Aomine era andato a casa di Kise perchè quest'ultimo voleva parlargli.
Era da tempo che non si vedevano, ma la cosa al ragazzo fino a quel momento non aveva fatto ne caldo ne freddo.
Si presentò puntuale a casa del ragazzo biondo e suonò al campanello attendendo che aprisse.
Kise non ci mise molto a fare le scale di corsa ed aprire la porta facendosi da parte per farlo entrare.
Il ragazzo dai capelli corvini un po' perplesso varcò la soglia ed attese di sapere cosa volesse, ma l'amico si chiuse la porta a chiave alle spalle e dopo averle gettate in un portacenere posato sul mobile lo condusse al piano di sopra fino ad entrare nella sua stanza.
Una volta comodi Aomine gli domandò: «Posso sapere cosa volevi dirmi di tanto urgente?»
«Ti amo...» disse seriamente il ragazzo biondo attendendo una sua reazione.
Non ebbe una risposta vera e propria perchè lui lo spinse contro il letto bloccandolo sotto il suo peso guardandolo dritto negli occhi, provava le stesse cose, ma di certo non le avrebbe dette a voce alta per questo si limitò a dire: «Ti bacio solo se lo vuoi veramente»
«Baciami...» sussurrò lui guardandolo seriamente.
Aomine non se lo fece ripetere due volte e prima che la sua razionalità riprendesse il controllo del suo corpo lo baciò.
Quel bacio da prima delicato si fece molto più passionale.
Quando si allontanarono il loro respiro leggermente affannato, Aomine, si mise seduto sul letto a distanza di sicurezza da Kise e solo quando anche lui si alzò disse: «Vado via. Ci vediamo alla partita» lasciata la stanza abbandonò la casa ed andò dritto fino al suo appartamento.
Entrato in casa andò dritto nella sua stanza e si distese sul letto fissando il soffitto accarezzandosi le labbra con un dito: Che ragazzo stupido che mi trovo a dover amare.
Un sorriso comparve sul suo volto e poco dopo si addormentò.