Dopo circa mezz'ora che mi allenavo, la maestra Peparini entra e mi sorride.
- pensavo ci fosse la sala vuota
- sono qui da mezz'ora, stavo per andarmene
- no, aspetta... vorrei chiederti una cosa
ci sediamo una di fronte all'altra
- vorrei chiederti di scrivere una lettera su di te
- una sorta di racconto?
- si, come se dovessi raccontarti a qualcuno... hai una settimana di tempomi alzo ed esco dalla sala.
Vado da Marta e le racconto tutto, lei mi abbraccia e mi rassicura a modo suo.
Dopo un paio d'ore vengo chiamata da Garrison
- buongiorno maestro
- buongiorno, ti ho voluto dare un assolo per vedere fin dove puoi spingertimette la canzone e la ascolto attentamente
"Tu eri formidabile, io ero una nullità"- in questo pezzo voglio vedere che ti fai piccola piccola, devi far vedere che lui era formidabile e tu nulla
annuisco, spesso mi faccio piccola piccola e mi sento una nullità, non sarà difficile.2 ore dopo
Rientro in relax sfinita e mi siedo sui puff.
Ognuno è preso a ripassare i suoi compiti e io penso al mio, alla lettera che dovrò scrivere per la Peparini.
Mi risulta difficile esprimermi, sono sempre stata abituata a tenermi le cose per me.
Prendo le cuffie e cerco una canzone che mi aiuti a pensare.
Diciamo che questo compito è una sfida per me.
Scorro tra la playlist del telefono di produzione e trovo proprio la canzone adatta a me: Combattente di Fiorella Mannoia.Faccio partire la canzone e senza nemmeno rendermene conto scrivo 2 fogli.
Alla fine della lettera ho le lacrime agli occhi e Carmen se ne accorge
- ehi, che succede?
- ho appena finito un compito che mi ha assegnato Veronica
- se posso chiedere, di cosa si tratta?
- mi ha chiesto di scrivere una lettera che parlava di me stessa, solo che non pensavo fosse così difficile
- parlare di se non è mai facile... comunque se hai bisogno io ci sono
le sorrido
- grazie* * *
Mercoledì
Mi svegliai con una strana sensazione addosso, ero agitata e non riuscivo a restare lucida per più di 3 minuti.
Tutto ancora dormivano, così decisi di scendere a fare colazione da sola.
Guardai l'orario: 07:20.I ragazzi sarebbero scesi a minuti e io non volevo parlare con nessuno.
Mi avviai agli studi e andai nella prima sala libera.Attaccai il jack al telefono e feci partire la canzone che mi aveva assegnato Veronica.
Mi misi seduta e chiusi gli occhiTu portami via
dalle ostilità dei giorni che verranno
dai riflessi del passato perché torneranno
dai sospiri lunghi per tradire il panico che provoca l'ipocondria
Tu portami via
dalla convinzione di non essere abbastanza forte
quando cado contro un mostro più grande di meMi accorsi che quella canzone la associavo ad una persona ben precisa, che piano piano si era ricavata un posto nel mio cuore.
Era entrato in punta di piedi e li era rimasto.
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Tutto quello di cui ho bisogno - A.M.
Romance"Lascia andare le tue paure, lasciati andare e fidati di me..."