Capitolo 8

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Accendo la radio e giro un po' di stazioni fino a che non ne trovo una e inizio a canticchiare.
Vedo che Andreas sorride mentre io cerco di trattenermi dal non piangere.
Quando se ne accorge, ferma la macchina al primo autogrill, e io scoppio.

- ehi, che succede?
- hai mai avuto l'impressione che una canzone sia stata scritta per te?
- non sei sola, avevo intuito fosse per la canzone...

prendo un fazzoletto, ma prima che riesca ad asciugarmi le lacrime che minacciavano ancora di scendere, lo fa lui

- sono un disastro, scusami
- non preoccuparti, io non ti giudico... mi ricordi un po' me sai? Anche io ad un certo punto mi sono sentito solo, poi è arrivato Riki e tanti altri
- è che mi sento così stupida a volte
- non sei stupida, sei una persona meravigliosa e io ci sono per te, non sei sola Je

sorrido alle parole che ha detto

- grazie
- è la verità, hai me quindi non puoi chiedere di meglio
ridiamo e poi ripartiamo.

Cambio un sacco di stazioni radio, fino a che decido di lasciarne una  caso.
Faccio qualche Instagram Stories ed improvvisamente Andreas tira un urlo, facendomi cadere il telefono dalle mani
- questo è Riki! E' Riki! Alza il volume
alzo subito e si sentono solo le prime note di una canzone, a me, apparentemente sconosciuta.

Quando la canzone parte Andreas inizia a cantare e io non posso fare a meno di ridere.
Riprendo il telefono e inizio  fare delle Stories taggando Riki e anche Andre
- E intanto tremo, tremo
Tanto c'è chi non ci crede

E quando cedo, cedo
Faccio finta che stia bene
E quando parlo parlerò di te
E so che perdo tempo inutile
Perché poi tremo e tremo
Chiudo gli occhi e sogno e allora tu ci sei...

- allora è vero che sei il primo fan di Riki
- so tutte le canzoni a memoria, quando le canto ce credo troppo...
- lo puoi sostituire Andre
- dovrei prendere lezioni di canto prima
- giusto un pochetto Müller

si finge offeso e io rido prendendolo in giro scherzosamente.

Mentre cantiamo a squarciagola tutto quello che ci capita, Andreas appoggia la sua mano sulla mia coscia, lasciando la presa solo per cambiare marcia, e io non posso fare a meno di sorridere.
Istintivamente appoggio la mia mano sulla sua e, con la cosa dell'occhio, vedo che sorride.

Il tempo passa velocemente e, tra risate e canzoni, riesco a vedere il cartello della nostra Fabriano.

Gli do le indicazioni e mi accompagna a casa.

- allora ci vediamo domani per tornare?
- certo, ti chiamo domani mattina e ci mettiamo d'accordo
- grazie Andre
- è un piacere 4°F

alzo gli occhi al cielo e poi trascino la valigia fino alla porta di casa.

Tutto quello di cui ho bisogno - A.M.Where stories live. Discover now