Tutto quello di cui ho bisogno - A.M.

Capitolo 12

Martedì

- buongiorno, come stai?
Ed eccolo li, con la sua puntualità, uno dei miei sorrisi finti.
Era qualche anno che avevo imparato a mettermi su quei sorrisi finti, forse per non sembrare debole.

- bene, lei?
- non c'è male. Allora ascoltiamo la canzone e poi commentiamo insieme, okay?
annuisco e fa partire la base.
Qualche lacrima mi riga il viso e lui se ne accorge
- credo di aver scelto la canzone giusta
annuisco
- hai qualche passaggio a cui sei legata?
- "Dicono di me che non so consolare
ma sono qui davanti a te e mi prendo il tuo dolore,
parla un po' con me che sono come te
e le parole sono armi e sanno fare male,
devi saperle usare"

sospiro e mi tiro su la maglietta indicandomi la prima costola
- quella frase è un po' la storia di questo tatuaggio, è una x che indica un ricordo da rimuovere
- noi ballerini viviamo di questo, tutto ciò che è negativo ci rafforza e, anche se è doloroso, voglio che tu lo metta tutto in questa coreografia
annuisco e iniziamo a lavorare

4 ore dopo

Appena esco dalla sala vedo Andreas che mi abbraccia.
Inevitabilmente scoppio a piangere tra le sue braccia.
Andiamo in una sala vuota e ci sediamo a terra.
Mi lascia sfogare fino a quando non mi calmo

- il maestro Kledi mi ha assegnato un assolo
- canzone?
- Oronero di Giorgia, ha toccato un tasto dolente, troppo dolente
gli mostro il tatuaggio
- è tutto legato a questa x
- ti va di parlarne?

prendo un sorso d'acqua e inizio a raccontare
- tempo fa stavo con un ragazzo, ero persa di lui, eravamo quasi sempre insieme poi un bel giorno abbiamo iniziato a non parlare più, o meglio, lui non parlava più con me. In tutto questo io mi sfogavo con la mia migliore amica e non immaginavo che in realtà lei andava a letto col mio ragazzo. L'ho scoperto dopo un  paio di mesi e fa ancora male. Per questo il tatuaggio in quel punto. Ogni volta è come ricevere una pugnalata li...

Andreas non mi aveva mai interrotta, anzi, continuava ad accarezzarmi la coscia.
Voleva farmi capire che lui era li con me.

- forse non ti meritava...
- a volte penso di aver fatto qualcosa di sbagliato per fargli fare quello che ha fatto
- mi dispiace
sorrido amaramente, dispiace anche a me.

Asciugo le ultime lacrime e poi torno in Sala Relax salutando il ballerino.