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junhui, come promesso, si presentò davanti alla porta di minghao, bussando frettolosamente. il minore saltò—letteralmente— dal divano sulla quale si era appena seduto, pensava di avere almeno cinque minuti per sistemare casa.

si rialzò da terra, perché sì, era caduto, e urlò un "un attimo!" mentre riordinava velocemente i cuscini, buttava le cartacce che erano sul tavolo, chiudeva le porte delle varie stanze —la sua per prima.
si aggiustò i capelli sulla fronte e poi, dopo aver preso un grande respiro, fece entrare jun.

«quanto ci metti ad aprire una porta??»
«scusa stavo-»

minghao per poco non morì di infarto. le sue labbra erano state serrate da quelle del maggiore, in un bacio diverso dagli altri.
in questo c'era passione, desiderio. dov'era finito il wen junhui che minghao aveva conosciuto?

preso totalmente alla sprovvista, per i primi secondi non mosse un muscolo; non aveva mai ricevuto un bacio così... intenso? neanche minghao sapeva descriverlo, ma gli piaceva eccome.

per questo lo ricambiò abbastanza insicuro, ma sentire le mani di junhui sopra i suoi fianchi lo spinsero ad essere più confidente, quindi allacciò le braccia attorno al collo del più grande, stringendosi a lui.

le loro lingue si intrecciano in continuazione, e ad entrambi cominciò a mancare il respiro. minghao fu quello ad interrompere il bacio per primo, sia per la mancanza di ossigeno e sia per l'imbarazzo; le sue guance non erano mai state così rosse in vita sua.

il moro si morse il labbro con un sorriso adorabile il viso, praticamente sembrava essersi trasformato di nuovo del wen junhui dei messaggi.
minghao pensò anche all'ipotesi che potesse avere un disturbo della personalità.

«h-hai fame?»
decise di far finta di nulla, ma la sua voce lo tradì. essa tremava e balbettava, perciò aggiunse una tosse alla fine, per spezzare la tensione.
corse in cucina per stare il più lontano possibile dal maggiore, stava sentendo caldo e non era una cosa bella, per lui.

jun lo seguì, «un po'» disse, posandosi sul bancone di marmo. stava cercando di nascondere il suo sorriso splendente, ma era difficile, molto difficile. minghao aveva ricambiato il suo bacio, si era persino attaccato al suo corpo.
oh dio, lo avrebbe riempito di baci in quel preciso istante, proprio mentre prendeva degli snacks dalla credenza.

però fece un'altra cosa.
si avvicinò a lui e circondò il suo corpo con le braccia, facendo aderire perfettamente il suo petto alla sua schiena.
minghao, preso alla sprovvista ancora una volta, lasciò cadere la bustina di salatini a terra.

«c-che ti prende oggi...»
«ti voglio»

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send memes。  junhaoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora