"It's friday night"

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Me ne sto stesa a letto mentre rimugino su quello che è accaduto al supermercato.

《Per una volta potresti stare dalla mia parte? Potresti tipo... non lo so... fare in modo che quel dannato numero si cancelli dalla sua mano!?》chiedo a qualche entità superiore, qualcuno che credo di star fissando con occhi di fuoco.

《Magari evitiamo ustioni di terzo grado, vacci un po' più leggero visto che hai già fatto abbastanza danni-》mi blocco quando mi pare di sentir bussare. Mi alzo dal letto con molta calma prima di afferrare la maniglia e scendere al piano di sotto.

Ovviamente chi trovo davanti al frigo aperto? Colin.

《Abbiamo fatto la spesa un'ora fa》esclamo leggermente interdetta.
《Abbiamo dimenticato il burro》dichiara con un'alzata di spalle.

Mi squadra dalla testa ai piedi con aria spaesata prima di scuotere la testa lievemente e di fare una smorfia di disgusto. Mi osservo.
《Che vuoi?》
《Cos'è quel coso?》ribatte schifato.

Afferro la maglia del mio pigiama mentre lo guardo in cagnesco
《Questo pigiama è il mio compagno di vita!》esclamo ovvia incrociando le braccia sullo stomaco, come a volerlo abbracciare.

《Per favore, cambiati, metti qualcosa di decente, resta nuda... fai quello che vuoi, ma togli quell'obbrobio!》

Okay, fa davvero schifo, è uno di quei pigiami che mi aveva regalato la piccola Michelle.

《Perché prendi la mia padella?》Avanzo lentamente verso la sua figura dritta e alta, mi posiziono al suo fianco per cercare di capire cosa diamine stia facendo.
"Non vorrà rubarmi anche le padelle, vero?"

《Cucino, poi usciamo. Non ho voglia di stare a casa! It's friday night!》esclama con enfasi agitandomi le mani davanti alla faccia.
Io resto con un sopracciglio alzato.

《E se io non volessi uscire?》incrocio le braccia al petto mentre lui si lava le mani e mi fissa con gli occhi a due fessure.
《Cavoli tuoi. Mi farai compagnia Skyler, sono stato chiuso in ospedale per troppo tempo, ho bisogno di divertirmi!》esclama ovvio rifilandomi un occhiolino.

Gli lancio lo strofinaccio quando me lo indica con un cenno del capo e provo a dileguarmi in camera mia per infilarmi tra le coperte.
《Oh...》mormora, con il tono di una vecchietta un po' smemorina, beh... Ci sta.

《Che hai combinato?》
《Ho dimenticato di salvare il numero di quella ragazza e adesso si è cancellato》borbotta, si rigira la mano davanti alla faccia mentre io faccio salti alti due metri alle sue spalle, il pugno in aria e la soddisfazione dentro, urlo senza far uscire alcun suono.

Quando si gira per guardarmi faccio appena in tempo a far finta di niente, mi passo una mano tra i capelli mentre cerco di regolarizzare il respiro sotto i suoi occhi indagatori
《Che stavi facendo?》domanda stranito, la fronte aggrottata
《Io? Niente, stavo... stavo cacciando una mosca...》balbetto.

Prima che possa dire qualcos'altro gli do le spalle e torno in camera mia, riprendendo ad esultare come un ultra A allo stadio.
《Allora esisti? Mi ascolti? Ho tante cose da chiederti, se le fai avverare giuro che non dico più parolacce, anzi no, quelle sono importanti, facciamo che-》

《Ce l'hai con me?》sento dirgli in un urlo.

Mi tappo la bocca smettendo subito di saltare come un canguro impazzito.
《N-no... pensa a cucinare tu!》urlo di rimando, sentendolo ridere di un suono roco e basso, come quando parli con qualcuno che ti rifila una bugia mentre tu sai già la verità.

《Okay, calma e sangue freddo. Stasera si esce quindi...》apro la cabina armadio e mi ci infilo dentro, alla ricerca di qualcosa di carino e non troppo esagerato.
Afferro cinque vestiti, tre paia di scarpe e due giacche poi, con molta calma, provo tutto e mi osservo allo specchio.

My new neighbors-2 H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora