Dopo tanto tempo.

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《Pronto?》
Ormai non mi stupisco più della mia voce estremamente bassa e roca, non provo neanche più a schiarirmi la gola con un colpetto di tosse, le persone lo sanno. Per lo meno, quelle più vicine a me. Come Demyan che, in questo momento, sospira dall'altro capo del telefono.

Mi chiede come sto. La solita domanda che mi fanno tutti da quasi cinque mesi.
《Sto. Tu?》ecco la risposta che do a quelli che sanno. Non mi dispiace che mi chiedano come mi sento, vuol dire che si preoccupano per me, no? Che poi... Io non mi preoccupo più di tanto di come stanno loro, sarà un po' egoista da parte mia ma che posso farci? In alcuni momenti la mia indole da snob viene fuori. Ma va bene così.

《Sono a letto a gustarmi cibo spazzatura. Tu cosa fai Dem?》chiedo monocorde senza alcun interesse.

In realtà non sto mangiando nulla, e non parlo solo di adesso, credo di aver perso otto kili in questi mesi estenuanti; direi che mi limito più che altro a spulciare cibo dal piatto da quella notte maledetta.

È strano, sembra che il mondo, anzi no, sembra che l'universo intero ti controlli dall'alto dei cieli per vedere come stia andando la tua vita. Secondo me pensa "oh, guarda... quella persona ha trovato una gioia" e poi sbam, ti lancia saette di sfiga che neanche Zeus con i temporali e i fulmini.

Ridacchio da sola per i miei stupidi pensieri e Demyan, sentendomi, quasi non urla per la sorpresa.
《Dem, rilassati... Tu sei a casa?》
Cambio argomento alla svelta, un po' per curiosità e un po' per evitare la solita ramanzina che mi rifilano tutti.

"Torna a sorridere, fai qualcosa per te, Skyler"

A proposito di Demyan, ha cambiato casa. Non vive più in quell'attico gigante che ci ha permesso di fare amicizia, adesso sta in un appartamento vicino al night club, per comodità, e forse anche per altro.
Anche Andrew e Simon non vivono più lì. Il primo ha deciso di accettare la casa che i suoi nonni gli hanno regalato. Può tranquillamente permettersi una villa da tre piani ma, i suoi nonni, gli hanno espressamente chiesto di accettare così da renderli felici.

Con lui ho chiarito, come mi ero prefissata quella notte. Quando l'ho visto l'ho abbracciato e come per magia era sparito tutto.

Simon e Shay, quella pazza bionda ha fatto ovviamente quella che io reputo una follia d'amore. Stanno insieme da quasi un anno e hanno deciso di andare a convivere. Sono felice per loro, soprattutto per la mia migliore amica che sembra amarlo almeno quanto ama le crepes alla nutella. E non è poco, proprio no.

《Che novità?》domando, quando quell'unica parolina detta da Demyan  risalta su tutte le altre.
Mi metto a sedere contro il materasso che mi ha ospitato per la mia intera vita. Fisso un punto non preciso, i miei occhi saettano da una parte all'altra della stanza in attesa che parli.

La speranza si accende subito nella mia testa, arriva ai miei occhi azzurri che iniziano a pizzicare e lacrimare, scende fin dentro alle costole facendo pulsare il mio povero cuore che soffre ormai da troppo tempo. La speranza mi fa sudare le mani, mi fa tremare lo stomaco e le gambe mentre resto in attesa di ascoltare la voce di Demyan.

Poi arriva, sottile come un soffio di vento gelido capace di cancellare ogni mia speranza.
"Uscirà oggi pomeriggio"

In un certo senso sono sollevata ma, parlare di lui, implica ogni volta ricordare qualcosa che preferirei dimenticare per sempre.

Ogni volta che qualcuno pronuncia il suo nome è una pugnalata al cuore, la stessa che quella notte ha contribuito a farmi crollare per metà.

Ricordo perfettamente il momento in cui varcai le porte scorrevoli dell'ospedale. Chiedevo di lui, urlavo il suo nome con tutto il fiato che avevo in corpo mentre papà cercava di starmi dietro invano, correvo in giro senza sapere dove andare, fermavo tutte le infermiere e i medici e, più loro non mi rispondevano, più io perdevo il controllo.

My new neighbors-2 H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora