Finalmente era arrivato il giorno di Halloween e Takao voleva coinvolgere Shintaro in qualcosa di speciale e aveva preparato tutto nei minimi dettagli.
Senza pensarci troppo andò a prendere Midorima era vestito con dei pantaloni neri attillati che non lasciavano quasi niente all'immaginazione una camicetta nera, dal pantalone spuntava fuori una coda di diavoletto e un cerchietto con delle piccole corna nere, dalle labbra spuntavano fuori due piccoli canini a punta, applicati con maestria dal ragazzo tanto da sembrare veri.
Arrivato a casa del Shooting Guard suonò il campanello e poco dopo il ragazzo uscì e Takao trattene per un attimo il respiro Midorima aveva per una volta tolto gli occhiali e messo le lenti a contatto, per di più i pantaloni di pelle verde che indossava gli stavano da dio e la camicetta che aveva scelto lasciandola mezzo aperta sul davanti era davvero... non aveva parole per descriverlo così disse: «Se sei pronto possiamo andare»
Il ragazzo lo guardò per un attimo e tranquillamente salì sulla rear car mentre Takao iniziava a pedalare verso scuola. Il ragazzo però studiò apertamente il corpo di Takao sorridendo malizioso.
Arrivati a destinazione entrarono in palestra, già la festa per la felicità dei giocatori di Basket si sarebbe tenuta lì. La festa iniziò subito e durò molto a lungo, Midorima osservò Takao divertirsi e quando lo condusse nel centro della palestra per ballare si sorprese il ragazzo era molto più intraprendente del solito e si muoveva attaccato al suo corpo facendolo eccitare a dismisura tanto che lo strinse a sé avvolgendogli un braccio attorno ai fianchi: «Seguimi e non fare domande» Takao sorrise e seguì Midorima fuori dalla palestra raggiungendo gli spogliatoi nel quale ci si chiusero dentro.
Midorima non diede nemmeno il tempo a Takao di capire cosa stesse succedendo che lo spinse contro il muro e lo baciò, la cosa gli fece piacere e ricambiò quel bacio inatteso.
Quando le mani del Shooting Guard passarono sotto la sua camicia si lasciò scappare alcuni gemiti di apprezzamento sentendo così la sua erezione crescere: «Shin-chan, sicuro di volerlo fare qui?» il ragazzo sorrise malizioso prima di mordicchiargli l'orecchio e sussurrargli: «Non posso resistere fino a tornare a casa» quelle parole fecero sorridere Takao che gli legò le braccia al collo: «Nemmeno io posso resistere» quelle furono le loro ultime parole lentamente i vestiti di entrambi furono gettati a terra. Poco dopo anche loro li raggiunsero distendendosi sul freddo pavimento che fece scorrere brividi freddi sulla schiena di Takao.
Le mani di Midorima percorrevano il suo corpo accarezzando ogni lembo di pelle a loro disposizione, Takao ricambiava quelle attenzioni facendo scorrere le mani sulla schiena del ragazzo sopra di lui, ma nessuno dei due avrebbe retto a lungo a quelle carezze: «Takao, non credo di riuscire a fermarmi...» il ragazzo sbuffò esasperato per poi dirgli: «Non fermarti allora Shin-chan...»
Lentamente le mani del Shooting Guard si fecero strada sul suo corpo raggiungendo quella piccola apertura nascosta che a breve avrebbe violato, con le dita la sfiorò e la penetrò preparando Takao ad accoglierlo e quando fu abbastanza pronto senza attendere oltre entrò in lui.
Aspettò un paio di minuti perché si abituasse a quell'intrusione e quando Takao si spinse contro di lui capì che era perfettamente pronto e assestò le prime spinte facendole diventare sempre più forti. Per diversi minuti portarono avanti il loro amplesso e quando insieme raggiunsero l'apice del piacere non poterono che esserne soddisfatti, finalmente erano andati oltre ai soliti baci che si scambiavano quando erano insieme.
Quando Midorima riprese il controllo del suo respiro uscì dal corpo di Takao tenendolo fermo per i fianchi, in fin dei conti era la prima volta che lo facevano e sapeva bene che nonostante la sua preparazione il ragazzo sotto di lui aveva provato dolore e non voleva di certo causargliene altro. Takao mezzo assonnato allungò le braccia verso Midorima chiamandolo: «Shin-chan...» il ragazzo sorrise e lasciò che gli legasse le braccia al collo, mettendosi seduto portò Takao a fare la stessa cosa per poi avvolgerlo in un caldo abbraccio: «Hai sonno?»
«Sì. È stato bello farlo...Shin-chan...» il ragazzo arrossì annuendo e lasciò che Takao riposasse un po', prima di svegliarlo e potersi rivestire entrambi per poter tornare a casa.
Quello per entrambi fu il miglior Halloween della loro vita.
Sapevano che ci sarebbero state altre serate del genere nella loro vita e non vedevano l'ora di trovare il tempo per dedicarsi a quel genere di attività.