《Chapter three: New friends》

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Song of the chapter: Zayn & Sia - Dusk till dawn

(The guy of the photo is Cameron.)

Busso alla porta di quella che è sicuramente la presidenza. Sidney mi ha detto che il direttore mi riempierá delle monotone chiacchiere di benvenuto alla nuova studentessa, insomma, le solite cose sentite e risentite.
"Signorina Walker? Piacere di conoscerla, sono il signor Marshall." un uomo sui quarant'anni si alza da una comoda poltrona di pelle scura, porgendomi la mano in segno di saluto.
"Sì, piacere mio." stringo cordialmente la sua mano e prendo posto in una delle due sedie al mio fianco.
"Allora." si sistema la cravatta e rivolge il suo sguardo verso di me.
"Prima di darle il programma delle lezioni che si terranno tra poco volevo informarla che alla quarta ora, il suo compagno Cameron Cooper, le fará visitare la struttura. Per lei va bene?"
Ma sì, di bene in meglio.
"Si, va benissimo." fingo un sorriso e annuisco.
"Inoltre volevo darle il benvenuto in questa scuola, possa trovarsi bene." l'uomo conclude il suo discorso con un sorriso sincero e per finire mi porge il programma delle lezioni. Lo ringrazio e uscendo dall'ufficio trovo Sidney, intenta a giocare con il cellulare.
La richiamo e appena si accorge di me posa il telefono dentro la tasca dei suoi jeans e mi raggiunge.
"Allora, com'è andata?" dice affiancandomi.
"Abbastanza bene, mi aspettavo il solito vecchio con l'alito che puzza." rido e sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Ho avuto l'opportunitá di parlargli a causa degli innumerevoli richiami e devo dire che è molto simpatico." ride a sua volta e si sistema gli occhiali da vista sul ponte del naso.
"Allora, fammi vedere." prende il foglio di carta che tenevo tra le mani e lo guarda attentamente.
"Oh, abbiamo entrambe storia." sorride compiaciuta e mi prende sottobraccio.
"Ti piace questa materia?" mi chiede, mentre mi trascina verso l'aula. Scuoto la testa e mi fa l'occhiolino. "Perfetto." aggrotto le sopracciglia non capendo le sue intezioni e lei lo nota. "Tu assecondami." annuisco e prendiamo posto in uno degli ultimi banchi vicino alla finestra.
"Perchè Cooper sta venendo verso di noi?" mi chiede Sidney, spezzando il silenzio che si era creato.
"Non ci credo, anche qui?." sbuffo e passo nervosamente una mano tra i capelli. "Dimmi che è uno scherzo." mi giro verso la porta e vedo arrivare Cameron.
A quanto pare non lo è.
"Hey mocciosa." mi fa l'occhiolino e subito dopo rivolge lo sguardo verso Sidney. "Ciao rossa." sorride e lei risponde con un cenno del capo.
"Vi conoscete?" domanda lei, mente tira fuori dallo zaino una bottiglietta d'acqua.
"Si." rispondiamo all'unisono.
"Purtroppo è la sorellastra di mio cugino." continua lui, sbuffando.
"Purtroppo è il cugino del mio fratellastro." controbatto e lui alza gli occhi al cielo.
"A quarta ora ti aspetto davanti al distributore di bevande, non farmi aspettare. A dopo, mocciosa." mi scompiglia i capelli e prende posto nel banco davanti al nostro. Posso prenderlo a cazzotti?
Ditemi di sì, vi prego.
"Guarda il lato positivo." la rossa beve un sorso d'acqua e mi guarda.
"Non c'è nessun lato positivo." mi porto le mani ai capelli e impreco sottovoce.
"Dai, almeno non vivete nella stessa casa." dice con un tono di voce divertito.
"E questo chi te lo dice?" sbuffo e lei sbarra gli occhi.
"No, non ci credo!" poggia una mano sulla mia spalla e mi rivolge uno sorriso comprensivo. "Sappi che non avrai un attimo di pace." piagnucolo e la ringrazio per l'insignificante incoraggiamento.
"Ma come mai vi conoscete?" chiedo, mentre scarabocchio la copertina del libro.
"È una lunga storia." abbassa lo sguardo e comincia giocherellare con un anello che porta al dito.
"Tra di voi è successo qualcosa, ho ragione?" prende un respiro e annuisce.
"Mi dispiace tantissimo, se senti il bisogno di parlarne, puoi contare su di me." la stringo tra le mie braccia e lei sussurra un flebile grazie.
Nel momento in cui sciogliamo, l'abbraccio una signora di mezza etá fa capolineo nella nostra classe. "La professoressa Smith oggi non potrá fare lezione, questo vuoldire che siete liberi di fare ciò che volete per le prossime due ore. Giovani, vi tengo d'occhio." incrocia le braccia al petto e va via.
"Bene, le mie idee di sabotaggio della lezione sono andate in fumo." dice la rossa, alzando gli occhi al cielo.
"Oh, ora capisco cosa avevi in mente." rispondo, mentre sistemo i libri dentro lo zaino.
"Mi volevo divertire." sospira e si alza dalla sedia.
"Abbiamo ancora un bel po' di anni per sabotare la lezione di storia, tranquilla." rido e faccio lo stesso.
"Allora, adesso cosa facciamo?" aggiungo, cominciando a dirigermi verso l'uscita, seguita da lei.
"Lo so io." esclama una voce alle nostre spalle, facendoci voltare.
"Ancora tu?" sbotto, guardando la figura di Cameron davanti a me.
"Anch'io sono felice di poter intraprendere una nuova conversazione con te." dice, sarcasticamente.
Lo lascio sbattere e alzo gli occhi al cielo, infastidita dalla sua presenza. "Allora, cosa vuoi?" sputo fuori, sbattendo nervosamente il piede a terra.
"Io e i miei amici abbiamo pensato di giocare a obbligo e veritá, vi volete unire a noi?" ci chiede, indicando un gruppetto di ragazzi in fondo all'aula.
"Se sono tutti stupiti come te è meglio evita-" stavo per concludere la frase, ma la rossa al mio fianco mi interrompe.
"Lasciala perdere, per noi va benissimo." sbuffo e la fulmino con lo sguardo. "Caro Cameron, puoi lasciarci sole un secondo?" il biondo annuisce e torna dai suoi amici.
"Allora." comincio, leccando le mie labbra. "Ma cosa ti passa per la testa?" dico, cercando di mantenere un tono di voce adeguato.
"È per una buona causa, giuro!" aggrotta le sopracciglia e alza le mani in segno di resa.
"E quale sarebbe questa buona causa?" dico, incitandola a continuare.
"Vedi quel ragazzo accanto a Cameron?" mi giro verso la direzione da lei indicata e annuisco. "È già da un pò di tempo che mi interessa." dice, continuando a guardare il pavimento.
"Perchè non l'hai detto prima!?" sbarro gli occhi e lei arrossisce. "Cara, sei proprio cotta." la prendo sotto braccio e cominciamo a camminare verso il banco vicino alla lavagna, circondato da alcuni ragazzi. "Pronta a fare conquiste?" le faccio l'occhiolino e lei scoppia in una fragorosa risata.
"Finalmente!" esclama Cameron, facendoci segno di prendere posto.
"Non cominciare." lo fulmino con lo sguardo e mi siedo accanto a Sidney.
"Ti vedo un pò nervosetta, per caso hai le tue cose?" poggia una mano sulla mia coscia e mi rivolge uno sguardo afflitto.
"Togli quella mano." scandisco bene le parole e lui fa come gli dico.
"Lo prendo come un sì." mi fa l'occhiolino e dopo di ciò mi presenta i suoi amici.
Ci sono tre ragazzi e due ragazze: i ragazzi si chiamano Greg, Dane e Isaac, le ragazze invece Crystal e Grace. Sembrano tutti molto simpatici, diciamo che non sono per niente simili a Cameron.
"Allora." comincia Isaac, attirando la nostra attenzione.
"Chi vuole giocare ad obbligo o veritá?" si passa una mano tra i capelli, aspettando una nostra risposta.
"Io non credo proprio, é il gioco più stupido che ci sia." prendo un chewingum dalla tasca, lo metto in bocca e assaporo il dolce gusto alla fragola.
"Infatti l'idea è stata di Cameron." rido alla battuta di Grace e batto le do il batti cinque.
Amo giá questa ragazza.
"Signorina, non ti alleare con il nemico." dice, puntandole il dito contro.
"Troppo tardi." Cameron alza gli occhi al cielo e lei sorride compiaciuta.

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⚠Scusate gli eventuali errori, questo capitolo è ancora in revisione.⚠

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