Chapter 8

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Pov's Harry.
-Oddio, si ora l'avviso, per qualsiasi cosa chiama- sento mia madre dall'altra parte del corridoio.
I suoi passi si fermano davanti alla mia porta, e inizio a preoccuparmi.
La porta si apre e subito dopo sento il peso di mia madre sul mio letto.
-Hazza- mi accarezza i capelli dolcemente, mugolo ancora addormentato.
-Mamma che c'è?- domando ancora ad occhi chiusi, lei continua ad accarezzarmi lentamente.
-Ciara si è sentita male- quelle parole mi fanno scattare, mi alzo e rimango seduto a fissare mia madre.
-Cosa, cosa le è successo?- chiedo cercando di stare calmo.
-Non lo so, la madre mi ha detto di avvisarti e che ci darà notizie appena sa qualcosa- mi informa sedendosi meglio nel mio letto, ormai disfatto.

-Dobbiamo andare da lei- affermo aprendo l'armadio.
-Harry non possiamo, sono le tre del mattino- sussurra cercando di farmi ragionare.
Ma io voglio andare dalla mia migliore amica.
-Nessuno ce lo vieta,mamma, ti chiedo per favore, Gemma domani lavora e non mi può accompagnare, sei l'unica- piagnucolo infilandomi la felpa e un paio di jeans.
-Okay, Harry, ma non fare rumore, cinque minuti e partiamo- sbadiglia uscendo dalla stanza.

Mi siedo, un ottimo, nel letto per riprendermi, porto le mani sul viso e appena chiudo gli occhi, vedo Ciara piena di sangue.
-Cazzo, cazzo, cazzo- impreco tirandomi violentemente i ricci.
Scendo le scale, facendo attenzione a non fare rumore.
Vedo mamma mettersi il cappotto, mi fa cenno di uscire di casa, chiude la porta e raggiungiamo la macchina.
L'aria gelida del mattino mi risveglia completamente dal mio stato di trans.

-Solo per te, figlio mio- sospira, mettendo in moto.
Le luci del mio quartiere scorrono velocemente fuori dal finestrino.
-È anoressica, lo so- afferma nel silenzio.
Cosa?!
-Ehm...no- balbetto, che stupido che sono.
-Harry non prendermi in giro, perché non me l'hai detto...so che se stato male per lei- dice dispiaciuta.
-La madre non voleva che tu lo sapessi- mi difendo.
-Cosa?! Karen me l'ha detto subito dopo che ci siamo conosciute meglio- mi informa, mentre tiene lo sguardo sulla strada.

E qui casco dalle nuvole...lei lo sapeva?
-Ah...Ciara mi aveva detto che sua madre non voleva che tu lo sapessi- affermo guardando fuori dal finestrino, confuso.
-Vabbè...lasciamo stare, siamo arrivati- parcheggia davanti al pronto soccorso e scendiamo dirigendoci dentro la struttura.
Mia madre chiama Karen per sapere il reparto e la raggiungiamo subito.

-Dov'è?- chiedo a Karen appena arrivo.
-È dentro, tra poco ce la fanno vedere- sospira stringendo la mano del marito.
-Io non capisco, non capisco perché faccia così...- ammette con occhi lucidi e voce roca.
-Mi fa male vederla così, era felice prima, lei correva cantando per casa, ci abbracciava sempre, voleva sempre uscire e viaggiare, poi un giorno è tornata a casa e non è stata più la nostra Ciara- tira su con il naso, ma il suo tentativo di non piangere, fallisce completamente.
-Vieni- mia madre le prende la mano e si allontanano.

Rimaniamo io e il padre di Ciara, Josh.
Abbasso lo sguardo sentendomi a disagio.
-Harry- mi tocca la spalla facendomi sobbalzare-Tu sai qualcosa? Ciara ti ha detto qualcosa, qualsiasi cosa...? Harry è importante- continua, mettendomi ansia.
-No...non mi ha detto niente- ammetto, è la verità, lui annuisce e fissa la porta.

Dopo poco la porta si apre e escono due medici.
-Parenti della ragazza? Chiara Bravo?- annuncia un dei medici.
-Ciara Bravo, sono il padre- si avvina Josh attentamente.
Mia madre e Karen non hanno ancora fatto ritorno.
Rimango in piedi cercando di ascoltare.
-La ragazza per ora è fuori pericolo, ma ha rischiato di morire...-guarda la cartella che ha in mano e poi continua-la terremo sotto controllo per una settimana, deve mangiare, l'anoressia è davvero pericolosa- lo avvisa e il padre della mia migliore amica abbassa lo sguardo.

-Potete entrare, arrivederci- gli stringe la mano prima di andarsene.
Josh mi lancio uno sguardo prima di chiudere la porta alle sue spalle.
Mi siedo nelle seggiole difronte alla porta.
Metto la testa tra le ginocchia e cerco di non piangere.
Perché deve sempre fare tutto schifo? Perché niente può andare bene per una volta?
-Harry dov'è Josh?- Si avvicina a me toccandomi la spalla.
Indico la porta e lei annuisce entrando.
-Hazza andrà tutto bene...- mia madre afferma, facendomi perdere le staffe.

With you I'm not afraid.||. Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora