Capitolo 9

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Avevo detto solo a mia madre del mio ritorno e alla mia migliore amica che era venuta a cena da me.
Mamma sarebbe rientrata tardi, aveva il doppio turno in ospedale e prima delle 23:00 non sarebbe tornata a casa.

Io e Nicole eravamo sul divano a ridere e scherzare
- so che c'è Andreas tra i professionisti
- si, è bravissimo
- no, è un gran figo, ecco cosa
- beh, devo ammettere che non è male

mi tira un cuscino
- fino a due anni fa sbavavi dietro a lui
- Nico, sono li per ballare, non posso permettermi distrazioni
- non c'è niente di male a lasciarsi andare ogni tanto

sbuffo alle sue parole
- non puoi avere sempre tutto sotto controllo
- nulla è sotto controllo, lo sai
- ma lo fai sembrare, dopo Marco non hai più avuto nessuno, non puoi smettere di vivere solo perché hai paura
- se lasciassi entrare Andreas dentro alla mia testa e poi andasse male, il mio percorso ne risentirebbe
- so che non ti è indifferente, lo hai già lasciato entrare dentro la tua testa

ha ragione, lui è già nei miei pensieri, devo solo trovare il modo di farlo uscire, e il prima possibile
- è meglio per tutti e due, credimi
- come fai a dire cosa è meglio per lui? Come si comporta con te?

Sospiro e inizio a raccontarle tutto quanto, dal primo caffè alla colazione.

Sorride e poi guarda l'ora
- io devo andare, domani mattina colazione insieme alle 9:00. Secondo me non gli sei indifferente, e lui a te non è indifferente
- non lo so Nico...
- devi solo imparare a lasciarti andare Jess

ci salutiamo e poi vado a fare una doccia.
Alle 23:30 mia madre rientra e chiacchieriamo fino a tarda notte

* * *

Domenica, ore 08:00

Preparo la valigia e poi aspetto Nicole per andare a fare colazione insieme.
Andiamo al nostro solito bar e quasi tutte le persone si complimentano con me.
Ci sediamo tranquille al nostro solito tavolino, all'angolo di quel piccolo bar.

Per un momento mi sono sentita leggera, senza problemi, senza ansie.
Mi è sembrato di non essere entrata ad Amici, di essere una semplice ragazza con la sua migliore amica, sedute a parlare.
Ma una chiamata mi riportò alla realtà

- pronto?
- buongiorno pulce
- pulce?
- si ho voglia di chiamarti così
- sempre meglio che 4°F, dimmi tutto
- hai da fare a pranzo?
- pensavo di stare con mamma, ti dispiace?
- tranquilla, partiamo alle 15:00 se per te va bene
- certo, a dopo allora
- a dopo

nel frattempo Nicole era andata a pagare.
Mi accompagna a casa e stiamo a pranzo con mia mamma.
Alle 14:00 ci salutiamo
- allora ci vediamo a Natale
- certo, mi mancherai
- anche tu, mi raccomando con Andreas e lasciati andare ogni tanto...
- sai che non è facile, ma posso provarci

scende le scale e poi di gira
- non farti abbattere Roccia!

le sorrido e poi rientro in casa.
Vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua e mia mamma torna oltre in quel momento
- quando parti?
- tra 20 minuti dovrebbe arrivare Andreas
- lo conosco?
- è un ballerino di Amici, professionista ed è di Fabriano

la madre di Jess sorrise, lo aveva visto in TV qualche volta e in un paio di coreografie con sua figlia
- è un bel ragazzo, ha vinto Amici lo scorso anno, vero?
- si, è lui

Parlarono ancora un po' e poi arrivò Andreas
- tesoro, so che non te l'ho mai detto, ma sei bravissima quando balli
Jess iniziò a piangere
- davvero?
- si, mi sono pentita di non averti mai appoggiata in questa cosa
 si abbracciano

- ci vediamo a Natale mamma, ti voglio bene

poi salì in macchina di Andreas e insieme partirono direzione Roma

Tutto quello di cui ho bisogno - A.M.Where stories live. Discover now