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27th september
6:12 pm

Il giorno dopo, sembrava essere tornato tutto alla normalità.
Jongin e Sehun si erano presentati come loro solito al bar, si erano seduti al tavolo e avevano ordinato due birre e un cestino di noccioline salate da condividere, come sempre.
L'unica cosa diversa erano i loro discorsi, ai quali Kyungsoo normalmente non prestava attenzione, per non essere maleducato, ma, dopo ciò che Jongin gli aveva detto la sera prima, non aveva potuto fare a meno di ascoltare.

Da quello che riusciva a sentire, Sehun stava parlando del ragazzo che aveva incontrato il giorno prima, ovvero Luhan. Jongin, invece, lo ascoltava senza neanche sforzarsi più di tanto a nascondere il fastidio che provava ogni volta che il minore nominava il cinese.

In tutto questo, Kyungsoo non potava fare a meno di chiedersi cosa avesse di speciale questo Luhan per far passare Jongin in secondo piano agli occhi di Sehun.

Intanto il più alto aveva preso il suo cellulare, intento a scrivere un messaggio, e poco dopo il telefono del maggiore, appoggiato accanto al registratore di cassa, vibrò, avvisandolo di una nuova notifica.

6:34 pm

Jongin
Esiste un pulsante
per spegnerlo?

Il ragazzo più basso sorrise al messaggio, capendo subito che Jongin si stava riferendo a Sehun, ma non rispose. Guardò, invece, nella direzione del ragazzo seduto al tavolo, che era a sua volta girato verso il bancone, lasciando che i loro sguardi si incrociassero per qualche secondo.
Aveva degli occhi scuri così belli, ma Kyungsoo già sapeva che non lo avrebbero mai guardato nel modo in cui desiderava. Quel tipo di sguardo era riservato al ragazzo moro che gli sedeva difronte.

Dopo che Sehun se n'era andato, Jongin aveva deciso di rimanere ancora un po'. Si accomodò, quindi, al bancone, chiedendo un'altra birra.

— Non dovresti bere troppo — lo ammonì Kyungsoo.

— Avrei dovuto prenderne tre prima, per sopportare Sehun — contestò l'altro, portandosi il bicchiere alla bocca una volta che il barista lo aveva riempito.

Il maggiore non commentò, così Jongin aggiunse: — Okay, hai ragione. È solo che ora avevo sete — concluse, cercando il portafogli.

Pagò solo la birra che aveva appena preso, visto che il resto lo aveva già pagato prima. Poi uscì, salutando il ragazzo dietro al bancone e lasciandolo da solo nel locale.

Per fortuna, aveva finito il suo turno per quel giorno, quindi, una volta arrivato il ragazzo che prendeva il suo posto, se ne andò anche lui, solo per poi rinchiudersi nuovamente nella solitudine del suo appartamento.
A volte, gli sarebbe piaciuto avere qualcuno con cui condividere quella casa. Qualcuno che gli tenesse compagnia, ma, ancora una volta, si ritrovava solo.
Avrebbe voluto avere qualcuno con cui parlare, qualcuno che lo sapesse ascoltare e consolare - quando ce n'era bisogno - stringendolo tra le proprie braccia. E la cosa peggiore era che non riusciva ad immaginare qualcuno che facesse tutto ciò se non Jongin.
Invece lui era lì, da solo, a far bollire l'acqua da versare nel barattolino dei noodles precotti.

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ho cambiato le copertine :))

in questi giorni sto scrivendo dei capitoli che non piacciono nemmeno a me e mi vergogno a pubblicarli, per questo ci metto tanto ad aggiornare

aaah non so più scrivere ahah

our heaven; kaisooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora