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«Devo parlarti» lo salutò quella mattina Harry, arrivando nel loro posto.

«Buongiorno anche a te, Harry» Louis rise appena, nascondendo il nervosismo che quelle sue parole gli avevano procurato; di che doveva parlargli? Era del concerto che aveva fatto, vero? Aveva fatto schifo. Lui lo sapeva. Lo sapeva che era stato pessimo, era solo questione di tempo prima che Harry glielo dicesse, quindi ecco il momento in cui lo fa e non è pronto a sentir—

«Lou, mi stai ascoltando?» lo richiamò schioccandogli le dita davanti al volto.
«Sì, scusa. Eccomi, dicevi?»

Harry rise appena. «Io ti comunico i miei sentimenti e tu hai la faccia tosta di ignorarmi? Basta, me ne vado», disse, fingendosi offeso.

«No dai!» lo supplicò «Giuro che non ti stavo ignorando!»

E, okay, era ovvio lo stesse facendo.
Soprattutto se si considera che aveva anche evitato di capire la prima parte della frase.

«Okay, quindi che ho detto?» lo sfidò Harry.
«Che... uhm» Louis si morse il labbro «Che...» sbuffò appena «Okay non lo so.»

Il riccio scoppiò a ridere, «Ecco, come non detto.»
«Scusa!» rise Louis, prolungando la u.

«Ma almeno hai capito che ho detto poco fa?»
«Che ti ignoro...?» tentò incerto Louis.
«Poco prima di quello.»

Louis scosse la testa, desolato.

«Non ci posso credere!» rise Harry, «Ma a cosa stai pensando?»

Paranoie. «Nulla.»

Harry lo adocchiò sospettoso, ma evidentemente decise di non darci peso, non in quella occasione. «Se adesso ripetessi, tu mi ascolteresti?»
«Sì» asserì deciso Louis.

Harry prese una grossa boccata d'aria, «Okay, allora.»
«Dimmi, sono tutto per te.»
«Ti andrebbe di... venireaunappuntamentoconme? Giuro che non ti faccio cantare» disse Harry, velocemente.
Louis lo guardò, «Okay e... dove devi andare?»
«Scegliamo insieme, devi venire con me, eh. Non scelgo solo io.»

Louis lo guardò boccheggiando, «Tu... tu intendevi come un appuntamento... appuntamento? Tipo... io e te a un appuntamento?»
«Sì, tu no?»

Harry si morse il labbro, abbassando lo sguardo e aspettò che Louis rispondesse.
Il liscio, dal canto suo, era scioccato.

«Sei serio?» chiese Louis.
«S-sì, non— non dovrei?»

Louis iniziò a sorridere «E io che pensavo tu mi dovessi rimproverare per ieri, oddio che sollievo!» esclamò sollevato.
«Ma non hai risposto...» gli fece notare il riccio.
«Sì, sì che ci vengo, scemo!»

OKAY PENSO CHE SIA LA FINE VISTO CHE LE NOTE DEL TELEFONO DI QUESTA STORIA SI FERMANK QUI E... Fin.

Penso farò un epilogo ma non ci metterei la mano sul fuoco 🤷🏻‍♀️🤷🏻‍♀️

Night full of stars ✨ l.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora