Mi risveglio nel salotto di una casa che non riconosco. Sono le 9:35. Non riesco a capire dove sono. Da chi sono. Con chi sono. Mi alzo e mi metto la mano alla testa perché ho un dolore immenso alla nuca data la scivolata di ieri sera. Ad un certo punto la porta si apre ed entra un ragazzo dai capelli biondi, occhi azzurri e lentiggini. Si siede vicino a me e mi prende la mano porgendomi del ghiaccio.
"Hey, hai fatto un bel volo ieri"
"Chi sei?" Rispondo fredda.
"Mi chiamo Jason, vado alla tua stessa scuola, sono un "amico " di Clay."
"Perché 'amico' ?"
"Perché diciamo che non ci sopportiamo molto dopo l'ultimo problema che abbiamo avuto "
"Che problema?"
"Con una ragazza "
"Che genere di problema??"
"Ora riposati"
"Mi sono riposata abbastanza non credi?? Sono le 10 di mattina!"
"Giusto!.., cazzo! Io devo andare!"
"Andare? Andare dove? Non puoi lasciarmi qui!"
Prende il giacchetto e se ne va sbattendo la porta. Sono sola.
Ora che faccio? Dove vado? Deciso di chiamare Clay anche se mi vergogno un botto dopo l'ultima volta.
Il telefono inizia a chiamare il contatto selezionato.
"Pronto? Kate? Dove sei? Come stai? Che fai? Stai bene ?"
"Clay, sto bene ma ieri ho sbattuto la testa e sono arrivata non so come a casa di un certo Jason, dice di essere un tuo amico..."senza finire la frase Clay inizia a dare di matto e decide di venirmi a prendere.
Dopo un'ora vedo la macchina di Clay parcheggiata davanti casa, si precipita dentro e mi prende per la mano facendo sedere nella sua BMW.
Il viaggio procede tranquillo, diciamo,Clay ha deciso di non aprire bocca e io faccio lo stesso. Mi sento parecchio in colpa per essere scappata così l'altra volta, ma almeno lui poteva venire da me e parlare ma non l'ha fatto."senti so che c'è l'hai con me perché me ne sono andata l'altra sera, mi dispiace Clay , sono stata una stupida!"
"Piccola non è colpa tua, non dovevo dirtelo lì, insomma in quel momento. Avere i dovuto pensarci. Non è colpa tua. Tranquilla. Te piuttosto stai bene? Quel troglodita non doveva neanche toccarti. Figuriamoci se doveva portarti a casa sua.." non fa in tempo a finire che siamo già arrivati a casa mia. Lo saluto con un bacio sulla guancia e scendo dalla macchina.
"Mamma sono arrivata!"
Faccio per andarmene in camera mia su per le scale ma davanti mi ritrovo una mamma incazzata come una bestia e un papà che lasciamo perdere.Ciao, spero vi piaccia! A breve aggiorno ❤️🌘🏈
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I'll be with you
Ficção AdolescenteKate sta per lasciare la sua adorata Minnesota per trasferirsi a New York per causa del lavoro dei loro genitori, capi di un'agenzia di moda. Dovrà lasciare la sua vecchia vita per prendere in mano quella nuova . Chissà se ce la farà ..!