere, pensando che il più piccolo stesse ancora dormendo - magari con Luhan - e non gli sembrava carino disturbare. Anzi, sarebbe stato decisamente imbarazzante. Decise piuttosto di andare a casa sua e farsi una doccia; sarebbe tornato lì più tardi.

Solo a due isolati di distanza da casa sua, però, si rese conto di non avere le chiavi. Le aveva lasciate in una delle tasche della sua felpa, che era ancora nell'appartamento di Sehun.
— Cavolo Jongin, ma dove hai la testa? — mormorò, tornando indietro. Avrebbe voluto picchiarsi da solo per non aver preso nulla quando poteva.

Suonò il campanello per l'ennesima volta, ma ancora niente da fare.
Si lasciò sfuggire un verso di frustrazione. Stava per dare di matto. Era una situazione davvero assurda, e non poteva nemmeno chiamare il più piccolo per chiedergli di aprirgli, visto che pure il cellulare era nella tasca della felpa.

Tutto ciò stava cominciando a mettere a dura prova la sua pazienza, e non poteva nemmeno avere la soddisfazione di dare del coglione a Sehun, perché aveva fatto tutto da solo. Era stato lui l'idiota che aveva lasciato lì le sue cose.

Tirò un calcio ad una lattina abbandonata sul ciglio della strada e guardò la facciata del condomino davanti a lui. Fu in quel momento che gli venne un lampo di genio - come lo definì lui -, ovvero citofonare alla signora che viveva sullo stesso piano di Sehun, dall'altra parte del pianerottolo. Lei lo avrebbe fatto entrare di sicuro. La conosceva fin da quando era bambino, quindi era certo che, se le avesse spiegato la situazione, lei lo avrebbe aiutato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04, 2018 ⏰

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