Pagina 2 - Il migliore amico dell'uomo

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Rieccomi di ritorno dalla missione. Mio fratello non è ancora tornato, quindi sono da sola. Per il momento non corro pericolo. Oggi ne ho corsi fin troppi.

E' stata una giornataccia, ma c'era da aspettarselo. Con gli affari che riguardano la prefettura è difficile non farsi notare. Devo ammettere però che me la sono cavata piuttosto bene: lo spionaggio è andato a buon fine e sono riuscita a portare a termine la missione, nonostante il cattivo umore di Aku. Forse avrei dovuto fare più attenzione con le mie reazioni...è proprio questo il motivo per cui sono tornata qui, anche se con tanto imbarazzo.

Solo ora che mi trovo a scrivere, riesco a rendermi conto di non essere del tutto immune ai doppi sensi. Non riesco ancora a capire se sia tutto nella norma, o se ho qualche inquietante predisposizione mentale nel collegare certi tipi di indizi. Ma proprio perchè questo diario è la mia unica speranza d'ora in poi, è inutile provare a darmi una risposta.

Ieri sera mio fratello era piuttosto frustrato...no, esaltato...no, imbarazzato al pensiero di Dazai. E in questi anni l'idea che mi sono fatta del loro rapporto è quella di un cagnolino furioso che ne combina di tutti i colori pur di ricevere attenzioni, e di un padroncino snervante che si diverte a prendersi gioco di lui: il tutto è diventato molto più "maschio a maschio" crescendo. Non saprei quale altra parola usare oltre alla più diretta. In fondo è colpa di Higuchi se mi ritrovo a conoscere certa roba. Lei cercava i suoi manga romantici e io, per forza di cose, facevo sempre la guardia davanti agli scaffali di BL e yaoi. E poi mi chiedo anche come ci sono finita a scrivere questa roba...

E' stata proprio Higuchi oggi a riaccendere la mia...ecco, creatività. Dato che buona parte degli uffici di polizia conosce ogni millimetro della faccia di mio fratello da una vita (saranno anche loro innamorati di lui?) ci siamo nascosti sotto al gate della stazione verso le tre, l'ora meno trafficata. Vorrei proprio capire da dove le è partita la voglia di fare la sentimentale in quel momento. Però forse dovrei ringraziarla, dopotutto...Ovviamente non di persona! Come sono stupida!

«Stai pensando a Dazai?».

«Brutta stronza!Come ti permetti di nominarlo in mia presenza?». Nel mentre, già che c'era, ha tirato un pugno al muro. Non sia mai che non riesca a controllare le sue prodezze...Ero di spalle, ma ho fiutato un certo imbarazzo. O forse stavo già iniziando a far lavorare la mente bacata che mi ritrovo.

«Non era mia intenzione irritarti. Volevo solo renderti consapevole delle tue debolezze. E poi si vede subito quel che provi, Akutagawa».

Quello che provi...quello che provi...

«Stai dicendo che è colpa mia? Ricordati che posso ammazzarti in qualunque momento se mi va! E i miei sentimenti non sono affari che ti riguardano!».

Poi ha messo il broncio per qualche minuto, paonazzo per il caldo e con la bocca imbronciata, guardando verso le scale alla fine del tunnel. Per il nervoso, ha anche cominciato a tirarsi il colletto.

Non me la racconti giusta...

Io credo di sapere cosa provi, fratellino...

«Akutagawa...». Mi è dispiaciuto distruggere quel momento, ma il dovere chiamava.

«Ti ci metti anche te, Gin?».

«Sento dei passi. Qualcuno ci sta seguendo».

«Merda». Per un momento, Higuchi è stata fulminata con lo sguardo. Tempo di trovare una via di fuga che il suo sguardo fulmina anche la cosa pelosa che ci sta seguendo.

«E' un cazzo di cane, Gin! Un fottuto cane! La testa te l'hanno per caso tagliata?Si può sapere che diamine vi prende oggi a tutti?E' da stamattina che...».

Gikki! - Il diario segreto di Gin AkutagawaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora