Mi accomodo sul divano di Colin mentre aspetto che prenda due bicchieri e una bottiglia del suo nuovo amico: il vino.
Ieri mi ha davvero stupito, ha cucinato tutto da solo mentre io mi limitavo ad osservarlo in silenzio seduta comodamente sullo sgabello dell'isola.
Devo ammettere che è stato strano vederlo ai fornelli, soprattutto in un appartamento che non è stato più mio per moltissimi mesi.
Lui si muoveva agilmente tra piatti, padelle e cucchiai di legno, sembrava quasi nel suo elemento naturale. Mi ritrovavo a ridere silenziosamente quando si portava il cucchiaio alla bocca e increspeva le sopracciglia, prendeva del sale o qualche spezia strana e ne aggiungeva un po' per volta, poi, quando si riteneva soddisfatto, sorrideva orgoglioso e annuiva; io, in tutto ciò, avevo un sorriso ebete, così tanto felice che non mi si è tolto dalla faccia per tutta la serata.
《Comunque sono simpatici i tuoi amici》annuncia stappando la bottiglia. Prende posto accanto a me mentre afferro un bicchiere e lascio che lo riempia.
《Si, un po' fuori di testa》aggiungo io ridacchiando.
Resto a guardare il suo profilo perfetto mentre prende un sorso di vino. Il modo in cui inclina leggermente la testa indietro mi fa venire voglia di consumare a forza di baci quel collo liscio e pallido, i capelli ricci ormai lunghi fino alle spalle sembrano invitarmi a passarci le dita mille volte.
Ma più di tutto vorrei essere quel pezzo di vetro che tiene nella mano
"Dio... quanto cazzo vorrei essere quel bicchiere"
《Stai fissando il mio bicchiere come se volessi ucciderlo》mi fa notare stranito.
Mi schiarisco la gola con un colpetto di tosse imbarazzato.
"Merda, Skyler datti una regolata"
《Stavo solo notando quanto fosse pulito》borbotto senza guardarlo, sentendolo ridacchiare piano per le mie stupide parole insensate.
Quale ragazza sana di mente, davanti ad un ragazzo così bello -okay, da stupro- si metterebbe a guardare un cavolo di bicchiere?
《L'altro giorno avevi detto che quella ragazza ti aveva rubato l'appartamento mentre tu eri via...》inizia con tono calmo e curioso, si guarda in giro come un bambino che si imbarazza a parlare davanti a una persona che non conosce.
Questo non è lui, non è il mio Colin e qualcosa mi spinge a farglielo notare
《Perché sei così cauto quando parli con me?》
《Che intendi dire?》corruccia la fronte mentre prende un altro sorso di vino rosso.
Faccio spallucce guardando il mio bicchiere, cercando invano le parole giuste da dire
《Solo che non mi sembri un ragazzo docile, tutto il contrario.》
È assurdo come quasi un anno fa rimasi scioccata da quel bacio rubato da un eatraneo e adesso, invece, mi sembra quasi di elemosinarlo. È strano il modo in cui possono cambiare le cose all'improvviso.
《Tipo un mezzo stronzo dalla quale le ragazze come te dovrebbero stare lontane?》pronuncia a bassa voce alzandosi dal divano.
Non so perchè, ma il tono che usa per dire questa frase mi lascia perplessa.
Si è offeso?
《Ragazze come me》mormoro in un mezzo sorriso tirato
《Non volevo dire questo...》aggiungo subito dopo, mi giro per poterlo guardare, trovandolo alle mie spalle appoggiato comodamente all'isola della cucina.
《Hai perfettamente ragione però. Sono uno stronzo, forse lo ero anche prima dell'incidente, ma con te... Non lo so, mi freno dall'esserlo》termina fissandomi intensamente.
Il cuore inizia a ballare per i fatti suoi, crea una melodia tutta sua, ma questo non basta per farlo andare a ritmo, se la melodia va a sinistra il cuore allora va a destra.
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My new neighbors-2 H.S.
Teen FictionIl tempo che Skyler Evans ha passato nel Montana, in compagnia di sua nonna e di quello che credeva essere un suo amico, ha rigirato le carte in tavola. Se prima l'unico pensiero che le frullava per la testa era quello di brillare e distinguersi da...
