Verità pt.2

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Mangiammo in silenzio.

Entrambi ordinammo la frittura di pesce. Era deliziosa ma non riuscivo a pensare ad altro al di fuori della dichiarazione di Tao.

Un angelo. Volevo fargli tantissime domande: Hai le ali ? Che differenza c’è tra un angelo bianco e un angelo nero ? Hai doti particolari ?

Tante domande, nessun coraggio di esprimerle. Finimmo entrambi di mangiare e lui pagò il conto anche per me.

«Non sentirti in debito. Capito ? » disse sorridendo per poi toccarmi la mano appena usciti dal ristorante. « Posso rispondere a tutte le tue domande se vuoi. La mia particolarità è questa. Quella di leggere nella mente. Ma…non avere paura. Non leggerò nulla della tua vita personale. » sorrise ancora mostrando nuovamente il suo bellissimo sorriso. Mentre camminavamo, rimasi in silenzio e così iniziò a raccontarmi tutto su di... lui.

« Gli angeli non hanno un infanzia, nascono già adulti. Ad ogni angelo bianco è assegnata una persona, che deve proteggere anche a costo della vita. Ma, per ogni angelo bianco, vi è un angelo nero, considerato quasi come un fratellastro. Sehun, gli voglio bene ma alcune volte, nei primi anni di vita , si divertiva a baciarmi e a dirmi ti amo. Spregevole ». Stavo per aprire bocca ma mi interruppe subito dicendo: « Si. Proviamo amore, ma tra di noi. Se ci innamorassimo di un umano o di un altro essere... »

« Perdereste le ali » dissi sospirando guardando per terra.

« Esatto... Hey Juliane ? »

« Si ? »

« Hai un posto dove dormire ? »

« N-no. I miei genitori non sono riusciti a prenotare un albergo »

« Vieni da me allora. Ho un letto in più a casa, e non accetto un no» sorrise terminando il discorso. Risi a quel sorriso e accettai di buongrado.

Arrivammo davanti ad un grattacielo. Parlò con la ragazza alla reception che gli diede la chiave della camera e ci dirigemmo davanti all'ascensore. « L'appartamento si trova al ventunesimo piano. Stanza 210» .

Salimmo fino al piano da lui nominato, aprii la porta e vidi l'appartamento. L’ingresso presentava un corridoio corto e stretto che conduceva a svariate camere, sulla destra di quest'ultimo vi era il bagno completamente bianco, proseguimmo e arrivammo nella camera da letto. Mentre lui sistemava le valigie in armadio, mi sdraiai sul letto bianco con filamenti rossi e oro. La camera da letto era collegata a tutte le stanze: cucina, armadio interno, una seconda camera da letto e il balcone.

« É di vostro gradimento ? » disse facendomi un piccolo inchino.

« Eccome ! Questa vacanza sarà fantastica ! »

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