5) Solo e nessuno

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Capitolo 5

Louis' POV

Pochi minuti dopo un Liam tutto trafelato suonò alla mia porta. Andai ad aprire e appena mi vide mi abbracciò. Bhe forse aveva leggermente frainteso la situazione ma lo apprezzai comunque.

Liam mi trascinò sul divano in salotto e mi disse:- Dimmi Lou cosa c'è che non va?- era visibilmente preoccupato, devo ammettere però che raramente lo chiamo per chiedergli di aiutarmi , ma il suo tono dolce mi invitò a parlare gli raccontai di Harry sin dalla prima volta, quando lo vidi nel corridoio della scuola e quando lui, per sbaglio mi era arrivato addosso. Dissi anche che era un amico di Niall e che, quindi di conseguenza era una nullità come il suo amico Horan. Liam però non considerava Niall in quel modo anzi lui molte volte mi aveva

incitato a non sfotterlo e picchiarlo, ma di provare a essere suo amico. Quando arrivai a raccontargli di come mi ero sentito quando Harry si era messo a piangere mi abbracciò di colpo. Ancora un volta non capii il motivo, ma apprezzai lo stesso l'abbraccio.

Liam in quel momento mi sussurrò all'orecchio:-Louis io, sono serio eh, e non arrabbiarti ma credo che quel ragazzo ti abbia colpito fin dal primo momento e forse ti piace, o probabilmente ti stai anche innamorando di lui-

- Liam non dire mai più una cosa del genere non è possibile e io non sono gay hai capito?- risposi freddamente

- Louis, io non h mai detto che sei gay ma da quello che tu mi hai raccontato questo è quello che ho capito, e poi non devi essere per forza gay sai esistono anche i bisex,- gli tirai una sberla sul braccio a Liam che ridacciò e continuò dicendo - Lou mi prometti una cosa?- ci pensai un po' prima di parlare - Dimmi-

- Mi prometti che ti impegni a non prendere per il culo Niall e Harry, non dico che dovete essere amici ma almeno provaci per piacere, io non sono amico di Niall ma quelle volte che ci ho parlato mi sembrava una persona simpatica e pure apposto, per favore Louis-

- Ci posso provare, ma non è detto che ci riesca -

- Louis fallo anche per te, ti sei accorto che quando sfotti Harry e lo fai soffrire anche tu soffri...-.

Questa volte fui io ad abbracciare di slancio Liam gli sussurrai un "grazie Liam" nel suo orecchio e lo sentii ridacchiare ci staccammo e disse: - Si so di essere il migliore, dai forza ora andiamo a fare qualcosa in queste ultime giornate di autunno prima che il tempo diventi un merda-

-Sono pienamente d'accordo con te, due tiri al pallone ci stanno no?-

- Certo Tommo ai suoi ordini- e scoppiò a ridere

Harry's POV

Il giorno dopo io e Niall ci incontrammo all'ingresso della scuola, stavo un poco meglio di ieri, ma ero spaventato all'idea di rivedere Louis. Ma mi feci forza, con accanto Niall mi sentii anche meglio, lui era sempre li pronto a consolarmi e io gli volevo un bene dell'anima.

La giornata passò tranquilla e di Tomlinson neanche l'ombra, fu così per il resto della settimana, chiesi a Niall se per caso Louis l'aveva picchiato ancora, ma siccome eravamo rimasti praticamente tutto il tempo insieme era una cosa impossibile.

Neanche per il resto del mese si fece vedere, dopo tre mesi però lo vidi passare accanto a noi, subito pensai che fosse venuto li da noi e avrebbe iniziato ad insultarci e a picchiare Niall ma per fortuna niente di tutto ciò accadde, anzi.

Si fermò e ci porto in un posto più isolato dicendoci.

-Ragazzi mi voglio scusare con voi. Soprattutto con te Niall dato che mi sono comportato in una maniera orribile, scusa-

-Scuse accettate lou- disse compiaciuto il biondo

-Vale lo stesso per me- affermai convinto-

Improvvisamente successe una cosa che non pensavo accadesse mai. Io e Niall vedemmo una lacrima rigare il volto di Louis, il quale la asciugò in fretta. Subito ci affrettammo a consolarlo, ma servì a poco dato che iniziò a singhiozzare visibilmente.

-Louis ma che cosa ti succede?- ero confuso ma allo stesso tempo dispiaciuto

-Niente lasciami in pace...-

-Ma... volevo solo capire e aiutarti...-

-Qui non c'è nulla da capire! Andatevene! Subito!- urlò disperato

Io e Niall ci guardammo stupidi, increduli davanti alla sua reazione. Mai ci saremmo aspettati che Louis, il ragazzo forte e che picchiava duro, si sarebbe messo a piangere e singhiozzare come una ragazzina dopo che è stata lasciata dal suo ragazzo. Per la prima volta in vita mia mi ritrovai a pensare quanto fragili possano essere le persone, a quanto poco basti perchè la maschera che indossano si spezzi. Forse perchè in fondo, Lou non aveva così tanti amici come potevamo credere o come faceva credere alla gente. Certo, ovvio, lui era il capitano della squadra di football della scuola, colui che usciva con un sacco di ragazze (e che mi aveva fatto godere in un modo meraviglioso), colui che veniva rispettato da tutti. Effettivamente però noi non potevamo sapere quanti amici veri avesse, forse due, uno o forse nemmeno uno...

Subito mi ritornò in mente una frase di Pirandello (chissà perchè. Vabbe che ero bravo a scuola, ma pensare a Pirandello!!) "C'è una maschera per la società e una per la famiglia ma quando resti da solo resti nessuno". Forse era vero lui non era nessuno, ma nemmeno noi non eravamo nessuno per giudicarlo.

Niall ed io girammo i tacchi e ce ne andammo. Pensai a lui tutta la sera e tutta la notte, dormii poco e male. Mai mi era successa una cosa del genere. Alle 3.00 mi prese un forte mal di stomaco, uno di qui mal di stomaco che non ti vengono perchè hai mangiato troppo, ( difatti avevo mangiato solo la minestra e un tozzo di pane) era un mal di stomaco da ansia e paura. Non so bene nemmeno io che cosa stessi provando, fatto sta che scoppiai in lacrime anche io e sprofondai in un pianto liberatorio. A mano a mano che le lacrime scorrevano sul viso mi calmai, il dolore che mi attenagliava lo stomaco si sciolse e mi ripresi. Il mio corpo era ancora scosso dai singhiozzi quando il display del mio telefono di illuminò. Guardai l'ora. 5.30. Non ci potevo credere, avevo pianto per un'ora e mezza!!

Lessi velocemente il messaggio che era di Niall.

"Harry scusa se rompo le scatole a quest'ora ma Louis ha suonato al mio campanello e non ha per niente un bell'aspetto. Cosa faccio? I miei non sono in casa!!!"

Ero a dir poco sconcertato

"Beh innanzi tutto fallo entrare, non lasciarlo lì così! Aspetta che ti chiamo."

Composi velocemente il numero e lanciai la chiamata, subito Niall rispose.

-Niall!! che cavolo è successo?

-Ma non lo so stavo dormendo ed hanno suonato al campanelo, ho riconosciuto la voce di Lou e gli ho aperto...-

-Dove è lui adesso?-

-In bagno-

-A che ora tornano i tuoi?

-Fra quattro giorni. Ora sono in vacanza-

-bene- pensai velocemente - domani saltiamo tutti e due e stiamo lì da te. Ah arrivo ad un orario di scuola sennò mia madre si insospettisce-

-ok va bene ti aspetto-

-ciao-

-ciao-

Inutile dire che non mi addormentai più quella notte, anzi mi feci una doccia alle 6.00 del mattino, provocando lo stupore generale della mia famiglia.

Mia madre mi chiese se per caso ero e gli risposi "Forse mamma, ma oltre pazzo sono anche uno stupido, ora devo lavarmi via un bel po di pensieri, tanto a dormire non ci riesco. Torna a letto e non ti preoccupare"

Uscii di casa puntualissimo come non mai. Ero diretto verso casa Horan.... la situazione si stava aggrovigliando come un gomitolo di lana...

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