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«Zayn, avanti, parliamone! Sono due settimane che mi tieni il broncio!» si lamentò Louis parlando con l'amico.

«Se lo ho è perché te lo meriti!» gli rispose il moro velocemente «E non capisco perché tu te ne stia preoccupando solo ora!»
Louis rise ironico «Sono venuto ogni sera a chiederti scusa e tu mi dici che me ne preoccupo solo adesso?» domandò piccato «Grazie per aver notato i miei sforzi, insomma».

Zayn incassò il colpo abbassando gli occhi ambrati «Lo so...»
«Cosa? Che non mi consideravi o che ci ho provato?»
«Io... credo... insomma, entrambi.»

Louis sospirò, rilassando il tono di voce «E perché?»
«Perché... Louis, ho avuto paura. Ma puoi biasimarmi?»
«Sì! Sì che posso!» rispose il liscio «Era una canna! Non era, che so, cocaina come due anni fa! Era solo una canna!»
«Resta che stavi rimanendo secco l'ultima volte e quella era la motivazione» disse severo Zayn «Non puoi pretendere che io capisca ciò, non quando sei il mio migliore amico» ribadì, «Non quando ho paura di perderti.»

Louis annuì «Zay, ti devi fidare di me.»
«E mi fido! Solo che...»
«Senza "solo che", "senza me". Devi fidarti di me e basta. Non succederà più.»
«Lo hai detto anche l'altra volta» borbottò.
«Lo so, lo so» rispose veloce «Ma fidati.»
«Va Bene.»

Louis sembrò scioccato dalla risposta dell'amico «Di già».
«Se poi tu dovessi farlo di nuovo, ti malmeno.»
Louis scoppiò a ridere «Meglio toglierti questa possibilità!»

Anche Zayn si unì al riso.
«Ho preparato la cena, comunque» annunciò, posando il telefono nella tasca «In realtà era solo per me, ma Liam mi ha chiesto di andare a mangiare con lui da Olive's. Quindi è tua, immagino.»
«Uhm... grazie?» disse Louis, nonostante sembrasse più una domanda che un'affermazione.
«E non credere che dopo non mi spiegherai che fai ogni notte che te ne esci e ritorni alle 5, eh. Non mi scappi» lo minacciò, scherzoso.
«Oh beh, non vedevo l'ora di parlartene! Ora va'» disse teatrale «Il tuo amore ti aspetta.»

I due ragazzi iniziarono a ridere, prima di separarsi; uno a casa del suo amore, uno sul divano a mangiare, aspettando di raggiungere quel ragazzo che presto sarebbe diventato il suo amore per lui.


Louis si addormentò sul divano, con il piatto mezzo mangiato sul tavolino, la televisione accesa e gli abiti che aveva nella biblioteca per lavorare ancora addosso.

Per questo, quando Harry arrivò al parco, notò l'assenza del ragazzo.
Non potè negare neanche di esserci rimasto male, a essere onesti.
Nelle ultime settimane aveva imparato a conoscere il ragazzo liscio che si fermava nel parco, che giocava con i sassi, che quando nessuno lo poteva sentire, secondo lui, cantava (Harry aggiungerebbe anche "con la voce d'angelo", ma mi limito a riportare i fatti, circa).

Avevano parlato molto, tra l'altro. Adesso Harry sapeva che era lì perché soffriva di insonnia. Sapeva che Louis viveva a quasi mezz'ora a piedi da là, ma che camminare gli conciliava il sonno. Sapeva che gli piaceva l'arancione e che viveva con il suo migliore amico da qualche anno. Sapeva che avevano litigato.

Così come Harry gli aveva raccontato di sé; di come lavorava al bar, di Niall, della sua famiglia... insomma, ormai si conoscevano.

Ed in quel momento, Harry si pentì (ancora) di non essersi scambiati i numeri di telefono. Gli avrebbe potuto chiedere se stesse arrivando o meno.

In ogni caso, erano ormai le 4:45 e lui doveva andare. Doveva aiutare Niall.
Fu solo contento che, per una volta, Louis fosse riuscito a dormire. O, almeno, sperava.

Ciò che non sa ancora, però, è che Louis poi è arrivato al parco. Solo che erano già le cinque del mattino e Harry se ne era già andato.


«Ho un miraggio dato dal sonno o sei davvero tu?» domandò Niall, vedendo arrivare il riccio in orario per l'apertura.
«No, Niall» rispose Harry ridendo «Sono proprio io, pronto a darti una mano!»
«Oddio, adesso piove!» esclamò teatrale.

I due ragazzi si guardarono in silenzio, prima di iniziare a ridere.
«Quindi... Louis non c'era, stamattina, immagino.»
«No, non c'era...»
«Ti ha dato buca?» chiese il biondo.
«Non è un appuntamento. È solo che io passo per là e lui raggiunge il posto per farsi venire sonno, okay? Non mi ha dato buca» rispose incerto.

Fondamentalmente, lo diceva più a se stesso che a Niall.

«Calma, tigre. Dicevo per dire.»
«Non mi ha dato buca.»

Niall lo guardò sorridendo «Oddio, sei tutto cotto...»

我爱你们💕
Capitolo tre (sān) is up.
Lemme no.
E niente, penso che prenderò un fantasticherrimo 2 al compito di cinese ma okke okke okke.
Ein Kuss für euch🚀

Night full of stars ✨ l.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora