Capitolo 3
Harry's POV
Per il resto della settimana non andai a scuola. Non ne avevo il coraggio,chissà come mi avrebbero guardato tutti, ora che sapevano il mio segreto. Sperai con tutto il mio cuore che Tomlinson non avesse detto niente a nessuno. Era impossibile di sicuro metà mondo lo sapeva già; anzi ora che ci penso Niall mi aveva detto che lui ce l'aveva a morte con i gay...okay la mia vita era finita.
La settimana successiva andai a scuola e come da copione tutti mi squadrarono da capo a piedi in un modo schifato, tanti ridacchiavano al mio passaggio oppure qualche altro cretino urlava "frocio" o "succhiacazzi". La giornata fu interminabile. Appena arrivai a casa mi gettai sul letto a piangere. Era un pianto liberatorio, era tanto che non piangevo così. Decisi comunque di non star li a far niente e provare a dimenticare... almeno per una notte.
Chiamai Niall chiedendogli se voleva fare una notte di baldoria;accettò immediatamente come al solito andammo nella nostra discoteca preferita: l'Aftertime.
Ero deciso a non fare la parte del gay quella sera e scopare con una ragazza, come non facevo da tempo. Mi diressi al bancone, dove ordinai una birra che bevvi velocemente, prima di gettarmi in pista. Quasi subito fui circondato da qualche ragazza, presi la più carina e comincia a baciarla. Stava esplorando la mia bocca quando ad un certo punto qualcuno mi afferrò per i fianchi e mi trascinò via.
Mi trovai contro la parete di un cesso con due magnifici zaffiri che mi fissavano. LOUIS.
Ma lui non era quello che odiava i gay? Evidentemente no perché iniziò a baciarmi avidamente. Mi strinse a lui facendo scontrare la sua erezione con la mia. Inutile dire che non ci stavo capendo più un cazzo. Però, perché no? Perché non godersi quella serata?
Misi la mano sulla patta dei suoi pantaloni e premetti forte, provocandogli dei forti gemiti. Mi chinai e con un colpo secco abbassai sia i pantaloni che i boxer.
Siamo dotati vedo!- esclamai soddisfatto.
Iniziai a leccarlo su tutta la lunghezza e successivamente a succhiarlo. Lo stavo facendo godere come una ragazzina e si vedeva. Poi ero io quello gay eh!
I suoi gemiti si facevano sempre più acuti e forti, finché uno più acuto degli altri mi fece capire che era arrivato al limite. Venne nella mia bocca con dei fiotti caldi. Era buonissimo. Mi leccai le labbra divertito e lui mi attirò verso di se e mi baciò con passione.
Louis' POV
Era arrivato il mio turno per farlo godere, non potevo lasciarlo andare così... Dopo essermi ripreso dall'orgasmo invertii le nostre posizioni. Lo sbattei con forza contro il muro e infilai la lingua nella sua bocca. Il magnifico ragazzo sotto di me emise un suono gutturale che mi fece eccitare ancora di più. Iniziai a slacciargli i pantaloni e togliergli i boxer con una lentezza estenuante. Infatti poco dopo il ragazzo mi implorò di fare qualcosa. Mi avvicinai al suo orecchio e gli soffiai: - Dimmi cosa vuoi che ti faccia-, mi rispose solo con un: - Ti prego...- ; volevo sentirlo dire da lui cosa voleva che gli facessi, così insistei ancora: - Dimmelo- e in un sussurro mi rispose: - Fammi tuo...-. Non me lo feci ripetere due volte. Gli ficcai due dita in bocca, gliele feci succhiare per un po'. Successivamente le rimossi velocemente e inizia a stuzzicare la sua apertura. Iniziò a gemere incontrollatamente così gli sussurrai: -Come siamo impazienti eh...-. Improvvisamente infilai dentro di lui due dita, lui si spinse contro di esse, ne aggiunsi una terza e iniziai a sforbiciare. Decisi che era pronto: sostituii le mie dita con la mia erezione pulsante. Mi spinsi dentro di lui sempre con più forza. Inizialmente sembrava soffrire cos' iniziai a massaggiare e strofinare delicatamente la sua erezione. Poi però mentre mi spingevo dentro di lui, il bellissimo ragazzo lanciò un urlo. Capii che avevo trovato il suo punto e continuai a spingere sempre più a fondo. Lo stavo spaccando in due. Andammo avanti così finché lui non venne copiosamente nella mia mano e io a causa del suono dei suoi gemiti e respiri affannati mi svuotai dentro di lui.
Mi ripresi velocemente dall'orgasmo. Rindossai i boxer e i pantaloni, mi pulii le mani molto velocemente e uscii dal bagno. Trascorsi il resto della serata a filtrare con alcune ragazze che mi si erano avvicinata mentre stavo ballando. Erano ormai le tre passate quando rincasai. Feci il minimo rumore sperando di non vagliare mia mamma; anche se devo ammettere che era abituata a sentire qualcuno che gironzolava in casa finora notte fonda.
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AFTERTIME
FanfictionMancavano precisamente ancora due giorni prima dell'inizio della scuola. Li trascorsi tranquillamente stando tutto il giorno a riposarmi e navigando su facebook. Ad un certo punto un post in particolare colpì la mia attenzione...