14- Make Love

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Jungkook si era alzato dal divano, e dopo aver preso la giacca era uscito da casa Park, senza dare troppe spiegazioni. Aveva solo detto a Jimin di aspettare lì, ed egli lo fece, seppur confuso e senza aver capito il motivo.

Passò circa mezzoretta quando lo studente rientrò; aveva in mano una busta, ma era troppo spessa per riuscire a intravederne il contenuto.

"Jungkook?" chiese il biondo, vedendolo venire verso di se.

"Jimin devo chiederti di aspettare ancora dieci minuti, d'accordo?"

Il ragazzo chiamato in questione piegò la testa da un lato, un po scettico, al che Jungkook si piegò dandogli un bacio casto sulle labbra "Sto organizzando una bella cosa" gli disse, convincendolo definitivamente.

Il moro si diresse verso la camera del professore, mentre questi rimase ad aspettarlo sul divano.

Dopo dieci minuti / un quarto d'ora, il più giovane uscì dalla stanza e si avvicinò all'altro.

Gli porse una mano "Vieni piccolo mio".

Jimin arrossì leggermente e gli afferrò la mano alzandosi, e seguendolo verso la propria camera da letto. Gli venne intimato di chiudere gli occhi, e solo quando furono entrambi dentro potè aprirli.

Il più grande rimase letteralmente a bocca aperta; tutta la stanza era illuminata solamente dalla luce soffusa emanata da alcune candeline sistemate sui mobili, e per terra vi erano mille petali di rosa a fare da soffice tappeto fino al letto, dove stava invece posata una rosa rossa sul cuscino.

Si girò verso il più piccolo "Jungkook.... è..."

"Si, ecco, non è il massimo ed è anche abbastanza un cliché, ma..."

"No, è bellissimo.... è tutto perfetto... grazie..." disse Jimin alzandosi in punta di piedi e posando le sue labbra su quelle dell'altro. Quest'ultimo lo sollevò delicatamente facendogli allacciare le gambe attorno alla propria vita e mentre si scambiavano un dolce bacio, camminò lentamente fino ai piedi del letto, appoggiandovici il biondo e facendolo sdraiare, il tutto senza staccarsi dalle sue labbra.

Lentamente passò a lasciare baci sull'angolo della sua bocca e sulla guancia, scendendo lungo il collo.

Jimin intanto sospirava di piacere sotto quei tocchi cosi gentili, e guardava Jungkook mentre gli sollevava e toglieva il maglione leccandogli lentamente l'addome.

I baci si spostarono fino a raggiungere i fianchi, mentre le mani abbassavano lentamente i pantaloni.

"J-Jungkook, voglio fare qualcosa anche io..." disse incerto Jimin.

Il primo si sollevò andando a baciargli la fronte "Stasera lasciati viziare un po'... ok?"

Il biondo annuì.

"Piccolo, ti gireresti a pancia in giu?"

Jimin annuì nuovamente e fece come gli era stato chiesto, posizionandosi con il sedere leggermente sollevato rispetto al resto del corpo.

Il più giovane tornò a baciare il collo dell'altro, ripercorrendo a via che aveva fatto prima, solo stavolta sulla schiena, lasciando un bacio ogni vertebra e portando le mani a accarezzare il sedere di Jimin ora avvolto solo dai boxer.

Abbassò con calma anche quelli, e dovette sforzarsi per divorare il quel ben di Dio solo con gli occhi; Con le mani palpò lentamente le natiche del ragazzo che ora sospirava più pesantemente, e le separò piano, portando i suoi baci sull'apertura inesplorata di Jimin.

La leccò con una lentezza estrema, un po' per delicatezza e un po' per torturare il biondo, che senza accorgersene spingeva indietro il bacino ogni volta che la lingua dello studente lo penetrava.

"J-Jungkook.... non torturarmi cosi... aah..." gemette sprofondando la faccia nel cuscino.

Il moro lo fece girare nuovamente, e guardandolo negli occhi infilò molto adagio un dito dentro di lui. Ciò non provocò molto fastidio al maggiore, che cercò comunque di rilassarsi.

Dopo poco, Jungkook aggiunse un secondo dito, facendo comparire una smorfia di dolore sul viso dell'altro.

"Scusa Jimin.... " si scusò.

"Non importa" sussurrò con un leggero sorriso.

Jungkook cominciò a muovere lentamente le dita, roteandole e separandole, per allargare di più quel buchetta che presto avrebbe accolto il suo membro, ora rinchiuso nei jeans, dolorante.

Ma quel movimento di dita era volto anche a qualcos'altro. Quando sfiorò una parte leggermente più morbida all'interno del corpo del biondo, questo ebbe un piccolo spasmo, il che gli fece capire di aver trovato ciò che cercava.

"Ora ti faccio sentire qualcosa di bello, piccolo mio" gli disse, e premette di nuovo su quel punto, facendo inarcare il biondo.

"Aaahh... " gemette infatti.

Il moro premette ripetutamente sulla prostata del più grande, godendosi i suoi gemiti che lasciavano le labbra senza permesso.

"Ti piace?" chiese mentre lasciava una leggera leccata al membro eretto del professore.

"N-no.... Jungkook.... mmmh" cercò di trattenere i gemiti.

"No?"

"B-basta.... ti voglio!" disse col viso rosso e affannato, guardandolo negli occhi.

Jungkook si spogliò con una fretta che mai aveva avuto in vita sua, mentre guardava Jimin sul letto ancora ansimante che cercava di coprirsi le zone basse con le mani. Mani che vennero tolte immediatamente da quelle dell'altro, che le andò a posizionare a lato del viso del ragazzo sotto di lui, intrecciando le loro dita.

Posizionò il proprio membro all'entrata dell'altro, e spinse lentamente fino a far entrare la cappella, mentre baciava Jimin che stava strizzando gli occhi per il dolore; capì che farlo lentamente forse gli arrecava ancora più danno, quindi decise di finire con un colpo secco, seppur non troppo forte, facendo comunque urlare l'altro.

Vide delle lacrime scendere dai suoi occhi, e gliele asciugò con dei baci, che continuarono su tutto il viso.

"Scusa Jimin.... adesso passa tutto... non piangere piccolo.... non mi muovo finche non me lo dici tu" gli sussurrò anche lui con occhi lucidi per la vista del ragazzo che amava mentre soffriva.

Amava?

Il ragazzo che amava?

Si era reso conto solo in quel momento di quanto i suoi sentimenti fossero cresciuti in cosi poco tempo...

'Assurdo...' pensò.

Lo tornò a guardare negli occhi, e capì che era il momento per dirglielo. Per dirgli che aveva capito, finalmente, quanto fosse importante per lui.

"Ti amo" dissero all'unisono.

Si bloccarono, guardandosi a bocca aperta, per poi mettersi a ridere.

"Mi farai impazzire, Park Jimin. Più di quanto tu non lo stia già facendo ora" gli disse con un sorriso il ragazzo più giovane.

"Potrei dire lo stesso" ricambiò il sorriso l'altro "P-puoi muoverti ora..."

Così fece l'altro, e dopo poco le spinte iniziarono ad arrecare sempre più piacere a Jimin, che ora gemeva senza più trattenersi, liberando acuti più alti quando le sue labbra non erano occupate con quelle di Jungkook.

Raggiunsero l'orgasmo insieme, baciandosi, con le mani che non si erano staccate dall'inizio del rapporto, e dopo essersi sdraiati l'uno accanto all'altro si addormentarono, il biondo tra le braccia grandi e protettive del più giovane.


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No, non è finita :3  eheh

Buona Pasqua a tutti

SoftJGV

Wanna play? || jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora